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[No Tav] Continua la protesta
by A.S. Tuesday, Nov. 29, 2005 at 2:32 PM mail:

Domani l'inizio dei lavori preliminari per la Torino-Lione.

Sale la tensione in Val di Susa alla vigilia dell'apertura del cantiere di Venaus, per la realizzazione del cunicolo esplorativo di 7 chilometri propedeutico per la linea ad alta velocità Torino-Lione. Le forze dell'ordine fin dalla notte scorsa presidiano i terreni limitrofi all'area dove domani inizieranno i lavori mentre dalle prime ore del mattino alcune centinaia di persone, 800 secondo il movimento No-Tav, si sono radunate per protesta. Secondo quanto riferiscono gli abitanti della Val di Susa, si sarebbero già verificati dei tafferugli con polizia e carabinieri durante i quali sarebbe rimasto contuso il parlamentare Vittorio Agnoletto.

In programma anche un presidio per questo pomeriggio, alle 18, davanti alla Prefettura di Torino. ''La situazione è pesantissima e insostenibile - ha sottolineato il presidente della Comunità montana Bassa Valle di Susa, Antonio Ferrentino poco prima di avere un malore ed essere portato via con l'ambulanza - ora vogliamo capire chi ha dato queste disposizioni così dure perché se qualcuno pensa di mettere sotto pressione in questo modo il territorio, evidentemente non ha capito nulla''. Ferrentino ha poi invitato le centinaia di abitanti della Val di Susa che erano presenti al presidio a mantenere la calma. ''Siamo in un momento molto delicato, ma il confronto andrà avanti a lungo, dobbiamo quindi cercare di mantenere la calma poiché da parte nostra abbiamo due cose l'unità e il pacifismo delle nostre azioni se perdiamo anche una sola di queste cose dovremo andare a casa''.

Intanto, per domattina è stata confermata la riunione del Consiglio comunale di Venaus che avrà inizio alle ore 8 mentre questa sera nella sede della comunità della Bassa Valle di Susa a Bussoleno si riuniranno i sindaci della valle che hanno annullato la riunione prevista a Torino con le istituzioni piemontesi. Annullata anche la seduta pomeridiana del Consiglio regionale del Piemonte. Il movimento No Tav è al lavoro per organizzare una nuova fiaccolata, dopo quella di due settimane fa che ha richiamato in piazza 15 mila persone, e per inviare una delegazione a Roma il prossimo 2 dicembre in occasione dello sciopero generale dei metalmeccanici.

Disagi per i lavoratori che devono raggiungere i luoghi di lavoro e per gli studenti a causa del blocco della statale del Moncenisio. L'accesso all'area è consentito solo al pullman della Commissione Petizioni del Parlamento europeo, che da ieri si trova in Piemonte per sopralluoghi in valle.

''L'occupazione del sito di Venaus durante la notte è un affronto alla popolazione locale che protesta pacificamente contro l'inizio del primo cantiere di sondaggio''. E' la presa di posizione dei parlamentari europei. ''Gli eventi della notte sono un gigantesco insulto alla delegazione della commissione - ha sottolineato il capo delegazione, Miceal Cashman in una nota - che ha tenuto un atteggiamento di particolare diplomazia e prudenza dovuto alla situazione chiaramente tesa. Questi eventi confermano l'assoluta necessità di una valutazione indipendente dell'intero progetto a livello europeo - prosegue il parlamentare - ci devono essere trattative immediate con tutte le parti coinvolte, specialmente con le autorità e le popolazioni locali, per questo ci appelliamo a tutti, in particolare alle forze dell'ordine, a condurre tutte le operazioni in modo pacifico poiché non ci deve essere alcuno spazio per la violenza''.

Proteste per quanto sta accadendo in Val di Susa anche dal mondo politico. ''Chiediamo al ministro Pisanu di sospendere immediatamente la militarizzazione della Val di Susa. Si riprenda invece il dialogo con i sindaci e le comunità locali'', ha detto il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Anche il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio si rivolge al ministro dell'Interno chiedendo la sospensione della ''militarizzazione della Valle'' e di ''riferire in aula su quanto sta avvenendo''. Sulla setssa linea il capogruppo alla Camera Franco Giordano.

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