Attentati e assassinii sicuramente riconducibili a Ciccio Franco e ai "Boia chi molla"

Settembre 1970 - Seconda fase della protesta a Reggio. La protesta è ora egemonizzata da Ciccio Franco e dai suoi fascisti del gruppo "Boia chi molla". Quattro attentati dinamitardi. Bombe sui treni il 9; incendiata la sede del Psi e l’esattoria comunale il 15; scontri tra fascisti e polizia il 17: un morto – Angelo Campanella – e otto feriti e Ciccio Franco arrestato.

4 Febbraio 1971 - Catanzaro, corteo antifascista: gli squadristi del "Boia chi molla" lanciano una bomba; uccidono l’operaio socialista Giuseppe Malacaria e feriscono altre sette persone.

12 Aprile 1973 - Milano, la questura vieta un comizio del Msi con Ciccio Franco, capo del gruppo fascista di Reggio Calabria "Boia chi molla"; gli squadristi cercano ugualmente d’inscenare una manifestazione: nel corso degli scontri con le forze dell’ordine una bomba a mano uccide l’agente di polizia Antonio Marino. Per la sua morte verranno arrestati i fascisti Gianluigi Radice, Davide Petrini, Vittorio Loi e Maurizio Murelli, gli ultimi due saranno riconosciuti colpevoli e condannati per l’omicidio. L’inchiesta coinvolgerà anche dirigenti e militanti del Msi: il vicesegretario Franco Maria Servello, il deputato Francesco Petronio e Pietro De Andreis della federazione di Genova.

non servono neanche le prove. e` un dato di fatto, come dedurre il moto di gravita`

e quelli successi in questi anni?Carlo Giuliani,Edoardo Massari,e decine di altri morti(nella sola Calabria andrebbe fatto un censimento smascherando chi nega verita' storiche e sociali),colpevoli di essere avversi al loro mondo,o,secondo il loro linguaggio,di avere sangue anarchico,socialista,comunista,di vecchia 'ndrangeta,e comunque a di avere una discendenza della vecchia resistenza.Stanno colpendo ancora,impuniti,ovunque,prossimamente primi gennaio formuleremo un ipotesi di lavorocontroinformazione in calabria...
saluti ribelli