BLOCCHI NO TAV OGGI IN VAL DI SUSA...
I manifestanti raccolti in Valle di Susa dalle prime ore del mattino Il parlamentare europeo vittima degli scontri con gli agenti Tav, la Polizia presidia il cantiere Agnoletto ferito: "La valle č militarizzata" di BRUNO PERSANO
Tensione tra le forze dell'ordine e i manifestanti a Venaus
ROMA - Sono ottocento i dimostranti che, dalle prime ore del mattino, hanno bloccato la statale per il Moncenisio all'altezza di Venaus, con l'intenzione di raggiungere il cantiere della Tav, l'alta velocitą ferroviaria. Un cordone di agenti e carabinieri in assetto antisomossa ha iniziato a presidiare il cantiere gią dalle tre di notte, "blindando" l'intera zona fino a tarda sera: hanno potuto oltrepassare i posti di blocco solo i residenti mostrando la carta d'identitą. Un gruppo di manifestanti ha pure bloccato l'autostrada A32 del Frejus ma solo per una decina di minuti. Scontri con la Polizia. Vittorio Agnoletto, parlamentare europeo, č rimasto leggermente ferito ad un ginocchio. Solo lui, insieme a due parlamenti europei, sono stati autorizzati a superare il cordone di polizia. Scioperi spontanei di protesta sono stati proclamanti contro i presidi delle forze dell'ordine in alcune fabbriche della Valle di Susa. Stasera presidio davanti alla Prefettura di Torino e fiaccolata in Valle di Susa. E domani si ripete: i manifestanti hanno deciso che domani mattina tenteranno nuovamente di raggiungere il cantiere.
"E' una grave militarizzazione". "L'occupazione del sito di Venaus - hanno detto i due europarlamenti spagnoli e un collega inglese chimati in Valle di Susa come membri della commissione delle petizioni - č un affronto alla popolazione locale che protesta pacificamente contro l'inizio del primo cantiere di sondaggio. E' anche un insulto all'integritą di questa delegazione parlamentare", aggiungono gli europarlamenti. "Siamo venuti in Valle di Susa su domanda degli abitanti della Valle e abbiamo discusso con la presidenza della Regione sul progetto e sul suo impatto sulla popolazione. Seguiremo da vicino gli sviluppi della situazione e risponderemo nei modi e nei tempi appropriati".
Malore tra i dimostranti. Antonio Ferrentino, presidente della Comunitą Montana Bassa Valle Susa, č stato vittima di un malore durante la manifestazione. Prima di essere portato via da un'ambulanza, aveva dichiarato senza peli sulla lingua: "E' la pił grave militarizzazione del territorio che ci sia mai stata. I cittadini non possono nč entrare nč uscire da Venaus": Sia lui che i manifestanti denunciano i disagi della popolazione, soprattutto di Venaus e di Novalis: i ragazzi stamattina non sono riusciti ad andare a scuola, molti lavoratori non hanno raggiunto i posti di lavoro perché non sono accessibili le strade principali. Per raggiungere l'area del presidio, molti manifestanti hanno attraversato sentieri sterrati.
Agnoletto: "Hanno cercato di colpirmi". Vittorio Agnoletto, europarlamentare di Rifondazione Comunista, č infuriato: "Sono stato spinto dalla polizia, hanno cercato di colpirmi con un manganello. Sono finito a terra e mi hanno preso a calci, mentre insieme ad altri europarlamentari cercavo di mediare tra la popolazione e le forze dell'ordine. Stavamo discutendo in Localitą Passeggeri, vicino al bivio che porta a Venaus - spiega Agnoletto - dove le forze dell'ordine bloccano l'accesso. Chiedevamo che si facesse passare la gente, tenevamo le braccia alzate. All'improvviso la discussione č degenerata e mi sono ritrovato a terra". La Questura di Torino precisa: "L'europarlamente Agnoletto non č stato colpito, anzi: č stato aiutato a rialzarsi da terra quando č caduto per la ressa".
Scioperi spontanei. Scioperi spontanei di protesta contro i presidi delle forze dell'ordine sono stati proclamati in alcune fabbriche della Valle Susa: lavoratori della Azimut di Avigliana, della Irem di Sant'Antonino, della Savio di Chiusa San Michele, della Roatta e della Cord3 di Bruzzolo, hanno lasciato il posto di lavoro per raggiungere i manifestanti.
Protesta Legambiente. Legambiente Piemonte giudica l'intervento della Polizia che ha ostacolato l'arrivo degli eurodeputati "un insulto": "Gli eventi della notte a Venaus sono un gigantesco insulto alla delegazione della commissione petizioni del parlamento europeo che ha tenuto un atteggiamento di particolare diplomazia a causa della situazione. Questi eventi confermano un'assoluta necessitą di una valutazione del progetto a livello europeo".
(29 novembre 2005)
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