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In piemonte sono sgradite la tav e le olimpiadi...
by antiolimpicstore Tuesday, Dec. 06, 2005 at 7:03 PM mail:

Cronache NO TAV:

Sale la tensione in Val di Susa tra manifestanti no tav e forze dell'ordine, dopo il blitz notturno a Venaus. Centinaia di persone hanno occupato per più di un'ora tutti i binari della stazione ferroviaria Porta Nuova a Torino paralizzando la circolazione dei treni che non riuscivano nè ad entrare nè ad uscire dalla stazione. I manifestanti hanno quindi deciso di muoversi in corteo verso piazza Castello. Continua invece l'occupazione della stazione di Avigliana (Torino), dove da questa mattina rimane fermo il traffico ferroviario lungo la linea Torino-Bardonecchia-Modane (Francia). Bloccata anche la stazione di Susa, mentre nelle fabbriche della valle sono stati indetti scioperi spontanei tra le 4 e le 8 ore. Ma la protesta non si ferma ai treni. Occupata, infatti, anche l'autostrada Torino-Bardonecchia, che porta al traforo del Frejus. Qui secondo quanto riferito da alcuni manifestanti, le forze dell'ordine avrebbero cercato di rimuovere i blocchi con la forza. Occupata l'autostrada A 32 tra Ulzio e Borgone di Susa in entrambi i sensi di marcia e la statale 25 ad Avigliana.

Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine sarebbero avvenuti a Bussoleno, dove i valsusini si sono dati appuntamento fin dall'alba, non appena si è diffusa la notizia dello sgombero del presidio anti-Tav nel Venaus. A quanto si apprende gli agenti avrebbero reagito ad alcuni manifestanti che dopo averli accerchiati li avrebbero colpiti con dei sassi. Sul posto sono intervenuti i sindaci della Valle che in cambio della rimozione dei blocchi stradali e ferroviari chiedono di poter nuovamente presidiare Venaus. I sindaci hanno inoltre smentito le voci circa le loro possibili dimissioni: ''Resteremo al fianco della nostra gente in questa giusta battaglia a difesa dell'ambiente, della salute, delle nostre terre'', hanno affermato in un comunicato nel quale chiedono al governo la smilitarizzazione della Valle ''perché non è questo il modo in cui si gestiscono i problemi. Occorre -continuano- sospendere i lavori e, durante la tregua, riprendere il dialogo su basi completamente diverse''.

Intanto sono venti le persone che sono rimaste contuse durante il blitz di questa notte. Tra i feriti, sei agenti di polizia, sei carabinieri, un fotografo torinese che ha riportato la frattura di un piede e una decina di manifestanti. Secondo quanto si apprende le forze dell'ordine avrebbero raggiunto la località Berno, dove dovrebbe realizzarsi il cunicolo esplorativo, per liberare l'area, che al momento risultava presidiata da una cinquantina di manifestanti. Nel corso dell'operazione si sono verificati alcuni scontri. Gli agenti hanno sono riusciti a togliere le barricate e secondo quanto riferisce la Questura di Torino, è stato ripreso il possesso di tutti gli 82 lotti su cui la società Cnc dovrà costruire un tunnel per la futura linea ferroviaria Torino-Lione. Per gli scontri avvenuti nella notte, quattro persone sono state fermate, tra di esse un manifestante che durante i disordini aveva colpito a calci un poliziotto dopo avergli tolto il casco.

Dure critiche a quanto è accaduto nella notte vengono dal presidente della Comunità montana Bassa Valle di Susa, Antonio Ferrentino: ''E' un atto indegno quello che è accaduto questa notte, non si è mai visto che in uno Stato di diritto le forze dell'ordine compiano simili gesti attaccando qualche decina di manifestanti''. Parla di ''un errore'' Marco Carena, il presidente della Comunità montana Alta Valle di Susa, mentre la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, si dice ''desolata che si sia arrivati ad una soluzione di questo tipo che rende più difficile un'azione di mediazione che è assolutamente necessaria''. Bresso ha quindi spiegato che cercherà di parlare con i sindaci per capire come potrà essere condotta la mediazione che il Consiglio regionale le chiede di fare: ''Dobbiamo trovare una soluzione che eviti alla gente di passare il Natale in questo modo, anche le Olimpiadi sono messe a rischio da questa situazione''. Preoccupato per quanto sta accadento il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, ha rinunciato a partecipare ad Atene alla cerimonia di consegna all'Italia della Fiamma Olimpica di Torino 2006. Ad Atene è invece presente il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino che rilancia la necessità di una cabina di regia per risolvere la questione dell'alta velocità in Val di Susa. ''Non possiamo pensare di realizzare un'opera dell'importanza della Tav -osserva Chiamparino- con le forze dell'ordine che presidiano la valle. Sospendiamo tutto e sediamoci attorno a un tavolo per avviare la cabina di regia''.

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