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http://italy.indymedia.org/news/2005/12/939337.php Invia anche i commenti.

[no tav] il 6/12 secondo l'ansa
by alice Wednesday, Dec. 07, 2005 at 1:49 PM mail:

ricostruzione dell'ansa della giornata di ieri..

TAV: BLITZ NELLA NOTTE, PRESIDIO SPAZZATO VIA A VENAUS/ANSA
FORZE ORDINE CONQUISTANO AREA PER TAV, SCOPPIA RIVOLTA VAL SUSA
(ANSA) - VENAUS (TORINO), 6 DIC - Il blitz scatta verso le
3,30. Centinaia di agenti e carabinieri saliti al presidio di
Venaus spazzano via le tende, la cucina da campo e la piccola
baraccopoli montata dai ''No tav'' per impedire la presa di
possesso dei terreni da parte della Ltf, la societa' italo
francese che dovra' costruire l' odiata linea ad alta velocita'.
Sono 20 minuti di grande tensione, di urla, manganellate,
spintoni nella notte gelida.
''Polizia e carabinieri sono arrivati su una trentina di
automezzi - racconta il fotografo Alessandro Contaldo, che con
altri quattro colleghi era in servizio al presidio - erano in
assetto antisommossa. Sono scesi e hanno subito caricato, anch'
io sono stato colpito da alcune manganellate''. Stessa sorte per
alcuni colleghi e un cameramen.
''Le forze dell' ordine - aggiunge Silvano Barella del
comitato No tav di Sant' Ambrogio - hanno portato avanti la
recinzione dei terreni di 200 metri. Con una ruspa hanno fatto
piazza pulita delle barricate e del resto. Numerose persone sono
state colpite a manganellate''. Mentre avviene il blitz l'
intera zona e' isolata. L' allarme dei valsusini corre sui
cellulari e molti cercano di salire al presidio, ma non vi
riescono. Altri si arrampicano a piedi, come alcuni sindaci
della zona, quelli di Venaus, di Sant'Ambrogio, di San Didero e
di Bruzzolo. ''Ci sentiamo traditi - dicono - siamo indignati,
qui la gente difendeva solo il proprio territorio. Questo e' il
fallimento della democrazia''.
La tensione sale al massimo, si diffondono le voci piu'
disparate che esasperano ancor di piu' la situazione. Si parla
di un dirigente di polizia che incita i suoi uomini contro i
''No tav'': ''massacrateli'', avrebbe detto, ma le testimonianze
sono discordanti. Poi si diffonde la voce di un morto e di un
anziano in coma. E' destituita di fondamento.
Il bilancio, fortunatamente, e' assai meno grave: alla fine
vengono medicate al Pronto soccorso di Susa 22 persone (di cui
tre agenti) e due sole sono trattenute in osservazione: un
ragazzo di 22 anni, che ha riportato un trauma cranico e cinque
punti di sutura alla fronte, e un pensionato di 64, che ha un
forte trauma addominale causato da una manganellata.
L' operazione dal punto di vista delle forze dell' ordine ha
successo: tutti gli 82 lotti che la Ltf doveva mettere a
disposizione dell' impresa Cmc per iniziare i lavori preparatori
alla costruzione di una galleria di servizio sono
''conquistati''. C' e' un solo fermato (poi rilasciato). Ma il
contraccolpo e' pesante. La Valle di Susa vive ore di vera e
propria rivolta. In poco tempo tutte le strade che da Torino
risalgono la valle fino al confine francese sono bloccate dai
manifestanti, la ferrovia internazionale Torino-Modane e'
interrotta alla stazione di Avigliana, dove 200 persone si
mettono sui binari. Nel paese c' e' un' auto dei vigili urbani
che invita a partecipare ai presidi.
Bussoleno diventa il cuore della protesta. Ci sono blocchi
ovunque. Una lunga colonna di camionette della polizia cerca di
aggirarli per una strada laterale, ma trova un muro di
manifestanti. Vi sono tafferugli, poi la mediazione di sindaci e
sacerdoti riesce a far fare dietro front ai poliziotti. Antonio
Ferrentino, il presidente della Comunita' montana bassa Valle di
Susa, leader dei ''No tav'', prima corre a Venaus, dove c' e'
stato un blocco dell' autostrada A32 e con pneumatici incendiati
(tre persone sono denunciate), poi scende a San Giorio dove
trova 2 mila persone che occupano entrambe le carreggiate dell'
arteria e gli eurodeputati Vittorio Agnoletto e Mario Borghezio.
Si forma una lunga colonna di tir. Sulle statali 24 e 25 che
fiancheggiano la A32 sono accatastati altri pneumatici e tronchi
d' albero. Molte scuole si svuotano, allievi, maestre e genitori
vanno nelle piazze a protestare, dalle fabbriche escono gli
operai che hanno proclamato scioperi spontanei, negozi e bar
chiudono o appendono cartelli di solidarieta' con i rivoltosi.
La situazione pare in piu' occasioni poter sfuggire di mano ai
sindaci. Ma nemmeno la presenza di gruppetti di anarchici
provoca episodi gravi. Dopo 8 ore i blocchi vengono tolti e i
manifestanti in corteo raggiungono Bussoleno.
Nel centro polivalente li attendono i sindaci dei 23 paesi
della Bassa Valle; quelli dell' Alta Valle (14 comuni) si
riuniscono a Oulx con il presidente della Comunita' montana
Mauro Carena: per loro c' e' una preoccupazione in piu' salvare
i Giochi invernali da azioni di boicottaggio che danneggerebbero
le loro stazioni sciistiche. Carena ha chiesto ai ministri
leghisti del suo partito di incontrare Berlusconi.
A Bussoleno dall 'assemblea risuona un grido di guerra:
''Riprendiamoci Venaus''. L' 8 dicembre probabilmente ci sara'
un corteo fino al presidio. La decisione e' di riconvocarsi alle
7,30 di domani. Sara' un' altra giornata calda. (ANSA).
BRL-GE
06-DIC-05 21:07 NNNN

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