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La risposta definitiva alla TAV
by Laboratorio Eudemonia Saturday, Dec. 10, 2005 at 5:38 PM mail:

La risposta definitiva alla TAV




Quanto sta accadendo in Val di Susa dimostra la complessiva incapacità
di fare un pur piccolo, microscopico passo avanti in relazione alla
comprensione reale di un problema ed al reperimento della sua soluzione
ottimale.

Da una parte c'è un governo che vuole ad ogni costo la TAV, dall'altra
vi è un grande, ormai manifestamente enorme, movimento di persone che
non la vuole. Ebbene: ci vuol tanto a farsi domande appropriate, che non
contemplino il caso specifico, d'interesse personale, bensì un'intera,
organica visione delle cose, ed a darsi risposte chiarificatrici e di
conseguenza risolutive?

La domanda principe, direi imperativa, è: perchè la TAV?

La risposta, probabilmente almeno in parte in buona fede, è: perché la
TAV è un elemento strategico importante per cercare di mantenere il
nostro Paese ai primi posti nel complessivo ordine economico mondiale.

La successiva domanda a questo punto dovrebbe essere: e con ciò? non
possiamo retrocedere, magari dando un buon esempio di come si possa
decrescere felicemente?

La relativa, probabilmente per lo più sincera, risposta sarebbe: NO!
Altrimenti facciamo una brutta fine. Il buon esempio lo si potrebbe forse
provare a dare se la situazione non fosse grave, così come in effetti
è. Se indugiamo anche un solo momento, se lasciamo che gli altri Paesi
acquistino un vantaggio rispetto a noi, ci ritroveremo nei guai più
seri, e non si tratterà solo di minor introiti per i più ricchi, bensì
avremo in breve tempo da patir tutti tristi, molto tristi, conseguenze.

Trovate che questo ipotetico dialogo potrebbe realmente avvenire? Se
sì, perchè non fare allora un ulteriore piccolo sforzo mentale e
concepire una risposta appropriata da dare ad un governo che, tutto sommato,
pur male che si sta comportando come sua pessima tradizione, pur incapace
di avere una sola idea buona, sta cercando in fin dei conti, come
meglio sa e può, e cioè nel modo peggiore possibile, di preservarci da un
futuro ben più brutto del presente?

Quale potrebbe essere la risposta? Come si può fare a risolvere questo
problema planetario, in cui tutti i Paesi si ritrovano ad essere al
contempo vittime e carnefici?

Di risposta, probabilmente, ce n'è una sola: il problema, quello vero,
effettivo, che genera tutti gli altri problemi, anche quello della TAV,
è globale, affligge un intero Pianeta. E la risposta a questo problema
non può quindi che essere globale, planetaria anch'essa.

I Governi dei Paesi più sviluppati hanno il dovere di concentrare le
proprie energie nella stipulazione di patti indissolubili, patti che ci
conducano ad una pace di concezione e livello di molto superiori a
quella che finora abbiamo potuto immaginare e perseguire. Tali patti
dovranno necessariamente comprendere norme di autocontenimento economico,
demografico e tecnologico.

Occorre adoprarsi affinchè ogni Paese, di concerto, si doti di mezzi
costituzionali per autodisciplinarsi in modo da mantenere entro livelli
moderati ciò che altrimenti, inevitabilmente, condurrebbe ad uno
straripamento massiccio, foss'anche dapprima solo commerciale o culturale, nei
territori altrui.

Occorre istituire, con estrema urgenza, apposite norme e commissioni
internazionali che stabiliscano i livelli dei vari tipi di sviluppo
raggiungibili da ogni Paese e con obiettività tengano sotto controllo i
livelli raggiunti.

Perchè la pace, così come oggi concepita, non è più sufficiente nè
sicura, ed occorre immaginare i modi per raggiungere una pace più profonda,
più solida e tenace.

Ve la sentite, amici Progressisti, amici che dichiarate ad ogni istante
di desiderare e perseguire un mondo diverso, un mondo migliore, di fare
questo piccolo salto di paradigma?

E voi governi ottusi, che dichiarate di perseguire il bene dei vostri
popoli, ve la sentite di accettare e dichiarare la situazione per quella
che è, nella sua tragica realtà?

Ve la sentite tutti di impegnarvi nella concretizzazione di quell'unica
misura di sicurezza che può farci uscire definitivamente, con un
successo garantito su tutti i fronti (perchè si tratta di una questione
fondamentale, alla base di tutti gli altri problemi) dalla situazione per
ora di stallo ma presto di scacco matto globale in cui ci siamo cacciati
ed in cui stiamo, ahinoi, per finire?

Invito gli esperti in tecniche per la risoluzione dei conflitti ad
occuparsi della questione TAV e di tutte le altre come questa, in maniera
creativa ed olistica: è l'opportunità più grande della vostra vita, ed
anche di quella di noi tutti!




Laboratorio Eudemonia
Via Fonte Regina, 23
64100 Teramo - Italy

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