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Ai cittadini di Introdacqua
by Gruppo Anarchico - L'Aquila Wednesday, Jan. 04, 2006 at 3:49 PM mail:

Collocare un aereo militare da caccia F104 – cioè un’arma, uno strumento di morte – in un parco pubblico è un gesto distante anni luce da propositi di solidarietà e pace tra i popoli. Un F104 è sinonimo di guerra: e la guerra vuol dire sempre e comunque sfruttamento e morte, fame, miseria, dolore e lutti, indipendentemente dall’esito finale di essa. Guerra vuol dire anche esercito, gerarchia, militarizzazione, nazionalismo. Vuol dire voler conservare tutte quelle barriere tra individui legate alla nazionalità, all’estrazione sociale, ai diplomi scolastici, alla provenienza culturale, ai problemi personali; barriere che violentemente si incontrano e vengono quotidianamente sottolineati nella società capitalistica.
Agli albori del XXI secolo non è più sostenibile che la guerra, cioè il ricorso alla violenza organizzata dagli stati per dirimere “contese fra stati”, possa servire a “salvare” qualcosa di “degno” e di “valido”. La guerra, le armi e i mezzi da guerra non rappresentano alcuna soluzione. Non esiste una risposta alla guerra che possa andare bene per i civili, per gli sfruttati, per coloro che da una guerra traggono solo dei danni, per coloro che in guerra ci muoiono, che vedono morire i propri amici, i figli, i fratelli, per coloro che vedono distrutte le loro case. Non esiste una giustificazione logica neanche per i militari, eppure costoro in guerra al momento opportuno ci vanno, muoiono, si trasformano in brutali assassini, massacrano bimbi inermi, violentano donne, distruggono paesi e costringono alla fame intere popolazioni e, solo dopo, a guerra conclusa, si lamentano, contano i morti della loro vittoria (o sconfitta), li piangono, disdegnano la guerra, la rinnegano, si chiedono il perché; ma alla prossima guerra, potete contarci, saranno in prima fila, esaltati dalla potenza e dalla forza della propria nazione, del proprio esercito, sorretti da ideali giusti convinti di difendere, oggi, democrazia e libertà, ieri, il proprio dio, i propri confini.
L’uomo deve urgentemente imparare a risolvere i conflitti con altri mezzi. Ma le mutazioni degli atteggiamenti non sono indipendenti dalle conoscenze, per cui il nostro bagaglio culturale deve essere riesaminato criticamente e passato al vaglio di queste esigenze così pressanti.
L’attuale situazione planetaria deve essere in qualche modo trasformata ed è dovere di tutti adoperarsi perché ciò avvenga. Occorre una cultura che permetta prima di sapersi orientare sulle cause politico-economiche e psico-sociologiche della conflittualità, e poi capace di rendere evidente a tutti che la guerra è solo uno spreco pauroso di risorse umane, sociali ed economiche per armare e tenere su una struttura totalmente parassitaria, assolutamente improduttiva, inutile e fortemente dannosa come l’esercito. Questo mostro militare, inesauribile fagocitatore di beni e di uomini e nemico di ogni forma di convivenza civile, con la sua presenza minacciosa ed invadente è un peso per tutti e in modo particolare per la popolazione. Disfarci di esso è un nostro dovere oltre che un nostro diritto.
Occorre che tutti operino in modo da promuovere atteggiamenti di comprensione e di collaborazione reciproche, per abbattere definitivamente fenomeni quali il militarismo, il nazionalismo, il razzismo.
L’amministrazione comunale di Introdacqua dovrebbe sapere che una cultura di pace deve essere una cultura capace di far prendere coscienza di questo ed altro, e di fornire ai cittadini del mondo la sensibilità e la capacità di incontrarsi per poter insieme costruire. Una cultura di pace deve trovare soluzioni a problemi complessi e impegnativi quali la guerra, il disarmo, la politica estera e militare, il proliferare di guerre nel Sud del Mondo, lo sviluppo e il sottosviluppo, il degrado ambientale sia a livello locale che su scala planetaria, l’immigrazione e l’emigrazione, i trasferimenti di tecnologia da un paese all’altro, le collaborazioni internazionali, la funzione dei mass-media.
Sarebbe perciò opportuno che i cittadini di Introdacqua – paesino che ha conosciuto in passato l’occupazione nazifascista – impediscano in qualunque modo la realizzazione di questo scempio, soprattutto in un momento storico come quello in cui viviamo, in pieno periodo di giustificata e teorizzata “guerra e repressione preventiva”, nella quale un esercito tricolore, al cappio della U.S. Army, sta occupando e distruggendo, senza alcuna ragione, un paese già martoriato da dittature militari e integralismi religiosi.

gruppo anarchico - l'aquila

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tolmezzo
by anticaccia Wednesday, Jan. 04, 2006 at 4:48 PM mail:

pure a tolmezzo in carnia l'amministrazione comunale vuole impiantare un boia di aereoplano in una piazzola verde nel bel mezzo di una rotatoia. per quanto ne so non devono commemorare nessun servo dello stato, è una scelta dettata dalla scarsa sensibilità, dalla poca coscenza, e soprattutto dall'amnisia che perquote le teste delle nostre istituzioni.
...ma c'è chi non dimentica
fuori la guerra dalla carnia

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1 consiglio
by 1 tecnico Wednesday, Jan. 04, 2006 at 7:51 PM mail:

consiglio la disposizione nel giardino di diffusori acustici che riproducano il suono di un passaggio a bassa quota del bel aggeggio...cosi' ad intervalli regolari,la tranquillità del posto venga squarciata dall'orrendo frastuono.
cosi'..giusto x rivivere momenti ai piu', sconosciuti!
soprattutto al primo [cittadino?] che ha avuto sta bella idea!chissa se lui lo ha mai sentito?
vergognati!ignorante!

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referendum popolare autogestito
by massimo tardio Thursday, Jan. 19, 2006 at 12:49 AM mail: pace.introdacqua@libero.it

QUALE MONUMENTO AD INTRODACQUA
Comitato cittadino per la pace e la solidarietà tra i popoli
Via Susi 22 – 67030 Introdacqua AQ tel. 0864.47445 – 3296276225

COMUNICATO STAMPA

Domenica 22 gennaio manifestazione nonviolenta ad Introdacqua

LA PACE E LA SOLIDARIETÀ TRA I POPOLI: OLTRE LE PAROLE

Referendum Popolare Autogestito “Quale monumento ad Introdacqua”

L’Amministrazione Comunale di Introdacqua vuole sistemare il rottame di un aereo da guerra F104 in un giardino pubblico.
Il Comitato nonviolento “Quale monumento ad Introdacqua”, nei giorni scorsi, ha espresso il proprio dissenso attraverso la diffusione di volantini, la stampa di un giornale e l’invito sulla rete internet a inviare e-.mail di disapprovazione verso l’iniziativa.
Per una maggiore sensibilizzazione il Comitato Quale Monumento ad Introdacqua, insieme alla D’Angelo’s House ed in collaborazione con la Casa per la Pace di Sulmona, la Casa per la Pace Provincia di L’Aquila, Bottequa e Qualevita, organizzerà ad Introdacqua, domenica 22 gennaio p.v., una manifestazione:” La pace e la solidarietà tra i popoli: oltre le parole”, nell’ambito della quale si svolgerà un dibattito sulla Educazione alla Pace; sarà proiettato un filmato su Varese Ligure, un paesino che ha scelto una economia ecosostenibile con ottimi risultati e verrà esposta la mostra di Medici Senza Frontiere “Lavoratori Stagionali: i frutti dell’ipocrisia” – fotografo Francesca Cocco/Contrasto.
Inoltre , dalle ore dieci alle ore diciotto, tutti potranno partecipare al REFERENDUM POPOLARE AUTOGESTITO , per consigliare all’ Amministrazione Comunale quale monumento potrà essere installato nella Villa Comunale di Introdacqua, come monumento alla Pace.

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è davvero troppo
by alessandro Wednesday, Jul. 05, 2006 at 12:19 PM mail:

ciao ragazzi.... nn è possibile quello che sta accadento a introdacqua, un aereo militalre in un paesino di montagna è grave io vado a introdacqua tutte le estati e nn voglio vederla rovinare con un oggetto di distruzione impiantato in un giardino. dicono ke cosi attirano piu turismo ma nn credo che sia vero, allora perche fanno ste cazzate ? introdacqua è un bel paese loro vogliono assolutamente deturparlo mettendoci un coso104 li i nbella mostra come si puo fare se nn ci ascoltano? .........

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