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Dall'ambasciata svizzera di Quito
by bossa y tro Sunday, Oct. 20, 2002 at 2:00 AM mail:

Nessun essere umano è illegale, sono le leggi ad essere inumane

Quito- Ecuador, 19 octubre 2002

Nel Canton Ticino, in Svizzera, vivono molti migranti ecuadoriani, in condizioni decisamente precarie e sotto il livello di povertà.
Sono persone che suonano nelle strade e vendono prodotti di artigianato, cercando condizioni di vita migliori per i loro familiari in Ecuador.
Le autorità della repubblica del Canton Ticino, così come le autorità federali svizzere invece di concedere permessi di permanenza e di lavoro, comprendendo gli enormi problemi dei migranti facilitandoli nella ricerca di migliori condizioni di vita, li reprimono costantemente.
Gli ecuadoriani in Svizzera, come gli altri migranti, non hanno diritti, quali salute, istruzione e una vita degna, poichè sono considerati "illegali", secondo la legge del paese.
Ma nel Ticino gli immigrati ecuadoriani hanno incontrato il Centro Sociale Il Molino di Lugano, l'unica struttura che si è compromessa per appoggiarli.
Il Molino è un centro sociale autogestito, per coloro che cercano di creare alternative ad una politica ufficiale di esclusione e ad un mondo dove gli esseri umani sono ridotti a consumatori.
E' un progetto creato per gente di diversa nazionalità e cultura, tra cui gli "illegali" ecuadoriani.
Il Molino e il Movimento dei Senza Voce hanno dato vita ad una lotta politica per la legalizzazione degli immigrati privi di documenti con le poche risorse finanziarie e logistiche a loro disposizione e con un progetto di costruzione di un centro di primo aiuto, senza nessun appoggio da parte dello Stato, che invece continua a reprimere, incarcerando e espellendo i migranti.
Il 18 ottobre il cs il Molino è stato sgomberato dalla polizia e il centro di primo aiuto chiuso, impedendo così di portare a termine la sua costruzione.
31 compagni del Molino sono stati arrestati per diverse ore e 56 compagni ecuadoriani saranno espulsi nei prossimi giorni.
Questa situazione è uno scandalo per un paese che si dichiara democratico e che sottoscrisse in Ginevra (nella stessa Svizzera!) la carta universale dei diritti umani, nella quale si afferma che tutti gli esseri umani hanno diritto alla casa, alla salute, all'istruzione.
Esigiamo il rispetto di questi diritti, la legalizzazione ldi tutti i migranti in Svizzera, che stanno contribuendo al benessere del paese.
Esigiamo le scuse ufficiali da parte delle autorità svizzere agli espulsi, il loro rientro e la fine della repressione dei centri autogestiti e di questa politica razzista e di esclusione da parte dello Stato Svizzero.

Embajada Suiza en Quito: Embajada Ecuatoriana en Suiza:
Sanz 120 y Amazonas Ensingerstrasse 48
Edif. Xerox, p 2 3006 Bern - Suiza
fax +593 2 2449314 (de las 9 a las 12) fax +41 31 3512771
vertretung@qui.rep.admin.ch edesuiza@bluewin.ch

Repubblica e Cantone del Ticino
Patrizia Pesenti
Dipartimento Sanità e Socialità
Piazza del Governo
6500 Bellinzona – Suiza
fax +41 91 8144405
dss-dir@ti.ch

Per favore inviare copia protesta a: movimentodeisenzavoce@bluemail.ch

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Quito- Ecuador, 19 octubre 2002

Ningun ser humano es ilegal, son las leyes que son inhumanas.

En el Canton Ticino, Suiza, hay muchos migrantes ecuatorianos.
Ellos viven en condiciones muy precarias, bajo el nivel de pobreza. Son personas que tocando musica en las calles y vendendo productos de artesanias buscan mejores condiciones de vida para sus famillas en el Ecuador.
Las autoridades de la republica del Canton Ticino tanto como las autoridades federales suizas, en lugar de conceder permisos de estancia y trabajo, comprendiendo los enormes problemas de los migrantes, para facilitarlos en la busqueda de condiciones de vida mejores, los reprimen constantemente.
Los ecuatorianos en Suiza no tienen derecho, tanto como los otros migrantes, a servicios medicos, a la instruccion de sus hijos ni a una vivienda digna, porque son “ ilegales” segun las leyes del paìs.
Estas personas en el Ticino, han encontrado en el Centro Social il Molino de Lugano, la unica estructura que se compromitiò en apoyarlos. El Molino es un centro social y politico autogestionado y construido por gente que quiere crear alternativas a una politica oficial excluyente, asì como a un mundo donde los seres humanos son reducidos a consumidores. El Molino es un proyecto creado por gente de varias nacionalidades y culturas, entre otros los mencionados ecuatorianos “ilegales”.
El Molino y el Movimento dei Senza Voce (movimiento de los sin voz) iniciaron una lucha politica para la legalisacion de los indocumentados con los pocos recursos financieros y logisticos a su disposicion. Entonces se adelantò la construction de un centro de primera ayuda, sin ningun apoyo por parte del Estado, que por su parte continuò la represion, encarcelando y expulsando a los migrantes.
El dia 18 de octubre 2002 el centro social il Molino fue desalojado por la policia y el centro de primera ayuda fue cerrado sin permitir de completar su construction .
31 compañeros del Molino fueron presos, para algunas horas y 56 compañeros ecuatorianos estan ahora esperando de ser expulsados en los proximos dias.
Esta situacion es un escandalo para un pais que se dice democratico y que subscribio en Ginebra (en la misma Suiza!) la carta universal de los derechos humanos, en la cual se afirma que todos seres humanos tienen derecho a casa, salud, instruccion y vivienda.

Exigimos el respecto de estos derechos, legalizando la situacion de todos los migrantes en Suiza, que contribuyen al bienestar de todo el pais.

Exigimos las excusas oficiales por parte de las autoridades suizas a los expulsados, su regreso y la fin de la represion de los centros autogestionados y de esta politica racista y excluyente por parte del Estado Suizo.

Embajada Suiza en Quito: Embajada Ecuatoriana en Suiza:
Sanz 120 y Amazonas Ensingerstrasse 48
Edif. Xerox, p 2 3006 Bern - Suiza
fax +593 2 2449314 (de las 9 a las 12) fax +41 31 3512771
vertretung@qui.rep.admin.ch edesuiza@bluewin.ch

Repubblica e Cantone del Ticino
Patrizia Pesenti
Dipartimento Sanità e Socialità
Piazza del Governo
6500 Bellinzona – Suiza
fax +41 91 8144405
dss-dir@ti.ch

por favor manden copia de su protesta a: movimentodeisenzavoce@bluemail.ch

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