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Metalmeccanici in sciopero bloccano strade e autostrade
by webop Monday, Jan. 16, 2006 at 10:20 PM mail:

Metalmeccanici in sciopero bloccano strade e autostrade


Oggi 4 ore di astensione dal lavoro in tutte le aziende della provincia torinese contro lo stop alla trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro. Mobilitazioni anche in Emilia, Toscana e Umbria
Torino, 16 gen. (Adnkronos/Ign) - Sta lentamente tornando alla normalità la circolazione nel torinese, dopo i blocchi stradali effettuati nelle ultime ore dagli operai metalmeccanici per protestare contro lo stop alle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro. E' ripreso a scorrere regolarmente il traffico sull'autostrada Torino-Milano che era stata bloccata in entrambi i sensi di marcia dai lavoratori di Chivasso. Libera anche la superstrada per l'aeroporto di Torino-Caselle, mentre qualche problema rimane ancora sulla A5 Torino-Aosta tra Settimo e Scarmagno. I blocchi sono stati tolti anche sulla statale 25 ad Avigliana. Il traffico è ancora rallentato, ma si sta regolarizzando. In città, corso Francia, bloccato questa mattina in tre punti dai lavoratori della legna, è tornato percorribile, così come la zona di Settembrini a Mirafiori.

Secondo i sindacati l'adesione allo sciopero nello stabilimento torinese di Mirafiori è stata tra il 70 e l'80% ma per la Fiat l'adesione media di operai e impiegati allo sciopero è stata nelle varie aziende del gruppo pari al 10%. La media dei soli operai, invece, è stata pari al 21%.

Protesta anche in Toscana dove alcune centinaia di metalmeccanici questa mattina hanno bloccato dalle 9 alle 10.30 il casello Valdarno dell'A1. Il corteo ha occupato le strade di accesso, impedendo sia l'entrata che l'uscita dei veicoli. La società Autostrade e la Polstrada hanno deviato il traffico in uscita e in entrata al casello di Incisa. La situazione è tornata regolare a partire dalle 11.

Mobilitazione inoltre a Perugia questa mattina intorno alle 9.30, con il blocco della E-45 per circa 20 minuti da parte di 200 lavoratori. Dalle 4.30 di questa mattina, inoltre, 300 lavoratori della Emu e della Ilver Plast di Marsciano (Perugia), sono in sciopero totale e stanno picchettando l'ingresso di entrambe le aziende.

Iniziative di mobilitazione sono previste poi a Bologna dove domani i metalmeccanici incroceranno le braccia per 8 ore. La manifestazione regionale, che si svolgerà nel capoluogo emiliano, è stata indetta da Fim, Fiom e Uilm, in coincidenza con la riunione della Giunta di Federmeccanica.

''Federmeccanica si muove in una logica molto autoreferenziale mentre questi sono giorni e ore decisivi per provare a rinnovare il contratto'' ha sottolineato il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani -. La forza e l'intensità della protesta è la spia del malessere della ragione che hanno i lavoratori ma vedo che Federmeccanica continua a sottovalutare questo dato''. ''Da una parte - ha aggiunto - ci sono i lavoratori che difendono con forza il diritto di avere dopo un anno il contratto, dall'altra Federmeccanica chiusa in una torre d'avorio che pare non si accorga di quello che sta accadendo. Speriamo si apra e se ne accorga''. La riunione di Federmeccanica in programma domani, dice ancora Epifani, ''è forse l'occasione decisiva perché la Federmeccanica compia quel gesto, quel passo che può consentire di arrivare all'accordo''.

''E' una giornata di lotta riuscita. Ora Federmeccanica ha ventiquattro ore di tempo per decidere di chiudere il contratto, poi radicalizzeremo ulteriormente la lotta'' ha annunciato il segretario provinciale della Fiom di Torino, Giorgio Airaudo. E aggiunge: ''Ci scusiamo per il disagio che stiamo provocando ai cittadini con i numerosi blocchi stradali, ma la responsabilità di quanto sta accadendo è esclusivamente di Federmeccanica che sta logorando la pazienza dei metalmeccanici che hanno buste paga che non raggiungono più la fine del mese''.

Sottolineando, poi che le quattro ore di sciopero hanno registrato adesioni elevatissime in tutte le fabbriche metalmeccaniche della provincia di Torino, con adesioni che sfiorano anche il 90%, Airaudo conclude: ''E' intollerabile che Federmeccanica abbia pensato di scaricare i costi del contratto sui giovani proponendo 40 mesi di apprendistato per la catena di montaggio, giovani già colpiti da un diverso sistema pensionistico e da un mercato del lavoro che offre solo precarietà''.

Preannuncia nuove iniziative anche il segretario nazionale della Uilm, Antonino Regazzi: ''Se domani Federmeccanica darà una risposta negativa alle nostre richieste, le proteste e i blocchi si estenderanno in tutta Italia''. ''L'incontro che abbiamo avuto la scorsa settimana con Federmeccanica - afferma Regazzi - si è concluso con un nulla di fatto. Ci hanno fissato un incontro dopo la riunione che terranno domani e noi speriamo davvero di poter concludere l'accordo, senza dover ricorrere ad altre prove di forza''. Il segretario della Uilm fissa un paletto ben preciso: la cifra in busta paga al di sotto della quale la categoria non è disposta a scendere: ''Lo abbiamo già detto, è un punto di equilibrio, ma è un punto anche invalicabile, non scendere al di sotto dei cento euro''.

Intanto ''il governo, come più volte affermato dal ministro Maroni, è pronto a svolgere una mediazione ove le parti ne facessero richiesta - afferma in una nota il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi -. Vi sono infatti le condizioni per una conclusione positiva del contratto se prevale in tutti un atteggiamento di pragmatica disponibilità alle soluzioni possibili senza condizionamenti ideologici''. Il sottosegretario tuttavia sottlonea che ''è altrettanto doveroso rimuovere ogni azione che penalizza terzi incolpevoli come coloro che, per ragioni di lavoro o di famiglia, sono costretti a muoversi in treno o in autostrada. Rivolgiamo un caloroso appello a tutti i lavoratori a rispettare il diritto alla mobilità che nessuna buona ragione può impedire''.

Una nota giunge anche dai responsabili dei dipartimenti Lavoro dell'Unione in cui si legge che si ritiene ''necessaria una rapida conclusione del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici, scaduto da oltre un anno. Col passare del tempo si è indebolito il potere d'acquisto delle retribuzioni e si acuiscono le tensioni sociali''. ''La proposta formulata unitariamente dal sindacato nei giorni scorsi - continuano i responsabili - rappresenta un punto importante per giungere a un accordo perché affronta, contemporaneamente, il tema della tutela del potere d'acquisto delle retribuzioni e della competitività delle imprese''.

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