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http://italy.indymedia.org/news/2002/10/97941.php Invia anche i commenti.

TAV=GRANDI AFFARI
by p Wednesday, Oct. 23, 2002 at 11:50 AM mail:

Le cifre previste dalla realizzazione dell'opera TAV sono lievitate del 650%

UNA TRUFFA AI DANNI DELLO STATO.

Il costo dei lavori TAV, nel 1991, era quantificato in 26.180 miliardi di vecchie lire. Il finanziamento (TAV Spa) doveva essere a maggioranza privato (60%), cosi' che sia il Consiglio di Stato, che la Corte dei Conti, ha approvato, senza grandi discussioni, il progetto. Questo escamotage ha anche permesso di di rispettare il parametro di Maastricht relativo al rapporto fra deficit pubblico e prodotto interno lordo, il famoso 3%, rispettato per uno scarto di 0,15%.
Ad oggi i costi sono saliti a 140.000 miliardi, A TOTALE CARICO DELLO STATO, dato che il finanziamento dei privati non e' MAI stato attivato e la TAV Spa e' costuita al 100% di denaro pubblico.
Finora il 60% dei finanziamenti necessari e' stato reperito attraverso prestiti bancari (totalmente garantito dallo Stato), che dovranno essere restituiti a partire dal 2005: la rata annuale di capitale e interessi che la TAV, e quindi lo Stato italiano, dovrà restituire alle banche, è stimata in circa 5.500-6.000 mld all'anno per 20 anni. Questa cifra ovviamente oggi nel bilancio dello Stato non figura.
Quindi in sostanza questa architettura finanziaria ha ipotecato, e sta ipotecando, venti finanziarie a partire dall'attivazione del servizio dell'Alta Velocità, databile intorno al 2005, per una quota complessiva della dimensione descritta.

Riferimenti:
http://digilander.libero.it/altavoracita/ditutto/text/imposimt.zip
http://digilander.libero.it/altavoracita/ditutto/text/imposimt.pdf

LA LIEVITAZIONE DEI COSTI DELLA TRATTA TAV BOLOGNA-FIRENZE

Se ci fermiamo ai dati della tratta Bologna-Firenze, vediamo che i costi erano inizialmente (1991) previsti per 2.100 miliardi.
Il 25 settembre 2000, nell'ambito dell'audizione dell'associazione Idra da parte dell'Osservatorio Ambientale nazionale sulla tratta TAV Bologna-Firenze, il rappresentante della TAV ell'Osservatorio, ing. Fabio Polazzo, spiegò che la parte di tratta approvata nel luglio del '95 (da Bologna - nodo escluso - al Carlone, Vaglia) ha un costo fisso e definito, lo stesso che fu determinato un anno dopo la chiusura della Conferenza di servizi: 3.959 miliardi. A questa cifra va aggiunto tuttavia il costo dell'interconnessione con il nodo di Firenze, la cosiddetta "Variante Firenze Castello", che interessa il Monte Morello e Sesto Fiorentino: il costo è stato fissato in 1.850 miliardi.
Ma anche queste cifre sono superate dalle notizie fornite sul sito internet (http://www.impregilo.it) della società leader del consorzio CAVET costruttore della tratta, la Impregilo SpA.
"Le Ferrovie dello Stato hanno ratificato il 23/02/00 l'Accordo precedentemente siglato dalla TAV SpA, società concessionaria, General Contractor FIAT e Consorzio CAVET (di cui IMPREGILO è il leader con una quota del 76%) per la costruzione della "Variante Firenze-Castello", per un importo a valori odierni di circa 2000 miliardi. Risulta così completato il quadro contrattuale di tutta la tratta ad Alta Capacità Bologna/Firenze. L'importo contrattuale aggiornato per l'intera linea risulta pari a circa 6100 miliardi, di cui quota Impregilo 4640 miliardi".
Risulta dunque esservi uno scarto di circa 150 miliardi sulla Variante Firenze Castello, che passa dai 1850 definiti dalla TAV ai "circa 2000" riferiti da Impregilo.


Riferimenti: http://associazioni.comune.firenze.it/idra/Libro%20Bianco%20Bersani.html


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