Aaaaancora
Beirut, 5 febbraio 2006 Non si placano proteste e polemiche nel mondo musulmano per la pubblicazione di vignette satiriche raffiguranti il profeta Maometto. Respinta una prima volta dalle forze di sicurezza con i gas lacrimogeni, una folla infuriata ha nuovamente attaccato il consolato di Danimarca a Beirut, riuscendo questa volta ad appiccarvi il fuoco. L'incendio al consolato danese č stato confermato da fonti giornalistiche sul posto, secondo cui dall'edificio si sono subito levate colonne di denso fumo nerastro.
Nel frattempo altri manifestanti hanno attaccato negozi e abitazioni nel quartiere cristiano di Ashrafieh, nella zona est di Beirut. Arrivati in autobus da tutto il Paese, hanno sventolato le bandiere verdi islamiche e stendardi, alcuni dei quali portavano la scritta "O nazione di Maometto, svegliati!". La maggior parte aveva il viso coperto da maschere e alcuni portavano un kefiah a scacchi rossi o bianchi.
Sassi sono stati lanciati dai manifestanti contro una chiesa cristiano-maronita nei pressi del consolato danese a Beirut. Il leader cristiano Samir Geagea ha esortato i cristiani a non rispondere alle provocazioni, affermando che questa manifestazione non ha carattere di politica interna.
L'Iran ha richiamato il suo ambasciatore a Copenhagen e annunciato che non consentirą l'ingresso a giornalisti danesi. Lo ha riferito dal portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Hamid-Reza Assefi.
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