articolo tratto dal La Nazione, cronaca del Mugello, del 25/10/02
Un altro corso d'acqua vittima dei lavori dell'alta velocità: ne dà notizia Legambiente Mugello e la particolarità è che esso non si trova sul fronte che già conta numerose sorgenti nella zona di Luco, Scarperia e Firenzuola, bensì dall'altra parte, verso Firenze, nella zona tra San Piero e Borgo San Lorenzo. Stavolta il torrente rimasto all'asciutto è il fosso di Cardetole, il corso d'acqua che nasce dalla Tassaia, sotto Buonsollazzo e sfocia in Sieve all'altezza della Torre.
«Problemi si erano manifestati — dice Piera Ballabio di Legambiente — già nell'autunno del '99, quando alcune famiglie di San Piero avevano testimoniato la sparizione del tratto alto del torrente Cardetole e il prosciugamento dei pozzi in uso». E col passare del tempo il torrente ha perso portata fino a rimanere cronicamente all'asciutto, salvo in caso di forti piogge.
«A mia memoria — ricorda Adriano Borgioli, proprietario dell'azienda agricola Valdastra, attraversata dal torrente — il Cardetole era sempre stato ricco di acque. Quest'anno invece, già a giugno era già asciutto. Evidentemente sono sparite tutte le sorgenti che lo alimentavano».
«E' l'ennesimo caso — nota Ballabio — di crisi idrica che non era stata presa in considerazione dalle indagini di previsione degli impatti ambientali degli scavi dell'alta velocità. Un'altra dimostrazione di quanto fosse sballato il progetto». La crisi idrica, in quell'area, colpisce soprattutto le aziende agricole e zootecniche, e si stanno verificando anche grossi problemi per la selvaggina, molto ricca in zona. Borgioli ha quasi 400 capi, l'allevamento Conti lì vicino ne ha quasi 600.
Hanno cercato di rimediare realizzando dei piccoli invasi, vicino ai recinti: «Sono serbatoi piccoli, per raccogliere l'acqua piovana e abbeverare le bestie — dice Borgioli — Io ne ho fatti otto. Certo, non è la solita qualità dell'acqua. Quella che scorreva nel Cardetole era ottima. Francamente non si pensava che anche in questa zona si creassero problemi di approvvigionamento idrico».
