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Batasuna, una grande impresa dell'Eta
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tro Saturday, May. 18, 2002 at 6:34 AM |
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"Herriko Tabernak", le "Taverne del Popolo", affini a Batasuna, finanziano e fungono da infrastruttura all'organizzazione armata.
Secondo Garzon, le "Herriko Tabernak", le "Taverne del Popolo", finanzierebbero l'ETA. Il magistrato riprende la tesi base e include direttamente Batasuna in ciò che egli denomina come struttura "ETA-KAS-EKIN". Concretamente, accusa la formazione politica di essere una "grande impresa", economico finanziaria dell'ETA. L'atto, reso pubblico, incide nello specifico sulle "Herriko Tabernak",definite da Garz?n come locali, unità, da cui poter trarre risorse economiche per l'autofinanziamento dell'ETA, oltre a permetterle di disporre di uno spazio effettivo e gratuito, dove pianificare la realizzazione delle sue attività terroristiche. Nell'atto, 132 fogli, con il quale si ordina la detenzione incondizionata di dieci degli undici militanti e membri politici di Batasuna, arrestati nell'operazione diretta di luned? 29 aprile e altres? la cattura di altre tre persone ricercate, il giudice sostiene, che attraverso la struttura finanziaria delle "Herriko Tabernak",dipendenti direttamente ed esclusivamente da Batasuna, la formazione indipendentista, è parte organica della struttura, all'interno dell'organizzazione terroristica ETA-KAS-Ekin. Baltasar Garz?n articola la sua tesi nel sommario 18/98, da lui stilato e accusa i detenuti di avere costituito una struttura imprenditoriale, la "Banaka SA", incaricata di regolarizzare giuridicamente la rete delle "Herriko Tabernak", al fine di svilupparne un sistema centralizzato adeguato di contabilità, fisco e amministrazione, attraverso la cosiddetta "Commissione Nazionale di Herrikok". Il magistrato asserisce inoltre che le Herriko Tabernak sono subordinate e dipendenti politicamente, economicamente ed organizzativamente da HB,all'interno di un "Fronte politico", nel quale Batasuna si caratterizza in una "grande impresa" del sistema finanziario (Progetto Udaletxe), disegnato da ETA-Kas nel 1992 e sostenuto da ETA-Ekin. Nel nuovo atto si indica che da quell'anno, la "Banaka SA", dirige la sua attività alla ricerca di un pieno sviluppo delle Herriko Tabernak, come fonte di finanziamento del complesso terrorista. Garzon definisce altresi le "Taverne del Popolo" uno strumento globale della lotta, al servizio delle strutture integrate nel MLNV, configurato come una struttura logistica, che contempla l'attività armata, sviluppata e controllata da ETA-Kas-Ekin. Sostiene che esse vengano impiegate per il coinvolgimento di nuovi militanti; per il deposito più o meno temporale di armi ed esplosivi, utilizzati per la realizzazione di attentati da parte dell'ETA e attacchi relativi ad attività di "kale borroka",azioni di strada; per l'elaborazione di esplosivi ed apparecchiature impiegate nelle azioni di lotta stradale e per la raccolta di informazioni rispetto ai futuri obiettivi di azioni terroristiche. Garz?n completa con un'esposizione dell'attività, che attribuisce alla "Eneko SA", società che funge da "centrale di acquisto" per tutta la rete di Herriko Tabernak, recentemente sostituita dalla "Erosgune SL", con la stessa finalità. La sua tesi, assicura l'esistenza di vincoli economici e strutturali, tra l'organizzazione terroristica e l'impianto del suo "Fronte Politico", ovvero HB, cos? come con tutte le entità che integrano i suoi diversi "Fronti di lotta". Segnala inoltre che nell'operazione del 1986, contro la cooperativa Sokoa, apparvero i primi nessi finanziari fra l'ETA ed i suoi "Fronti di lotta", nei quali si identifica il Fronte politico Herri Batasuna".
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delirio
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xxx Saturday, May. 18, 2002 at 5:54 AM |
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Garzon è ormai travolto dal suo stesso delirio di onnipotenza.
Qualsiasi associazione, gruppo, movimento oltre a mezzi di comunicazione, scuole popolari, insomma tutto ciò che è in relazione con la sinistra indipendentista secondo il supergiudice fa parte di ETA.
Peccato che in realtà il castello accusatorio finisce inevitabilmente per crollare appena in tribunale si verificano accuse e "prove".
Soprattutto, peccato che molti compagni paghino con mesi o anni di galera preventiva le farneticazioni di Garzon, peccato che, per esempio, dopo anni dalla chiusura del quotidiano Egin la "giustizia" spagnola abbia ammesso che tale provvedimento era ingiustificato.
Peccato che il Sig. Garzon e molti suoi colleghi al servizio di Aznar non si accorgano mai delle torture subite dai militanti di cui ordinano l'arresto.
Peccato che questi campioni della democrazia spagnola stiano per approvare una legge che consente di dichiarare illegale qualsiasi partito politico i cui obiettivi comportino una modificazione della costituzione spagnola, una legge, ovvimente, flessibile, da applicare a discrezione del governo e costruita su misura per mettere fuori legge Batasuna.
Peccato che pochissimi vogliano vedere queste cose e che anche la sinistra italiana, a parte qualche lodevole eccezione, fa finta di niente.
Speriamo di non trovarci a dover affrontare un Garzon nostrano: qualche segnale, mi pare che stiamo cominciando a vederlo...
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WHAT A SHAME, WHAT A SHAME
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XAB Saturday, Aug. 24, 2002 at 12:09 AM |
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What a shame, what a shame!
Today is the anniversary of those coveted, hopeful, cheered and smashing elections of May 13, 2001…………and at the same time, so fruitless. At the instant we, the Basques of the whole world, knew the overwhelming results in favor of selfdetermination, the great majority of us went out celebrating, thinking that those results were undoubtedly the beginning of something that we had been waiting and hoping for centuries………..but, nothing, nothing has happened since then. More of the same stuff: autonomies, statutes, privileges, negotiations, strategies, waiting for the perfect timing and readiness, and on and on..
Unless many more and I come from outer space, in such elections of May 13, 2001, there were three mandates perfectly clear from the Basque society:
1) The majority does not want the PP, PSOE, neither Spain. 2) The majority does not want ETA as it is today. 3) The majority does want an independent country indeed, named Euskadi, Euskal Herria or any other name that we the Basques decide. The name at this point is not essential, what is essential is that the people want the absolute sovereign of their homeland.
Well, those who say that the nationalist coalition PNV-EA-IU is fantastic and goes on the right direction, should look inside in their minds and realize that one year later the situation is as follows:
1) The PP, PSOE and Spain have the Basques against the ropes. There is more and more Spain in Euskadi, than before. 2) ETA keeps bothering, and our government is as stubborn as the others in regard of who’s way is best, and in the meantime, the Basque society is on a great stress not having the answer yet to its demands. 3) Euskadi is less independent each time. Each time there is more Spain ( taxes, police, torture, censorship, humiliations, and hate for anything basque) and less Euskadi (freedom of speech, language, freedom of assembly, freedom of association at international and national levels).
Fellow countrymen and countrywomen, a change is mandatory and necessary! A substantial change. Let us encourage the undecided of PNV, EA and any other nationalist member of any party, to become straight forward, to become more patriotic and less partisan. To be brave and face the challenges as they come. To conform a nationalist block with more results, more actions, and less words and calculations that take us nowhere.
Spain and its president know exactly what they want, do we all Basques know exactly what we want? Definitely, we need that referendum as soon as possible to know for sure where we stand. We really need help from the real democrats, the Basque conflict is not like the Spanish media says.
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INDIPENDENTISMO DI SINISTRA X xxx
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vyvyan Saturday, Aug. 24, 2002 at 4:40 AM |
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xchè usi il termine sinistra indipendista? forse che l'Eta è diventata di sinistra? a me risulta che i compagni spagnoli storcano non poco il naso nei confronti dell'independentismo basco.... il quale indipendetismo assomiglia + a certi deliri leghisti(lega nord)che a indipendentismo sardo o corso. mi risulta che il ptincipale motivo è il senso di superiorità che i baschi hanno nei confronti degli spagnoli. Poi c'è il caso Navarra che i baschi sostengono sia terra loro,mentre i navarri dicono la nazione basca è una quella navarra uin altra. Cioè gli stessi baschi che sostengono il diritto alla auto-determinazione ,poi sono i primi a negarla agli altri guai a dire a basco che la navarra non faccia parte della terra basca
un conto è far saltare in aria Carrero Blanco un cxonto un semplice assessore comunale. Poi x finire il popolo indyana ha dichiarato guerra a T Negri x le sue "amicizie" col presidente Kossiga,perchè non fa lo stesso x l'indipendetismo basco visto che Cossiga è il primo referente italiano di HERRI BATASUNA? Xchè a T.Negri queste amicizie non vengono perdonate,mentre con H.B si fa finta di niente? Se questi politicamente in Italia ritengono Kossiga il loro refente politico come li si può definire ancora di sinistra,e soprattutto che politica hanno in mente x la cloro terra? e bada bene io credo nel diritto all'autodeterminazione e che i baschi hanno il diritto(qual'ora la maggioranza basca lo richiedesse)di formare una propria nazione, come la devono avere i navarri e tutti i popoli che lo desiderino. ciao
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per vyvyan
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xxx Saturday, Aug. 24, 2002 at 6:43 AM |
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Uso il termine Sinistra indipendentista perchè esattamente di questo si tratta. ETA non è "diventata" di Sinistra, lo è sempre stata o, quantomeno, così si è sempre definita. E' ovviamente legittimo non essere d'accordo con le sue azioni; tutt'altra faccenda è accodarsi al fascismo spagnolo che mette fuori legge Batasuna sostenendo che è parte di ETA. Che molti compagni spagnoli disapprovino l'indipendentismo basco è vero, ma è altrettanto vero che molti compagni baschi disapprovano il nazionalismo spagnolo (di destra e di sinistra) che nega loro il diritto all'autodeterminazione; inoltre, persino Izquierda Unida si è dichiarata contraria alla nuova legge sui partiti che porterà alla messa fuori legge di Batasuna (salvo poi, ipocritamente, dichiarare di volersi astenere al momento del voto). Quanto alle somiglianze con i deliri leghisti, scusami per la franchezza, ma credo che sarebbe ora di finirla con questa cretinata: basta informarsi anche in maniera estremamente superficiale per rendersi conto che queste somiglianze non esistono affatto, come non esiste alcun senso di superiorità rispetto a nessuno, tantomento rispetto agli Spagnoli. Se ti riferisci (ma ne dubito) alle teorie di Sabino Arana su una presunta "superiorità razziale" dei Baschi, ti assicuro che sono almeno cinquant'anni che questo discorso è stato superato. Rispetto a Navarra: è vero che molti Navarri pretendono (giustamente) di salvaguardare la loro peculiarità rispetto al resto del Paese Basco, ma vorrei sapere come arrivi alla conclusione che la Sinistra indipendentista vuole negare ai Navarri il diritto all'autodeterminazione: quello che segue è un paragrafo della proposta di risoluzione del conflitto presentata da Batasuna il 26 gennaio 2002 e non mi sembrano affatto parole di qualcuno che vuole negare i diritti dei Navarri.
============================================================ * COSTRUIRE LA PACE È RISPETTARE LA PLURALITÀ Lo scenario per la pace deve essere costruito a partire dal rispetto per la pluralità del nostro popolo. Batasuna vuole manifestare con chiarezza il suo assoluto e scrupoloso rispetto della pluralità del popolo basco, considerandola, inoltre, un fattore di arricchimento culturale e politico. Quando parliamo di pluralità nel nostro Paese, parliamo dell’esistenza e delle caratteristiche del popolo basco dall’Ebro all’Atturri, di territori storici con peculiarità proprie, partiti e progetti politici differenziati; una società con diversità di prospettive e con differenti sentimenti di appartenenza nazionale: una società plurale. Da Batasuna, affermiamo che la negazione di un diritto umano democratico fondamentale come quello all’autodeterminazione è il maggiore attacco che si porta contro la realtà plurale del popolo basco e, con la stessa fermezza, proclamiamo che l’uscita democratica e in pace per questa pluralità risiede nel riconoscimento del diritto alla libera determinazione. ============================================================
La polemica rispetto ai rapporti di Batasuna con Cossiga c'è, eccome, e nessuno ha fatto né fa finta di niente. Personalmente, credo che se la Sinistra italiana fosse un po' meno ipocrita rispetto alla questione basca, i compagni baschi avrebbero meno bisogno della "solidarietà" (che ritengo alquanto pelosa) di Kossiga; non mi pare, comunque, che Kossiga sia il referente "principale" per Batasuna, che intrattiene ottimi rapporti con molte ed eterogenee parti della Sinistra antagonista, com'è naturale che sia. Detto questo, permettimi (come battuta) di dire anche che chi fa le pulci a Batasuna perché intrattiene rapporti con Kossiga, mi ricorda i "maestri di coerenza" che pretendono di dare lezioni a Fidel Castro perchè amico di miliardari svizzeri (Davidoff)...
La politica che la Sinistra indipendentista basca ha in mente è riscontrabile, per esempio, nelle amministrazioni comunali che governa; puoi trovare altro sull'argomento visitando http://www.batasuna.org
Sono presenti già in altri post, ma segnalo alcuni link che permettono di farsi un'idea un po' più corretta della questione basca, di modo che, con un minimo di buona volontà, la discussione in merito possa finalmente andare oltre i triti luoghi comuni e le falsità.
http://digilander.libero.it/plattanz/home.html (in italiano)
http://www.basque-red.net
http://www.lahaine.f2s.com
http://www.gara.net
http://www.baieuskarariakordioa.org
http://www.geocities.com/capitolHill/7012
http://www.topagunea.com
http://www.ueu.org
http://www.senideak.org
http://www.kontseilua.org
http://www.lab-sindikatua.org
http://www.euskalnet.net/abkgune
http://www.bagera.net
http://www.udalbiltza.net
http://www.aeknet.net
http://www.ikastola.net
http://www.sindominio.net/gga
http://www.halabedi.org
http://www.desobedientzia.org
http://www.bertsozale.com
http://www.euskalnet.net/sumendi
http://www.irratia.com
http://www.askatasuna.f2s.com
http://www.eguzki.org
http://www.sindominio.net/pititako
http://www.lycos.es/ehgam
http://www.ehne.org
http://www.joxemi.org
Inoltre, per chi volesse tenersi aggiornato, è possibile iscriversi alla mailing list del Comitato Euskadi di Bari, che svolge un buon servizio di informazione; basta scrivere a euskadibari@hotmail.com
Un'altra possibilità per farsi un'idea complessiva della questione basca è leggere il libro "La Ragione Basca" di Luis Nunez Astrain, Edizioni Punto Rosso (Milano)http://www.puntorosso.it/
Mi fa piacere che, comunque, tu riconosca ai Baschi il diritto all'autodeterminazione.
Ciao e perdona il mio tono a volte aspro.
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X xxx
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vyvyan Saturday, Aug. 24, 2002 at 9:06 AM |
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1° don't worry xl'asprezza ,a me sembra tranquillo
2° credo di dover fare autocritica,sono stato sufficentemente superficiale... è che ultimamente la causa basca ha un pò perso la naturale simpatia che in passato mi aveva sempre suscitato .
un passo indietro io personalmente ho sempre avuto in simpatia il popolo basco ,a parte la politica(negli anni 70 l'omicidio di C.Blanco fu uno degli episodi di maggior crescita del movimento + imp..) la misteriosa storia dell'origine del popolo basco, della sua lingua cosiderata dagli esperti la + enigmatica , giù giù fino al modo in cui le squadre basche giocano a football,un modo molto "anglo-sassone" Quando poi sono venuto a sapere che furono i baschi a trucidare il paladino Orlando(quello della Durlindana)la mia simpatia x questo popolo è diventata imperitura..... Questo non vuol dire che negli ultimi anni le storie suio paesi B sono un pò deteriorate. Io sono uno che ha considerato nobile e necessario l'operato dell'Eta fino a un certo periodo storico......ma ultimamente mi sembra che il trend sia un pò cambiato o forse noi da lontano non riusciamo a percepire bene la situazione, ma mi sembra che si uccida con troppa leggerezza , con troppo rancore quasi non fosse + una lotta politica ma una faida calabrese Sui giudizi della non sinistra della lotta basca mi riferivo ad alcuni commenti apparsi nei mesi scorsi su indy che riferivano di compagni spagnoli non troppo in sintonia con l'indipendentismo basco e di come il popolo basco si senta superiore rispetto al resto della Spagna.
Ho usato x kossiga il termine referente xchè mi risulta che l'unica visita fatta in italia da una delegazione di Harry Batasuna in Italia x chiedere aiuto sia quella fatta appunto a Kossiga(correggimi se sbaglio,nonsono informatissimo)tutto qua E ritengo il caso Navarra emblematico,cioè i Baschi vogliono l'indipendenza dalla Spagna,ma quando i Navarri rivendicano la propria indipendenza territoriale dai territori baschi i Baschi rispondono allo stesso modo degli spagnoli.....
ciao grazie x i link
L'autodeterminazione che io riconosco al popolo Basco ,io la concedo proprio a tutti, popoli, comunità, regioni, città, paesi singole persone ci mancherebbe altro ciao
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per vyvyan
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xxx Saturday, Aug. 24, 2002 at 10:47 AM |
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Cerco di esporre il mio punto di vista:
E' indubbio che l'appoggio alla lotta armata di ETA sia molto meno consistente oggi che trent'anni fa, all'estero come nel Paese Basco; all'interno della stessa Sinistra indipendentista il dibattito sull'opportunità della lotta armata è accesissimo, tanto che ultimamente ha portato persino ad una scissione (poco consistente dal punto di vista dei numeri, ma significativa per le implicazioni politiche).
Personalmente non condivido l'utilizzo delle auto bomba, così come non condivido le stragi compiute dalla Resistenza palestinese; la violenza non mi piace in generale, ma questo non vuol dire che vengano meno le ragioni di una lotta né, di conseguenza, la solidarietà verso la stessa e, se condanna della violenza deve essere, lo sia per quella di tutte le parti, a cominciare da quella dei torturatori spagnoli, dei paramilitari organizzati da Madrid.
Ribadisco che non mi risulta alcun complesso di superiorità razziale da parte dei Baschi; chiaro che qualche deficiente si trova dappertutto, ma se qualcuno ancora pensasse a cretinate del genere, lo si troverebbe nelle file del Partito Nazionalista Basco (sostanzialmente democristiano) o, forse, nei partiti della Destra navarra (UPN e simili), non certo in Batasuna.
Due parole ancora rispetto all'incontro con Kossiga: sinceramente, non ho ancora capito quale molla spinga il nostro gladiatore ad interessarsi di Euskal Herria, ma posso avanzare il sospetto che si tratti di faide interne fra democristiani; chiaro che sto facendo dietrologia e non ho la pretesa di avere la verità in tasca, ma potrebbe essere che al nostro ex presidente Aznar stia poco simpatico, mentre credo abbia un'antica amicizia con il vecchio Arzalluz (capo del PNV), che a sua volta vede Aznar come il fumo negli occhi; se così fosse non mi scandalizzerei di fronte ad un inserimento in questo tipo di contraddizioni, se ne può venire qualche utilità alla causa basca. Insomma, le vie della "diplomazia politica" sono spesso tortuose, quando non si tratta di vicoli maleodoranti, e credo di poter dire che se Otegi (portavoce di Batasuna) incontra un ex presidente della Repubblica italiano sarebbe opportuno conoscere bene le ragioni di tale incontro, prima di trarre conclusioni che potrebbero rivelarsi infondate oltre che politicamente offensive.
Infine, una volta chiarito che i Baschi, come qualsiasi altro popolo, hanno diritto a decidere liberamente del loro futuro, credo che l'impegno che dovremmo assumerci sia quello di agire, per quanto nelle nostre possibilità, affinchè il conflitto in atto trovi una soluzione dignitosa, che certamente non passerà mai attraverso la repressione poliziesca o giudiziaria.
Da anni la Sinistra indipendentista avanza proposte in questo senso, facendo riferimento soprattutto all'esperienza irlandese che, se non ha ancora portato alla pace completa, certamente ha portato le martoriate contee del nord e la Gran Bretagna ad una situazione molto meno drammatica di quella di qualche anno fa.
Ricordiamoci che in Ulster il processo di pace è stato avviato senza condizioni inaccettabili per nessuno, con l'IRA in piena attività e l'occupazione britannica più pesante che mai; sicuramente il dialogo è costato sforzi, sacrifici e rinunce per tutti, ma evidentemente la volontà era buona da entrambe le parti e ognuno ha rinunciato a schiacciare il suo nemico.
Facile a dirsi, molto meno a farsi, ma penso sia l'unica possibilità.
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Basta razzismo comntro la lega
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Pier Thursday, Aug. 29, 2002 at 6:49 PM |
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Sono leghista e condivido molte delle vostre tesi che esprimono valori che non hanno bandiere!! Noi non ci crediamo superiori a nessuno, non siamo deliranti e vogliamo che la gente del Nord sia maggiormente rispettata nei suoi diritti, nella sua cultura e nelle sue tradizioni!!! Piena solidarietà al popolo basco, contro il fascismo repressivo di Garzon(come Papalia)! Saluti Pier P.s.Vorrei farvi notare che a slidarizzare con Batasuna sono andati Cossiga e Borghezio!La sinistra con il capo gruppo DS ha espresso sdegno per l'accaduto!!!...Meditare
piervilla@tin.it
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PIER, VAFFANCULO
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xxx Thursday, Aug. 29, 2002 at 7:58 PM |
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Sai bene che i compagni di Batasuna hanno chiarito da tempo che con i vostri deliri non vogliono avere nulla a che fare.
La solidarietà di Borghezio poi, farebbe schifo anche al più disperato dei poveracci.
Almeno Kossiga può vantare lo status di ex presidente della repubblica italiana, e non mi piace lo stesso.
Provate a farvi vedere a qualcuna delle prossime manifestazioni in solidarietà ai compagni baschi, che ne riparliamo.
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scritte
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etabeta Friday, Aug. 30, 2002 at 10:08 AM |
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a san sebastian alle otto di sera sui muri non ci sono scritte. a san sebastian, pardon donostia, verso la mezza iniziano a spuntare le prime scritte gora eta. a san sebastian alle 5 del mattino tutti i muri della città vecchia sono tappezzati di scritte gora eta. tutte le sere. tutti i muri. in mezzo a mandrie di turisti spagnoli e italiani e a un vaccaio di baschi più o meno ubriachi. per tutta la semana grande donostarria. al mattino arrivano dei tizi del comune coi pennelli e ridipingono i muri. provate a tappezzare i muri di bologna di stelle a cinque punte e scritte br. non due scritte. un migliaio. poi ditemi che fine avete fatto se ci riuscite. ciao.
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per xxx
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by
Pier Friday, Aug. 30, 2002 at 10:53 AM |
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E qui che ti sbagli, noi siamo contro l'orda incontrollata di clandestini!!!Che siano essi neri o bianchi!!!
Noi stiamo cercando ora più che mai di difendere la nostra cultura dimenticata negli ultimi trent'anni dalla tv pubblica!!!
Questa alleanza (che a noi piace poco) ci sta dando la possibilità di farlo!!!Cosa che la sx non ci ha mai permesso!!!
Comunque i nostri obbiettivi son ben chiari, e se non li raggiungeremo manderemo ancora tutti a fare in culo!!
I vostri compagni baschi prima che socialisti sono indipendentisti e voi su questo dovreste meditare!
Agur Pier P.s. Cerca di essere più tollerante tu, se vuoi che anch'io lo sia!!!Ciao
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ma che cazzo vuole sto microcefalo?
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jena Saturday, Aug. 31, 2002 at 11:07 AM |
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Per prima cosa la padania non esiste , e se esistesse mi risulta dovrebbe chiamarsi padanìa , comunque , cose di poco conto . Io sono di Genova e credimi , a genova sentiamo più legami con arabi e clandestini in genere , che con il nord italia , non è una questione di razzismo , ma di affinità .Certo è che nei vicoli preferisco le multiculture e il "casino" , piuttosto che una riga di stronzi fascisti che come unico divertimento hanno il putan tour , il pestaggio di barboni , e il nulla di una discoteca .I valori che portate , sono : 1)Lavorare come una bestia per avere a 20 anni il BMW: 2)Via i negri che ci rubano il lavoro. 3)Via zingari , straccioni , puttane dalle strade (Che c ' è il rischio che mi vedano quando ci vado). 4)A noi non ci caga il cazzo nessuno , abbiamo due palle così , mai coi fascisti(troppo moderati?),berluskaiser ,secessione ,no europa ,no italia,si parlamento italiano , si parlamento europeo ,miss padania ,ddt sulle prostitute negre ,la lega cerca lo sbocco verso il mare (col cazzo),no all ' aborto ,w la figa ce l'ho duro ,cgil terroristi , occhio che sappiamo bene quanto costa una pallottola . Solo un elettorato mononeuronale come il vostro , può assimilare cotante stronzate , ed esserne fiero .
Tornatene nella fogna da cui sei stato vomitato coglione
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