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Firenze: resoconto presidio contro lo sgombero del Pacaro
by pacaro Monday, Jun. 24, 2002 at 1:40 PM mail: pacaro@inventati.org

.

Si e' svolto oggi un preisidio sotto la sede dell'arivescovato per protestare contro quello che sembra essere oramai il prossimo sgombero della Casa Occupata PAcaro di Serpiolle.
L'arcivescovato e' stato scelto come luogo simbolico in questo giorno di festa "religiosa" x Firenze in quanto sede di una carica importante della Curia... proprietaria della casa in questione come di tante altre inutilizzate.
La Curia non sembra intenzionata al dialogo e a voler affrontare la questione POLITICA e non di ordine pubblico del problema casa. A niente e' servito per la curia anche la decisione del comitato d'ordine pubblico di rimandare altri sgomberi previsti di altre proprieta... cosi come non sembra
contare nulla la richiesta del Comune alla curia di dare una "mano concreta", con tutte le sue proprieta inutilizzate, nella soluzione del problema casa a Firenze.
Ringraziamo le solerte forze dell'ordine sempre presenti.

LA CASA E' DI CHI L'ABITA!

Per info piu dettagliate visita il sito del pacaro:
http://www.inventati.org/pacaro

Segueno i volantini distribuiti oggi.

Curia s.p.a., e Istituto per il sostentamento del clero.
Un po' di informazioni raccolte da dati pubblici a proposito dell'azienda Curia e dell' Istituto preposto al suo sostentamento.
L'Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero e' l'ente che dal 1985 gestisce in tutta Italia i beni immobili delle parrocchie e della Curia.
In base alla legge 222 del 1985, cioe' agli ultimi concordati Stato-Chiesa stipulati tra Casaroli e Craxi, l'IDSC puo' amministrare queste proprieta' liberamente, anche a scopi commerciali e di lucro, compra, cioe', affitta e vende come una normale azienda privata.
Solo a Firenze, citta' in cui notoriamente l'emergenza casa si mantiene gravissima, l'IDSC possiede:
- 947 appartamenti affittati,
- 11 appartamenti in via di ristrutturazione,
- una decina di aziende vinicole per un totale di 100 ettari, di cui 70 nel Chianti classico,
- migliaia tra locali ad uso commerciale e terreni...

Un'impresa, insomma, inserita a pieno titolo nel mercato immobiliare, dato che ne detiene di fatto una "larga fetta". risulta impossibile stimare le entrate che la Curia spa percepisce grazie all'IDSC, ma considerato che non hanno acquistato le proprie proprieta' (in gran parte lasciti di fedeli), e visti i prezzi degli affitti in questa citta', sicuramente e' un bel bottino!

Atto umanitario o profitto privato?
Oltre alle entrate derivanti da tutte le proprieta' di tutti gli IDSC, la Curia percepisce: a) libere donazioni dei fedeli ed offerte alle messe b) una parte dell'Irpef (fino ad un massimo dell'otto per mille) versata dal contribuente, dietro sua esplicita richiesta. Inoltre in caso di mancata opzione, le somme corrispondenti all'otto per mille verranno suddivise proporzionalmente fra le opzioni formulate. Per un meccanismo complesso, la Chiesa intasca anche un po' dell'otto per mille di chi lascia la casella in bianco.
Tanto per capire di cosa stiamo parlando, si tratta di una cifra teorica di duemila miliardi all'anno per quanto riguarda l'otto per mille delle entrate Irpef, e di venti miliardi all'anno per quanto riguarda le offerte deducibili dal patrimonio lordo. Tutto questo e' reso possibile dai patti piu' volte sanciti tra Stato e Chiesa. L'otto per mille appare quindi come una vera e propria tangente che lo Stato dirotta alla Chiesa in virtu' della sua secolare funzione di controllo sociale.
Dove vanno le somme dell'otto per mille, piu' volte sponsorizzate come aiuti umanitari ai piu' bisognosi?
Secondo l'ultimo rendiconto su 1.476 miliardi:
626 sono andati per "esigenze di culto"
562 per il "sostentamento del clero" (non gli bastano evidentemente i profitti derivanti dalle molteplici proprieta' dei vari IDSC!).
288 per "interventi caritativi", dei quali solo 125 destinati al terzo mondo, i restanti 163 ritornano alle diocesi.

Siamo studenti universitari e lavoratori precari, abbiamo occupato una delle tante case sfitte di proprietà dell'Istituto Diocesiano per il Sostentamento del Clero.
Ora, dopo più di un anno di continui lavori di ristrutturazione per l'autorecupero della casa, l'Azienda Curia ci vuole sgomberare, come un mese e mezzo fa l'Azienda Asl ha sgomberato il Pettirosso occupato, e come l'Azienda Universitaria vuole mettere all'asta la casa occupata di via del Boldrone.
Esattamente come in passato hanno fatto tutte le varie Aziende ed Enti proprietari di case sfitte, che invece di trovare soluzioni all'emergenza casa,l'hanno ridotta solamente ad un problema di ordine pubblico.

LA CASA E' DI CHI L'ABITA, IL PACARO RESISTE ALL'OTTO PER MILLE
Pacaro occupato- Serpiolle

---

15.000 case sfitte e non immesse nel mercato, 750 euro per un appartamento di due stanze, 350 per una sola stanza, 250 per un posto letto.
Uno stipendio di un apprendista è circa 700 euro, a contratto regolare, la paga media di qualunque lavoro non supera i 6 euro l~Rora, i contratti non più lunghi di sei mesi. Questa è la nostra condizione di studenti-lavoratori precari che vivono a Firenze: chiunque voglia continuare a studiare, nella speranza di avere un lavoro o più soddisfacente o meglio retribuito, deve stare a casa dei genitori, sperando prima o poi di essere autonomo, costretto comunque a lavorare per potersi pagare libri di testo, tasse universitarie e ~Sdivertimento~T , oppure preferire allo studio la prorpria indipendenza, fare due lavori, per riuscire a malapena a rientrare nelle spese, sottostando a qualunque ricatto nella speranza che il datore di lavoro o l~Ragenzia di turno, alla scadenza del contratto, lo riassuma.
Gli organi istituzionali di competenza, Comune, A.R.D.S.U (azienda regionale per il diritto allo studio universitario) e Regione, come qualunque azienda privata, investono non per risolvere questi problemi sociali, ma per chiudere il bilancio in attivo o nei casi attuali di ASL e ARDSU, coprire i buchi causati dalla mala gestione: da una parte tendono le mani al Social Forum Europeo, in quanto "Sportatore di istanze sociali" e poi nei fatti queste istanze sociali non vengono gestite che come un problema di ordine pubblico.

Pacaro - Serpiolle
http://www.inventati.org/pacaro
pacaro@inventati.org

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