resoconto acaldo della prima manifestazione nelle vie di strasburgo

Quasi un migliaio di attivist@ provenienti da tutta Europa hanno invaso le strade del centro di Strasburgo. Partiti dalla stazione centrale dove già da giorni è parcheggiato il furgone della Publix Theatre caravan, che attraverso azioni dirette creative di interrelazione con i cittadini di Strasburgo, diffondono informazioni sulla deportazione e le attività del campeggio. La prima azione è stata simbolica e teatrale davanti alla stazione di polizia dove due settimane fa è stato ucciso un giovane marocchino con cinque colpi di pistola, per ricordare la morte di tanti che come Carlo Giuliani o i piqueteros argentini, soffrono quotidianamentela repressione della polizia in tutto il mondo. Successivamente ci siamo diretti verso la maggiore piazza di strasburgo: piazza Kleber, in cui si trova un agenzia di viaggi che finanzia in maniera sostanziale le deportazioni dei clandestini.Le forme d'azione sono state comunicative ed efficaci per sensibilizzare la cittadinanza sui luoghi di sfruttamentro nascosti in questa città 'vetrina'.Il corteo si è poi diretto verso l'hotel Accor,che collabora con il governo francese per la detenzione dei clandestini.Quando i centri di detenzione sono pieni, la catena Accor rinchiude i sanspapier in camere 'speciali'di sorveglianza. Circa 50 attivisti hanno occupato la hole per qulache minuto.I contenuti del corteo erano soprattutto in solidarietà con i sans papier (solidarietè avec les sans papier),per un territorio europeo senza confini (no borders, no nations , stop deportation!)e per una giustizia basata non sul controllo poliziesco ma sulla libertà di movimento e di informazione.
La composizione della manifestazione era molto giovane e libertaria ed aveva come obbiettivo soprattutto quello di rendere visibile il lavoro di ricerca, progetti e socializzazione dei saperi che si svolge nel campo noborder. La partecipazione degli stessi sans papier era quasi inesistente perchè attraverso un'azione spontanea e creativa si voleva testare le possibili reazioni repressive della polizia senza però compromettere la situazione legale dei migranti. La polizia infatti ha osservato quasi invisibile il corteo.Durante il ritorno la campeggio, sul ponte che collega la Germani alla Francia è stata ammainata la bandiera dell'UE, strappata e buttata nel Reno.

Durante l'azione il lavoro al campeggio è continuato,soprattutto dinamicizzando la comunicazione, con collegamenti in streaming radio(http://freeteam.nl:8000/sis) dalla piazza. Si è cercato di mantenere anche un collegamento con le azioni di Genova su cui piu tardi seguranno streaming audio e interviste.

al prossimo aggiornamento....