resoconto della situazione degli arrestati a strasburgo durante il campeggio no border. appello di solidarietà della (il)legal team del no border.
NE BUONI/E NE CATTIVI/E, NE COLPEVOLI NE VITTIME
Appello di solidarietà
La libertà di circolazione spaventa molti, é consentita ma più spesso negata secondo criteri discriminatori: il paese di origine, il sesso, il livello di educazione, stato familiare, sociale, politico, o economico. Il clima creato dalle forze dell'ordine é stato accentuato dalle leggi connesse agli attentati dell'11 settembre e ai nuovi strumenti di repressione come il Sistema Informativo di Schengen (SIS). E stato per costruire un luogo di rottura con i processi di controllo sulle nostre vite che il network No Border ha organizzato un campo a Strasburgo dal 19 al 28 Luglio. Durante la durata di questa settimana la violenza della polizia ci ha tenuti in uno stato di tensione permanente: la presenza continua della CRS (polizia antisommossa) vicino al campo, la video sorveglianza all'entrata del campo e in tutta la città, la generale onnipresenza della polizia, controlli di identita in massa e perquisizioni, provocazioni e umiliazioni, cariche sistematiche lungo vari punti delle manifestazioni organizzate, gas lacrimogeni, pestaggi e pallottole di gomma, accerchiamenti e violenze contro i manifestanti. La strategia delle autorità pubbliche é stata quella di isolarci progressivamente, prima attraverso l'imposizione di un campeggio isolato e facilmente controllabile (una trappola), che ha poi avuto seguito con il divieto da parte della prefettura di qualunque tipo di protesta e la proibizione di abbandonare il campo in gruppi di più di 5 persone. L' ultimo atto simbolico di repressione, il riaccompagnamento militare di tutte le manifestazioni e azioni fino all'entrata del campo, diventato una prigione senza mura. Il bilancio di questo stato repressivo é chiaro: 50 arresti, varie persone ferite (di cui due da pallottole di gomma); sette processi (resistenza all'arresto, insulto e aggressione a pubblico ufficiale, vandalismo, possesso d'arma impropria).
Le date dei processi sono: -uno il 21 Agosto, uno il 23 Febbraio, tre il 25 Febbraio, e due il 28 Febbraio.
Adesso, Amhed un militante partecipante al no border, è in detenzione preventiva (processo il 21 Agosto). L'arresto è stato violento (polso rotto)e ora egli viene tenuto in isolamento, che significa fra l'altro che non ha il diritto al colloquio. E molto urgente che esca dal carcere prima del processo per poter preparare la sua difesa e avere la possibilità di non scontare la pena subito dopo il processo. Per quello che riguarda la sua permanenza in carcere, è necessario che esca dall'isolamento e che gli venga concesso il diritto al colloquio. Sarà questa settimana che verrà presa la decisione di continuare gli arresti preventivi per Amhed o meno, quindi è adesso che bisogna agire.
Proposte di azioni-pressioni politiche: * mandare fax in massa al procuratore, consulati francesi e giornali (chiedendo che esce dell'isolamanto, e il diritto di colloquio) n° del fax del procuratore: 0033 388 75 29 30 0033 388 75 29 63 *presidio davanti i consulati... e altre azioni......
Lanciamo anche un apello alla solidarietà finanzaria, per pagare gli avvocati e mandare soldi ai/alle detenuti/E.
L'IL/LEGAL TEAM Non siamo professionisti del diritto, nemmeno avvocati ma dei partecipanti al campo no border ( vedere il testo specifico). L'il/legal team esiste per non lasciare tutta l'elaborazione della difesa all'avvocato, ma al contrario costruire difese colletive. L'il/legal team è in principio solidale con tutte le azioni che prevedono la distruzione totale o parziale del capitale, e i suoi strumenti.
|