4 articoli interessantissimi dal Sikula Reggae Festival di Rosolini.

III SIKULA REGGAE FESTIVAL
Rosolini, 9-10-11 agosto 2002

VOCI E MEMORIE IN IMMAGINI
di vanessa viscogliosi

Ore 21:00
Territori di voci e memorie.
Voci che parlano di musica, atmosfere, culture. Memorie di luoghi lontani la cui storia e cultura riecheggiano nel nostro presente. Un passato da ricordare per non dimenticare.

E tutto questo rivive sotto forma visiva nelle mostre organizzate da TERRITORI DI VOCI E DI MEMORIA, all'interno del SIKULA REGGAE FESTIVAL di Rosolini (SR).
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La mostra "Dignità Democrazia Futuro per la Palestina" ci introduce nella tormentata realtà dei palestinesi: foto ma anche disegni realizzati da bambini. Un popolo che nella terra della pace per antonomasia è costretto ad una guerra, nata per motivi religiosi ma che ora ha assunto caratteri completamente diversi. Le foto illustrano ciò che vediamo ogni giorno nei servizi dei nostri telegiornali: palazzi distrutti ma anche sguardi pieni di speranza, di vita, sguardi volti alla "ricostruzione" di una vita migliore.

Stessa speranza che emerge nei disegni eseguiti dai bambini: universi policromatici, che con la semplicità e la spontaneità propria degli occhi di un bambino raccontano forse ancora meglio ciò che a tutt'oggi succede in Palestina. Bambini che muoiono per le cannonate, per i colpi sparati dai palestinesi, per gli ospedali lontani e simili ad un miraggio.
Una galleria di immagini. Una galleria di emozioni. Un passato e un presente da cui imparare per non sbagliare ancora.

III SIKULA REGGAE FESTIVAL
Rosolini, 9-10-11 agosto 2002

9 agosto.
SIKULA REGGAE FESTIVAL. Territori di voci e memorie Scrivere informare comunicare
II incontro: freaknet.org, free software e hacktivismo digitale.
di Shining

Ore 19:00

Asbesto e Blicero hanno introdotto il secondo incontro di Territori di voci
e memorie. Si trattava del dibattito sull'attivismo digitale, al quale hanno
partecipato solo una trentina di persone.

Prima il cambio di sede del dibattito, trasferito dallo spiazzo delle
testate alla sabbiosa arena, che ha disperso tanti potenziali partecipanti
in un paio di decine di metri. Poi ha cominciato a farsi sentire la
stanchezza accumulata all'incontro sull'informazione. Fatto sta che la
discussione non e' mai decollata e l'incontro ha deviato presto su domande
che ruotavano per la maggior parte sul "che mi succede se passo a Linux?".

Su tutto questo incombeva una possibile interruzione per Capoeira. Un gruppo
di musicisti e ballerini brasiliani reclamava la spiaggetta artificiale per
per esibirsi.
L'incontro si e' sciolto prima che gli artisti facessero in tempo a tornare
dallo spettacolo che avevano improvvisato nel piazzale per darci qualche
minuto prima di invadere l'arena.

Nonostante cio' nel corso di quella che e' diventata una intervista del
"pubblico" ai tecnici, si e' riusciti a parlare di concetti politici - e
talvolta anche etici - legati alle questioni tecniche. Si e' tornati cosi' a
parlare di obiezione all'uso del software proprietario nelle universita', di
accessibilita' dei siti (talvolta non navigabili per chi usa sistemi free o
completamente inaccessibili alle interfacce vocali i non vedenti), ma anche
di riciclaggio della tecnologia obsoleta.

Il festival è in pieno svolgimento
Di rocco rossitto


Ore 19:00

Il festival è in pieno svolgimento.
Non ha pause, sempre in moto.
Dopo i concerti terminati a notte fonda la festa è continuata grazie ai dj set e al ritmo ininterrotto dei jambe.
Il popolo del festival dorme poco o niente, l'impressione è quella di un fiume che scorre, che non si ferma.
La gente anche oggi continua ad arrivare e a sistemarsi ovunque, anche dove non si potrebbe.
Sempre affollata la "spiaggia" di STONE MAMA.
Cosa è successo durante la mattinata?
La sveglia è "suonata presto", alle 9 nella zona docce la fila durava circa 15 minuti.
Poco dopo è arrivato il camion pieno di ghiaia che ha ricoperto l'acquitrino che ieri sera si era creato vicino le cisterne dell'acqua potabile, la struttura non ha retto e una di esse ha ceduto avendo delle perdite.
Molti dei campeggianti si sono recati in paese, risalendo con le navette, qualcuno ha trovato passaggi di fortuna, qualcun altro si è sacrificato e ha usato i piedi.
C'è anche chi è andato al mare per rinfrescarsi un po', il caldo continua ad essere presente e in maniera asfissiante.
Facciamo un passo indietro, i concerti della prima sera hanno riscosso un enorme successo, il pubblico ha apprezzato molto. I Radice Nel Cemento, la ciliegina sulla torta della prima serata, non hanno deluso e come si prevedeva hanno regalato una performance eccellente.
Ora cosa sta succedendo?
Al momento c'è il sound-check, che sicuramente starà disturbando, come avvenuto ieri, il secondo forum di territori di voci e memorie.
Il festival in definitiva sta procedendo in maniera ottimale, anche se ci sono cose che non vanno, e che nessuno ce ne voglia se le facciamo notare, nemmeno l'organizzazione.
Grazie. Questo è il nostro mestiere: raccontare ciò che succede.

Rosolini, “Territori di voci e di Memorie”
Dal 9 all’11 agosto scrivere-informare-comunicare
di Angelo Luca Pattavina
hanghelos@girodivite.it

Un altro viaggio e' iniziato.
Un’altra storia da raccontare. Da vivere. Da ricordare.

L’antefatto.
Circa un mese fa e' partita una proposta de “L’Erroneo” circa la possibilita' di poter organizzare un meeting (“un incontro” suona riduttivo?) tra le varie realta' informative indipendenti esistenti sul territorio. La proposta viene subito condivisa e sostenuta da “Girodivite”, da “Indymedia Sicilia” e da Riccardo Orioles. Si pensa bene di poter inserire l’evento all’interno della terza edizione del Sikula Reggae Festival di Rosolini, una manifestazione che gia' l’anno scorso aveva visto la partecipazione di piu' di 5000 persone e che quest’anno conta di superarsi.
Nasce cosi' “Territori di voci e di Memorie 2002, scrivere-informare-comunicare”, un incontro/confronto tra le varie realta' che si muovono in maniera libera ed indipendente nella nostra immobile ed inamovibile Sicilia.

Un sasso che smuove acque placide.
A pochi giorni dall’incontro, tra mille disorganizzazioni (proprie ed improprie) e centinaia di e-mail e telefonate tra gli interessati in prima linea, facciamo la conta e ci ritroviamo in 19 (tra associazioni e testate indipendenti) a sottoscrivere e promuovere un programma che comprende forum, dibattiti, proiezioni, mostre e postazioni varie per la presentazione e la sensibilizzazione verso un lavoro che ha comunque bisogno di una maggiore visibilita'.
Sicuramente un valore aggiunto ad un festival giovane come il Sikula. Ma soprattutto un momento importante e cruciale di confronto tra tante persone impegnate attivamente nella costruzione di una societa' che sappia sviluppare una coscienza piu' consapevole e critica di cio' che succede attorno. Persone che vivono per lo piu' nella stessa citta', che lavorano spesso a stretto braccio, che si incontrano in rete, ma che ancora non hanno avuto un vero momento di confronto aperto, vis a' vis, su un lavoro tanto simile e tanto diverso.

Sono voci che vogliono gridare.
Sono memorie che non vogliono dimenticare.