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Un giorno di festa in Palestina?!?
by c.s.a. asilo politico (SA) Friday, Aug. 16, 2002 at 10:49 AM mail: asilopolitico@ecn.org

Oggi a Dheisheh Camp, come in tutta la Palestina, e' un giorno di festa dato che e' venerdi', la ns domenica...

Un giorno di festa i...
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Oggi a Dheisheh Camp, come in tutta la Palestina, e' un giorno di festa dato che e' venerdi', la ns domenica, ci siamo svegliati con la voglia di andare in piscina ma ci siamo ritrovati tutta l'area di Bethlemme chiusa e due blindati ed i soldati che entravano nel campo profughi provocando e fermando chi incontravano.
Siamo scesi insieme ai bambini palestinesi per documentare come e' la vita qui in un giorno di festa. L'esercito aveva promesso di togliere il coprifuoco per questo giorno ma e' stata solo una manovra per far credere ai palestinesi di potersi rilassare almeno per un giorno. Invece no non ci puo' rilassare, non puoi stare tranquillo sempre sotto pressione sempre con la paura addosso che tuo figlio, tuo fratello, tuo marito, tuo padre vengano uccisi, arrestati feriti...
Non c'e' giustizia non c'e' pace per il Popolo Palestinese...
In queste sfumature si legge la tragedia quotidiana di un popolo a cui e' tolta la vita. Correndo dietro i blindati con i bambini per fotografare, per mostrare anche alla popolazione del campo che non sono soli abbiamo visto come e' forte la voglia di vita qui, tutti in strada ad avvertire del pericolo, molti ci hanno rivolto domande dove fossero i soldati noi potevamo spingerci piu' avanti senza temere troppoe lo abbiamo fatto.
Quando i blindati sono entrati e ci hanno inseguito ci siamo rifugiati dentro i vicoli e le porte dei palestinesi si sono aperte per noi dandoci rifugio e da una situazione tesa ci siamo trovati dentro casa a parlare con le famiglie ed ascoltare le loro storie e la loro umanita'... Questo e' quanto, difficile aggiungere altro ora i blindati sono andati via e la gente e' andata in piscina...
Saluti dalla Palestina in lotta

se visitate questo sito potrete trovare tutte le foto scattate durante la ns permanenza a Gaza durante il campo estivo tenuto con il Palestinian Progressive Youth Union
buona visione.
http://farah.dyne.org/youthcamp/

seguiranno aggiornamenti


Elena e Mimmo CSA Asilo Politico - Salerno
Vincenzo CSOA Exkarcere - Palermo
Per la Rete Sud Ribelle

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Alpitour, villaggio vacanze
by Army Friday, Aug. 16, 2002 at 1:08 PM mail: armanir67@hotmail.com

ho visto le foto della vostra permanenza in palestina....
Scudi umani? Campi di lavoro? osservatori di guerra?
addestramenti per la guerriglia?
Ma no...un simpatico, ma altamente alternativo villaggio vacanze.
Valtur oppure young palestine?
perchè attenzione la differenza c'è ma non si vede: invece di simpaticoni animatori e belle animatrici, ci sono i soliti pipponi sui movimenti di liberazione nazionali, sui grandi maestri del marxismo, il piacere di incontri diplomatici a raffica...ehmbè questa è politica, anzi i piaceri della politica.
:-o
Se avete un pò di tempo, tra una corsa a cavallo e una serata danzante, andate a trovarea a Nablus i "loschi" individui occidentali che sono incatenati alla case della famiglie dei martiri, minacciate di bombardamenti dall'esercito israeliano, però mi raccomando non soffermatevi troppo...potrebbe essere pericoloso e compromettere la vostra lieta permanenza in palestina!!

Ribelli si nasce,
non si diventa!!!

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troppo pieno di se...
by alcuni attivisti in palestina... Friday, Aug. 16, 2002 at 4:51 PM mail:

carissimo army...
innazitutto leggendo il tuo commento quaggiu ci viene da domandarci come mai certa gente prima di parlare, anzi digitare, non pensa.
Dopodiche te che sei seduto sulla tua belle poltrona davanti al tuo PC vai un'attimo a scoprire meglio chi sono quelli del Progessive Youth, con chi fanno politica e cosa vogliono. Vai a leggere i motivi del campeggio. Informati prima di sparare. E' vero nella nostra permanenza qua, che ancora continua, quel campeggio anche a noi a momenti è risultato troppo ludico, anche se pieno di dibattiti e iniziative, oltre che a forte contaminazione per noi internazionali. Per loro era continuare a vivere, fare INTIFADA. Si eprche l'INTIFADA non e' solo guardare e lanciare pietre, farsi umiliare o farsi saltare in aria. E' costruire alternative, proposte, organizzarsi per liberare la PALESTINA inazitutto... poi si vedra. Per loro è anche un momento di vita. Non credere che tuto sia filato liscio. Il giorno prima li è stato ucciso un compagno 17enne. Tre giorni prima altri tre. Mentre noi eravamo li abbiamo visto razzi e proiettili sparati dalla marina israeliana verso pescherecci e case sulla spiaggia. Abbiamo visto l'elettricita staccata per intere ore da Israele. Abbiamo visto palazzi distrutti e smitragliati dagli israeliani. Abbiamo visto compagni uccisi nelle loro case, e cosi i loro funerali. Questa è la vita in Palestina imposta da Israele: terrore, umiliazione, coprifuoco e poverta. La vita dei palestinesi è lotta, speranza e voglia di cambiare le cose.
Poi se proprio vuoi fare il saccente a quel campeggio partecipavano anche 28 ragazzini... oggi solo 17enni e deportati a Gaza dalla Cisgiordania... che qualche mese erano dentro la nativita a betlemme e resistere all'incursione israeliana... scorri le pagine di indy se non sai di cosa sto parlando...
possono permettersi di fare altro oltre a soffire, e a esssre repressi.. e poi ricorda che è anche attraverso questi momenti che loro costruiscono la loro lotta e la loro resistenza....
ed infine giusto un inciso. non credere che noi qua siamo a girarci i pollici... leggi gli ultimi report, leggi.
Questa gente non ha bisogno di persone che come te si sentono in grado di nosbbare o polemicizzare. La loro voglia di vivere e costruire momenti diversi da quelli che vivono giornalmente non per loro scelta merita il tuo e il nostro rispetto. Direi che quasi lo impone. Mi rendo conto che dalle nostre parti la polemica di chi crede di poter giudicare senza vivere è un'attitudine molto diffusa, ma qui non c'è molto tempo per divertirsi con le critiche o fare gli schizzinosi...certo come dici tu la politica è fatta anche di questo. Se la tua attitudine è pensare che il proprio modo di fare politica debba essere quello di un popolo che sta cercando di ritrovare il suo, mentre sta ancora subendo quello che non credo tu abbia mai subito, ti do un consiglio: non venire quaggiù. Potresti improvvisamente renderti conto di quante contraddizioni ti distinguano, vergognandoti di non avere nemmeno l'umiltà di ascoltare chi ti può solo aprire gli occhi.

Ribelli si nasce
non si diventa.....

... penso che a questo punto dovrebbe soprattutto essere il tuo problema!!!!!!!!

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non ce l'ho con i palestinesi, ma con voi
by Army Friday, Aug. 16, 2002 at 11:01 PM mail:

parli tanto dei palestinesi, del loro eroico resistere alla quotidiana oppressione, della tenacia della loro intifada....
ma io non ho nulla da eccepire nei loro confronti, bensì con voi!!!!!!
Invece di vare i villeggianti andate a Nablus con gli internazionali che fanno qualcosa diveramente utile per la palestina e il suo popolo!!!

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risposta ad army
by un compagno in palestina Saturday, Aug. 17, 2002 at 7:18 PM mail:

a parte il fatto che il tuo soprannome e' army e da queste parti per army si intende l'esercito israeliano quindi mi farebbe proprio piacere vederti qui a fregiarti di questo titolo in mezzo ai bambini palestinesi ed ai compagni della resistenza...
Detto questo parliamo di cose serie innanzitutto ognuno scende in Palestina come meglio crede per dare il proprio sostegno al popolo palestinese e non credo che stando a casa si possa giudicare questo soprattutto quando sono proprio i palestinesi che ci fanno capire l'importanza per loro di averci sia ad un campo estivo ( e ti dico che all'inizio nenache noi capivamo bene il motivo di essere li'...) sia in altre iniziative. Qui ci sono persone che vengono qui per portare avanti un progetto con le strutture palestinesi della sinistra (come noi per esempio) e c'e' chi fa interposizione per impedire la distruzione di case e le due cose si conciliano perefettamente infatti se noi come comitato ci facciamo un bel mazzo in italia per tirare su soldi per strutture che nel campo medico, culturale e quanto altro aiutano a continuare l'Intifada e la vita del popolo palestinese non vedo perche' tu debba sputarci addosso queste sentenze inoltre come dicevamo gli altri compagni quello che sta accadendo a Dheishe camp, non paragonabile a Marzo ovviamente, cmq ci porta a stare in mezzo al popolo palestinese per testimoniare, per esempio, come un giorno di festa diventi tragicamente un giorno di tensione ed anche su cio' e' ovviamente piu' importante il giudizio dei palestinesi del campo che vedendoci affianco a loro durante le incursioni lo hanno apprezzato. Detto tutto cio' non dico altro se non forse che tu alla fine sei un probabilmente un provocatore e niente altro e che cmq il tuo intervento e' stato utile per chiarire a alcuni aspetti della ns permanenza

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