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Media americani: gli attacchi dei Palestinesi, le ritorsioni degli Israeliani
by DaKourt Saturday, Aug. 17, 2002 at 9:52 AM mail:

Manipolazione massmediologica sul conflitto Israele/Palestina

Media americani: gli attacchi dei Palestinesi, le ritorsioni degli Israeliani
Manipolazione massmediologica sul conflitto Israele/Palestina

Di: da FAIR 08-11-2002

Analisi del linguaggio dei media americani. La parola "ritorsione" non viene usata nello stesso modo per le parti in conflitto. Asimmetria semantica strategicamente colpevole.

Media americani: gli attacchi dei Palestinesi, le ritorsioni degli Israeliani
Di: Fairness & Accuracy In Reporting

4 Aprile 2002

Traduzione: Eva Milan

I numeri saranno probabilmente aumentati quando leggerete questo articolo, ma oltre 300 Israeliani e 1.200 Palestinesi sono stati uccisi sin dall'inizio della seconda Intifada nel Settembre 2000 (Boston Globe, 31/3/02). Migliaia di persone sono rimaste ferite.

Nelle scorse settimane c'è stata un'intensa copertura del conflitto da parte dei media negli Stati Uniti, durante l'escalation dell'invasione a West Bank da parte dell'IDF (Israeli Defense Forces) e gli attacchi suicidi dei militanti Palestinesi. Amnesty International (3/4/02) ha condannato gli obiettivi civili di entrambe le parti, esprimendo preoccupazione per le "atroci violazioni dei diritti umani" commessi da parte dell'IDF, inclusi il saccheggio, la detenzione di massa, gli abusi sul personale medico e le possibili esecuzioni extragiudiziali. Israele ha tentato di allontanare la stampa da tutta l'area in cui venivano commesse le violazioni; il Committee to Protect Journalists ha denunciato (2/4/02) gli evidenti attacchi ai giornalisti "durante alcuni incidenti in cui l'IDF avrebbe aperto il fuoco o sparato in direzione dei giornalisti presenti sul luogo per la copertura degli eventi a West Bank."

Mentre migliaia di vite sono in gioco e i giornalisti rischiano la loro vita, risulta sempre più difficile, e quindi sempre più urgente, fare un passo indietro e esaminare il modo in cui i media negli Stati Uniti hanno rappresentato gli eventi. A questo scopo, FAIR ha analizzato le modalità in cui il termine "ritorsione" è stato utilizzato durante i programmi serali di informazione su ABC, CBS e NBC.

Dall'inizio dell'Intifada nel Settembre 2000 fino al 17 Marzo 2002, i programmi serali di informazione dei tre maggiori network hanno utilizzato alcune varianti del termine "ritorsione" (inclusi i riferimenti al passato e al futuro) 150 volte per descrivere gli attacchi nel conflitto tra Israele e Palestina. Circa il 79 per cento di questi riferimenti descriveva le "ritorsioni" di Israele contro i Palestinesi. Solo il 9 per cento si riferiva a "ritorsioni" palestinesi contro Israele. (Approssimativamente il 12 per cento è stato utilizzato in modo ambiguo o riferito a entrambe le parti contemporaneamente.) [Vedere i dati completi riportati in fondo]

Entrambe le parti del conflitto presentano solitamente i loro attacchi come ritorsioni ad attacchi o azioni precedenti. Entrambe le parti descrivono le loro azioni essenzialmente come difensive. Sia che si considerino queste giustificazioni credibili o meno, di fatto i giornalisti scelgono il modo in cui queste vanno riferite. I programmi analizzati hanno identificato la violenza dei militari israeliani come "ritorsione" circa nove volte più frequentemente rispetto a quella palestinese.

Tale disparità è significativa. Il termine "ritorsione" suggerisce un atto di difesa intrapreso in risposta all'aggressione da parte di qualcuno. Inoltre, presuppone che la responsabilità per il ciclo di violenza sia da attribuire alla parte che subisce la "ritorsione", poiché questa ha presumibilmente innescato il conflitto.

Tra i tre maggiori network, World News Tonight dell'ABC è il programma che ha dimostrato più equilibrio, con il 64 per cento di utilizzo del termine "ritorsione" riferito alle azioni di Israele e il 21 per cento a quelle dei Palestinesi, con un rapporto di tre a uno. Al secondo posto l'Evening News della CBS, con il 79 per cento dell'utilizzo del termine "ritorsione" riferito alle azioni israeliane e il 7 per cento a quelle palestinesi. Nightly News della NBC è il meno equilibrato, senza mai riferire il termine "ritorsione" ad alcuna azione palestinese.

Le devastanti perdite umane causate da tali "ritorsioni" rendono questo squilibrio anche più sorprendente. Secondo le stime riferite dall'organizzazione per i diritti umani israeliana B'Tselem, 897 dei Palestinesi uccisi dal 29 Settembre 2000 al 30 Marzo 2002 sono civili. Le forze di sicurezza israeliane ne hanno uccise 823, inclusi 192 bambini. I rilevamenti di B'Tselem hanno registrato che 253 civili israeliani sono stati uccisi dai palestinesi nello stesso periodo, inclusi 48 bambini. Almeno 16 delle 253 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza dell'Autorità Nazionale Palestinese o persone ad essa collegate. B'Tselem osserva che i dati non includono né gli attentatori suicidi Palestinesi, né persone decedute in seguito a ritardo di soccorso medico causato dalle forze israeliane. (Vedere http://www.btselem.org)

Tali dati, che evidenziano civili e bambini come obiettivi, chiariscono quanto sia semplicemente scorretto il riferimento ad azioni puramente difensive per entrambe le parti.

L'analisi del termine "ritorsione" è naturalmente soltanto uno dei fattori rilevati, ma i dati raccolti da FAIR, il 79 per cento a fronte del 9 per cento, sono singolari e indicano la tendenza a definire il ruolo di Israele come difensivo e quello palestinese come aggressivo. In questo modo, ABC, CBS e NBC hanno semplificato questo complesso conflitto e fornito un disservizio al pubblico.

AZIONE: Richiedete con urgenza che tali network esaminino i motivi per cui essi utilizzano il termine "ritorsione" quasi esclusivamente riferendosi a una sola parte del conflitto tra Israele e Palestina.

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