Oggi che doveva essere il giorno dell'inizio del ritiro delle truppe israeliane da Betlemme e Gaza si e' trasformato, invece, nel giorno piu' cruento dell'ultimo mese.

L'accordo siglato ieri tra l'autorita' palestinese e lo stato d'Israele relativo al ritiro dell'esercito israeliano da Gaza e dalla citta' cisgiordana di Betlemme e' stato subito messo a dura prova oggi da una serie di incidenti cruenti fra cui la uccisione del 22/enne Mohammed Saadat, fratello del leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), Ahmed Saadat. I membri della unita' israeliana di elite 'Ciliegia' (che agiscono in borghese) sono entrati in casa sua, a Ramallah, e hanno aperto il fuoco colpendolo nove volte. Fonti palestinesi dicono che i militari israeliani avevano avuto l'ordine di ucciderlo, mentre Israele spiega che ad aprire il fuoco per primi sono stati uomini armati che si trovavano con lui.
Ahmed Saadat era recluso dal maggio scorso nel carcere palestinese di Gerico per aver ordinato l'uccisione del ministro israeliano di estrema destra Rehavam Zeevi, un anno fa. Un portavoce del Fplp ha promesso stasera che la uccisione di Muhammed Saadat sara' vendicata.

La giornata e' stata per altro una delle piu' violente di questo mese.

A Tulkarem, Cisgiordania, un esponente di Tanzim (al Fatah) e' stato ucciso durante una retata nel locale campo profughi. Aveva addosso un ordigno pronto per l'uso, secondo fonti israeliane. Nella striscia di Gaza, a Khan Yunes, un soldato israeliano e' stato ucciso in una torretta di guardia da un singolo colpo di fucile sparato da un cecchino palestinese. Poco dopo, sempre a Khan Yunes, un tredicenne palestinese e' stato ucciso da un colpo sparato da militari israeliani.
Aveva la stessa eta' anche il ragazzo che sempre oggi e' stato ucciso dall'esercito a Jenin.
Secondo indyattivisti che si trovavano oggi a Jenin, l'esercito israeliano sta compiendo continui rastrellamenti e perquisizioni indiscriminate nelle case tanto che la popolazione palestinese sta evacuando la citta'.

Alcune ore dopo, la polizia israeliana e' stata costretta a bloccare il traffico sulla superstrada Tel Aviv-Gerusalemme dopo che un automobilista aveva denunciato la presenza di una borsa sospetta. All'interno artificieri hanno trovato (e disnnescato) un ordigno di notevole potenza.

Quindi contro le dichiarazione di ritiro l'occupazione contnua sempre piu' forte e devastante.