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continua l' attacco legale e mediatico a Batasuna
by macedonio Thursday, Aug. 29, 2002 at 4:31 PM mail:

il PNV si schiera e approva manifestazione per settembre. Garzon denuncia i paesi latinoamericani che collaborano con ETA.


Una manifestazione indetta per il 7 settembre a Bilbao contro la sospensione di Batasuna ha generato una aspra polemica fra il Partito Popolare di Aznar e il governo autonomo Basco. Il ministero dell'Interno basco, infatti, ha dato il nulla osta manifestazione, perche' convocata da due cittadini qualsiasi e non da Batasuna in quanto partito politico. Il partito non potrebbe convocare manifestazioni pubbliche dopo l'azione giudiziara di Garzon, il che ha provocato una dura reazione di Carlos Urquijo, rappresentante popolare al Parlamento di Vitoria. ''Questi trucchetti sono del tutto inaccettabili, e Javier Balza (responsabile dell'Interno nel governo basco) non puo' permettere questa evidente frode illegale che pretende mettere in atto Batasuna. Autorizzare la manifestazione significa appogiare Batasuna nella sua burla alla decisione di Garzon''. La manifestazione, convocata da un militante separatista chiamato jon Urrujulegi, e' stata annunciata durante ua conferenza stampa del portavoce di Batasuna, Arnaldo Otegi, con lo slogan ''Stop al fascismo, avanti Euskal Herria'', che e' una delle consegne politiche del partito radicale separatista.
Il segretario del Partito Nazionalista Basco, Joseba Egibar, ha detto oggi che la messa al bando di Batasuna e' dovuta in gran parte al " protagonismo maniacale'' del giudice Baltasar Garzon (una via di mezzo tra Caselli e Di Pietro, "scese in campo" nel panorama polito spagnolo con scarsi risultati elettorali. il sistema spagnolo a differenza dell'italiano permette ad un giudice di riindossar la toga dopo l'esperienza politica. Come se Di Pietro tornasse a fare il magistrato). ''Eta e Batasuna non sono la stessa cosa, ne' organicamente ne' strutturalmente'', ha aggiunto Egibar, aggiungendo pero' che ''appartengono allo stesso spettro ideologico, il che mi pare evidente''. Per il segretario del Pnv l'Eta ''non e' semplicemente un'organizzazione mafiosa, ha una storia dietro di se', nella quale cio' che era la sua azione armata in altre epoche ora appare sbiadito, perche' con l'arrivo della democrazia, invece di affrontare le questioni politiche attraverso di essa, ha deciso portare avanti la strategia dell'imposizione''. ''Per queste cose bisogna trovare una soluzione, non basta col dire che devono sparire'', ha sottolineato Egibar, secondo il quale ''per quanto siano terribili gli effetti della sua strategia terroristica, l'Eta sta agendo dentro una strategia politica, che questo ci piaccia o no'', e ha aggiunto che il Pnv ''e' lo specchio della sconfitta dell'Eta''. ''La Giustizia di questo paese si sta giocando la reputazione con questa questione'', ha proseguito il portavoce del Pnv, secondo il quale il giudice Garzon ''e' gonfio come un pallone gonfiato'' che ''nei suoi documenti presenta come risolutivi fatti che sono mera speculazione''.
L'Eta manterrebbe una rete di collegamenti politici ed economici in vari paesi latinoamericani, dove sono in esilio o in latitanza alcuni rifugiati del gruppo armato separatista basco. Questi collegamenti sono rintracciabili in paesi come Cuba, Messico, Costa Rica, Uruguay, Argentina e Venezuela (Cuba risultava nel documento di sicurezza del dipartimento di stato USA come paese pericoloso causa ospitalitą a rifugiati ETA, non risultava l'Afghanista; il documento citato č stato stilato prima dell'11/sttembre/2001), dove la commissione esteri del Parlamento di Caracas ha annunciato che aprira' un'inchiesta su possibili nessi fra Batasuna e il Movimento Quinta Repubblica del presidente Hugo Chavez. Per Garzon, varie aziende create fuori dal territorio spagnolo ''sono usate come strumento di gestione per radicare e sviluppare progetti affaristici in vari paesi'', il cui obiettivo e' ''finanziare i rifugiati e le persone sfuggite alla giustizia, che l'Eta invia in questi paesi''

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