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Palestina: ancora deportazioni...
by ilnonsubire Tuesday, Sep. 03, 2002 at 12:45 PM mail:

continuano le deportazioni di palestinesi... continua l'umiliazione totale di Israele nei confronti dei Palestinesi...

La Corte Suprema di Giustizia Israeliana ha appena approvato l'ennesima deportazione di due Palestinesi dalla Cisgiordania alla Striscia di Gaza. La loro colpa principale č quella di essere parenti di un kamikaze.
Cosi Israele dopo la indiscriminata e ingiusta distruzione delle case dei famigliare degli attentatori, ora (come gią avviene da tempo) continua anche con la pratica delle deportazioni e dell'allontamento in un continuo disgregare di rapporti sociali e umani... come ultima istanza per vincere la guerra.
Secondo la corte i due (Kifah e Anitsar Ajuri del campo profughi di Iskar, vicino Nablus) avrebbero aiutato il fratello a portare a compimento l'attacco suicida aiutandolo a "nascondersi" alle forzi di sicurezza israeliana. Ora i due hanno solo 24 ore preparare il tutto... poi via.
L'unica "apertura" della corte č stata quella di limitare la deportazioni a soli due anni, ma sopratutto di togliere all'esercito carta bianca su questa pratica. La corte infatti negli sei mesi č stata chiamata a esprimersi a volte anche mesi dopo l'accaduto, in quanto fino ad oggi l'esercito ha quotidianamente fatto uso di queste pratiche di distruzione e deportazione attraverso leggi militari speciali, o anche solo attraverso l'uso della forza e della violenza. L'esercito infatti alla richiesta della corte risponde che in realtą loro hanno una lista ancora molto lunga di parenti e singoli da deportare, cosi come di case da distruggere e azioni "antiterrorismo" da compiere.
L'attenzione internazionale, presente anche al tribunale attraverso due osservatori dei diritti umani, si č focalizzata specialmente sul fatto che la deportazione non č altro che una punizione collettiva senza nessun legame con la giustizia. I "deportati", o quelli in lista di, dovrebbero essere giudicati da una corte Palestinese o tutt'al piu internazionale, non da lo stato invasore, oltretutto sotto regime quasi completamente militare. Inoltre questo tipo di trattamento, insieme alla distruzione delle case, non č certo che serva o possa servire come deterrente per i prossimi attacchi di tipo terroristico.
In contrapposizione tutta "l'elite" politico-militare israeliana applaude a questa decisione affermando che: "La corta accetta l'uso delle espulsioni e afferma che c'e' solo bisogno di sapere bilanciare le considerazioni sui diritti umani con le considerazioni sulla sicurezza" (State prosecutor Shay Nitzan). Sempre Nitzan ribadisce che "le espulsioni non devono essere considerate deportazioni verso un paese straniero, ma una semplice forma di rilocamento, visto che la corte stessa accetta il fatto che la Striscia di Gaza e la Cisgiordania sono un'unitą territoriale".

... non a caso il programma della corte ne prevede altri tre nei prossimi giorni...
...non sono i primi e non saranno gli ultimi.

riadattato da http://www.haaretzdaily.com/hasen/pages/ShArt.jhtml?itemNo=204568&contrassID=1&subContrassID=0&sbSubContrassID=0

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