Da http://jerusalem.indymedia.org/news/2002/04/13987.php
by Kev s Tuesday April 16, 2002 at 02:54 AM
Siamo entrati nel campo di Jenin la mattina del 14. Era ed e' ancora una zona chiusa, ma
non abbiamo chiesto il permesso per entrare e quei pochi soldati che ci hanno visto non
sono intervenuti.
La parte inferiore del campo sembra essere quasi completamente deserta, a parte qualche
gallina o capra che si aggira qua e la', e sembra che ogni casa sia stata danneggiata in
qualche modo dal fuoco, dai carri armati o dai razzi...ma la maggior parte si regge ancora
in piedi.
Tuttavia, la distruzione nel centro del campo e' totale - una grossa area che non e' niente
piu' che detriti, in quella che era prima l'area del campo piu' densamente popolata e
povera - era anche l'area di maggiore resistenza nel campo.
Le stime che provengono dal campo variano fra 250- 350 case demolite, 450 o 600 famiglie
o qualcosa come 2000 persone senza casa.
I soldati hanno lavorato in quest'area con equipaggiamento pesante per piu' di una
settimana, demolendo le case, scavando una profonda trincea e riempendola con detriti.
Questa e' l'area di cui parlano le terribili storie di persone che hanno visto la loro casa
demolita proprio sopra le loro teste. Abbiamo appreso queste storie anche da persone che
sono scappate, molte delle quali hanno perso i loro bambini o altri familiari durante gli
attacchi. Alcuni dicono che avevano ricevuto un'allerta e del tempo per fuggire, altri non
hanno udito questo avvertimento e hanno semplicemente visto la casa crollargli addosso
mentre si nascondevano in quello che sembrava loro la stanza piu' sicura della casa - il
piu' delle volte quella piu' vicina al fondo, senza finestre e vie di scampo. Nessuno
conosce il numero dei morti sotto le macerie, ma a questo punto ci sarebbe bisogno di
un'operazione di setacciamento simile in tecnica agli sforzi fatti al World Trade Center
per raccogliere tutti i corpi e i resti umani... qualunque cosa sia qua sotto, e' stata
ridotta in piccoli pezzi dalle settanta tonnellate dei carri armati
Macerva.
Il numero totale dei morti dentro al campo varia da 200 a 500. Nessuno ha ancora una idea
realistica e nessuno qui sa quanti siano stati rimossi dagli Israeliani, ma testimoni nel
campo hanno visto almeno due larghe celle frigorifere nel campo, e le forze di soccorso
dell'ONU che sono qui sostengono che sia un 'segreto' relativamente noto a tutti che gli
Israeliani posseggono un cimitero per i nemici nella valle del Giordano, apposta per eventi
di questo tipo.
Ci sono ancora molte famiglie che vivono in cima al campo e probabilmente i due terzi delle
case in quest'area sono relativamente intatte. Ci sono ancora qualcosa come 2000/3000
persone li' e abbiamo passato la scorsa notte con una famiglia dentro il campo e abbiamo
potuto parlare a molta gente di quell'area.
Molte donne ci hanno condotto dentro le loro case, o dentro quelle dei loro familiari, per
mostrarci i danni causati dai soldati. Quello che e' stato particolarmente sconvolgente per
molte donne e' stato il danno causato alle loro case dai soldati durante le perquisizioni.
Alcune case sono state totalmente saccheggiate e ogni oggetto di valore distrutto:
televisioni, radio, suppellettili etc. Persino vecchi lenzuoli sono stati fatti a pezzi, o
usati nei bagni dai soldati.
In altre case le azioni non apparivano cosi' crudeli, si sono semplicemente limitati a
distruggere tutto durante le perquisizioni. In altre ancora i soldati si sono accampati
fuori, hanno lasciato resti dei loro pranzi al sacco dappertutto, mangiato il cibo
Palestinese custodito nelle case e usato i bagni in modi inappropriati...
Tuttavia, una lamentela universale e' stata il furto di oggetti di valore da parte degli
Israeliani. Ogni donna si e' lamentata di oggetti di valore rubati: oro, denaro, una
macchina fotografica, etc. Questa e' una storia comune in tutta la west bank, con persone
che raccontano del furto dei loro oggetti di valore o denaro durante le perquisizioni.
Nessuno ha realmente delle stime attendibili per il numero dei morti o dei senza casa. Né
gli ospedali, né le associazioni di soccorso, né la mezzaluna rossa. A nessuno di loro e'
stato ancora ufficialmente permesso di tornare nel campo per fare reale lavoro di soccorso,
sebbene ieri e' stato permesso a due ambulanze sotto scorta israeliana di entrare per
raccogliere alcuni dei corpi restanti, e gli Israeliani li hanno portati in giro. Si spera
ulteriore accesso nella giornata di oggi. Sembra che gli Israeliani stiano finalmente
abbassando un po' la guardia: molti membri della stampa sono entrati nel campo ieri.
La gente dentro il campo ha passato buona parte delle due ultime settimane a nascondersi
nelle case, cosicché neppure le informazioni date
da loro sono del tutto buone e non si ha davvero idea del numero dei morti. Ci sono
volontari che sono entrati nel campo negli ultimi due giorni, senza alcun permesso come noi,
e ieri hanno portato in braccio fino all'ospedale una donna totalmente disidratata. Oggi
ci sara' un tentativo di entrare con un camion pieno di cibo.
Ci sono probabilmente ancora diverse dozzine di corpi che giacciono nelle case e persino
nelle strade. Alcune donne e bambini ci hanno portato a fotografare alcune di queste
persone: alcune giacevano sotto un lenzuolo nel loro letto, dove chiaramente sono morti
durante il sonno a causa delle ferite. Ovviamente, l'odore in molte parti del campo e'
cattivo...
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