pace arresti e fantasia da CapeTown. Nella notte.

Il governo di Mbeki (South Africa) ha evidentemente deciso di risolvere i problemi delle comunita' nere.

La citta' di CapeTown, famosa per la sue bellezze naturalistiche, si estende per molte decine di chilometri lungo le coste del WesternCape.
Nei terreni, una volta deserti, di proprieta' delle banche (in particolare della banca nazionale ABSA) sono cresciute ormai da anni,tra lamiera e fango, intere citta'.
Dalla fine dell'apartaid i pochi fortunati e neri che stanno diventando classe dirigente, sembra che si siano dimenticati di cio' che succede nelle spiagge vicino casa. Gli altri non se ne sono mai occupati.

Il taglio sistematico dell'acqua e della luce, conseguenza diretta della politica di privatizzaizone del governo, si somma al susseguirsi di sfratti aumentati esponenzialmente in questo ultimo anno.

Questo e' quello che stava succedendo quando siamo arrivati.

Gli 87 arresti dell'ultimo mese dovevano far pensare a qualcosa di sbagliato. Ma nessuno, almeno da queste parti, prevedeva quello che sta accadendo in questi giorni.

Durante la notte sono stati arrestati altri tre attivisti dell'Anti Eviction Campain (siamo a 5).
E ancora manca qualcuno (non sappiamo quanti) all'appello della polizia
La casualita' delle accuse, che vanno dalla manifestazione non autorizzata al blocco di sfratto esecutivo passando per l'intimidazione (non nei confronti della polizia ma nei confronti di chi viene sfrattato) rende di fatto impossibile immaginare chi sara' il prossimo bersaglio di questo attacco.

Se poi aggiungiamo l'applicazione in copia carbone delle note leggi antiterrorismo (pericolosamente vaghe) cresciute nel seno di Bush, e' facile comprendere come la situazione dell'AntiEviction Campain e degli abitanti delle Township di CapeTown non sia rosea.

Oggi un'occupazione simbolica della stazione di polizia, durata tutta la mattinata, in cui sono stati parcheggiati gli arrestati della notte;
domani, venerdi', presidio davanti al tribunale durante lo svolgimento dei primi processi premliminari (i primi con l'avvocato difensore).

Questa notte cerchiamo un posto sicuro dove far dormire i ricercati dal nuovo governo della generazione post-Mandela.

L'AntiEvictionCampain, priva di ogni forma di supporto economico, legale, politico e mediatico (tranne il circuito di indymedia) ha necessita' di ogni forma di supporto possibile (soprattutto di visiblita' politica e sostegno economico)

Si fa appello ad una campagna internazionale, si spera in una qualsiasi forma di supporto che possa permettere all'AEC di combattare questa battaglia con gli strumenti di cui ha bisogno.

Ma per ora si cerca principalmente un posto sicuro dove dormire.