Le operazioni di soccorso, sospese ieri, sono state riprese e le inchieste sul racket immigrazione diventano quattro

PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO) - Sono 10 i cadaveri avvistati fino a ora nel tratto di mare davanti a Capo Rossello, dove sabato notte è avvenuto il naufragio di un barcone carico di clandestini. Il comandante della Guardia Costiera di Porto Empedocle Giuseppe Rando ha detto che sul posto sono state inviate tre motovedette della Capitaneria e le operazioni di ricerca, sospese ufficialmente ieri, sono state riprese stamani e tuttora in corso. Il bilancio della tragedia passa così, a oggi, a 25 morti e 82 superstiti.

Intanto, mentre i superstiti sopraffatti dall'orrore si sono rifiutati ieri di proseguire il riconoscimento dei cadaveri dei loro compagni di viaggio, la tragedia di Capo Rossello ha impresso una spinta considerevole alle indagini sul racket che gestisce l'immigrazione clandestina verso il sud della Sicilia. Gli investigatori stanno verificando l'esistenza di uno più "basisti", a Lampedusa, che potrebbero segnalare da terra il momento più favorevole per i trasbordi.


E' solo un'ipotesi, suffragata dal ritrovamento, nei giorni scorsi nelle tasche di uno degli scafisti del numero di telefono di un bar dell'isola forse utilizzato come punto di riferimento dal racket.

Sono quattro, a oggi, le inchieste aperte dalla procura di Agrigento e in queste ore i magistrati stanno confrontando i dati raccolti durante gli sbarchi precedenti, con quelli emersi dalle indagini sulla tragedia di sabato notte. Tra questi, le ricevute di alcuni alberghi di lusso di paesi europei dove avrebbero fatto tappa i "negrieri" che gestiscono il traffico di immigrati.

Gli inquirenti tendono invece a escludere che in questa vicenda c'entri Cosa Nostra: "Al momento - dicono - non c'è nulla che possa confermare un'ipotesi del genere".

Per tutta la giornata di ieri sono proseguiti gli interrogatori dei clandestini giunti a Lampedusa il pomeriggio di sabato provenienti dalla stessa nave madre: gli investigatori attendono nuovi dettagli sulla rotta compiuta dal mercantile e sulle eventuali responsabilità in Sicilia.

Nel pomeriggio di oggi potrebbero lasciare il centro di accoglienza temporaneo allestito all'Ostello della Gioventù di Belvedere, i primi 68 liberiani scampati al naufragio. Tutti e 68, infatti, avevano fatto richiesta di asilo politico e per tutti, conclusi gli accertamenti, è stato rilasciato un permesso di soggiorno temporaneo che verrà materialmente consegnato loro nelle prossime ore.