|
Vedi tutti gli articoli senza commenti
|
imc locali - ruolo strategico e ruolo incidentale (riflessioni pratiche)
|
|
by
blicero Sunday, Sep. 29, 2002 at 10:49 AM |
mail:
|
imc locali - ruolo strategico e ruolo incidentale (riflessioni pratiche)
Indy ha avuto una fase di crescita molto ripida subito dopo genova, che collettivamente abbiamo saputo affrontare con la assemblea (di 100 persone) al tpo di bologna nel settembre 2001. Da quell'assemblea c'e' stata la capacita' di uscirne con strumenti e meccanismi rinnovati che ci hanno consentito di sfruttare le potenzialita' di quel momento di crescita appieno (le diverse liste (anche se non tutte hanno funzionato), la spinta verso il nuovo software e una nuova interfaccia, la volonta' di produrre contenuti e di ampliare
la base di persone coinvolte).
In questi mesi abbiamo lavorato molto e tutto sommato molto bene, ma adesso quella spinta si e' attenuata, mentre intorno la richiesta di spazi di partecipazione politica si ampliano. Come riuscire a fare convergere questi due elementi ?
La mia visione della cosa e' che questo possa avvennire solo attraverso l'allargamento ulteriore della base partecip-attiva di indy, sfruttando le risorse di cui ci stiamo dotando: imc locali, pagine tematiche, e via
dicendo. In questo senso per me il ragionamento sulle categorie tematiche (che vedo di ampliare in un'altra mail) e sugli indymedia locali e' la chiave per catalizzare una uscita dall fase di stabilizzazione di indy verso una nuova fase di crescita, anziche' verso una fase di ripiegamento.
L'obiettivo di questa mail e' cercare di spiegare, nel contesto attuale di indy e dei movimenti e alla luce di quelle che sono state le mie esperienze con situazioni simili a livello internazionale, il mio punto di vista sulle possibilita' degli indymedia locali.
I gruppi locali di indymedia hanno essenzialmente due ruoli (sono schematico, ma gia' cosi' sono troppo lungo):
- un ruolo STRATEGICO focalizzato sulla loro funzione di allargamento della base di persone che partecipano attivamente alla vita di indy sia sul sito che fuori e sulla funzione di diffusione del metodo politico di indy a 360 gradi su determinati territori, con un azione di catalizzazione di possibili trasversalita' al di la' delle identita' e basate sui contenuti e sui progetti.
- un ruolo INCIDENTALE focalizzato sul produrre e distribuire informazione sugli eventi locali
e' importante per me sottolineare che il ruolo ESSENZIALE degli indymedia locali e' quello STRATEGICO ed e' su quello che gli sforzi di chi decide di sperimentarsi nel campo degli indymedia locali devono perseguire con molta intensita'.
Questo perche' a mio avviso, senza questo livello di intervento, la responsabilita' di un ripiegamento di quel progetto politico sperimentale che e' indy ricadra' sulla non capacita' di tutti noi di individuare dei passaggi strategici fondamentali in questa fase
Sproloquiato su tutto cio', come cercare di reallizzare tutto questo? I miei suggerimenti qui sotto si basano su esperimenti che ho gia' visto altrove, ma come tutti i programmatori sanno e' inutile reinventare la ruota :)))))
Un primo meccanismo per facilitare entrambi i ruoli e' pensare alla colonna centrale di una pagina locale in maniera radicalmente diversa dalla colonna centrale del sito.
La colonna centrale di un imc locale per me deve essere MOLTO piu' rapida e soprattutto deve saper VALORIZZARE i contenuti che vengono postati sul newswire.
Per me la colonna centrale di un imc locale dovrebbe essere costituita principalmente da notizie postate in maniera sufficientemente completa sul newswire, che vengono "promosse" a feature: vedi esempio news occupazione di CPT a copenhagen nella categoria migranti.
In questo modo si invita esplicitamente e praticamente i soggetti che fanno politica sul territorio o che hanno voglia di raccontare delle cose a postare articoli il piu' completi possibile, in modo che una volta trasformati in feature riescano a presentare in maniera completa la situazione.
Indy non e' un service da chiamare per avere un articolo e questo meccanismo potrebbe facilitare la comprensione che a costruire l'informazione su indy sono coloro ch evi partecipano direttamente, senza deleghe-stampa.
Inoltre la cosa puo' facilitare lo scioglimento di resistenze dovute a identita' politiche "pregresse" attraverso la cooperazione fattiva in campo neutro :))))) e il meccanismo puo' essere un ottima esca per
entrare in contatto con soggetti che prima non erano coinvolti. Ovvero questo meccanismo puo' facilitare la funzione di INDUTTORE di TRASVERSALITA' che indy puo' avere sul territorio.
Ovviamente non penso che ci la colonna centrale debba seguire solo questo meccanismo editoriale.
A fianco a questi "promossi" ovviamente resta lo spazio per ampliare gli articoli promossi con aggiornamenti e per produrre pezzi preparati collettivamente sulla lista che approfondiscano contenuti specifici seguendo i loro tempi. Questo e' un meccanismo piu' indiretto per facilitare la cooperazione tra soggetti diversi e per dare a indy un
ruolo che vada anche al di la di essere un interfaccia web "moderata" del newswire.
L'ultimo elemento che mi sento di suggerire come elemento chiave nel perseguimento sia del ruolo strategico che del ruolo accessorio degli indymedia locali e che e' legato al ragionamento sulla sostenibilita' di indy, su come sviluppa i suoi progetti e a mille altri punti all'odg dell'assemblea nazionale, e' la creazione di spazi di accesso sul territorio che facilitino sia l'avvicinamento di fasce nuove allo strumento indy, che la diffusione di strumenti che non tutti posseggono/sanno come usare/ conoscono, che l'interazione fisica tra i soggetti piu' disparati.
La creazione di Independent Media Centers, di spazi di accesso pubblico, di laboratori multimediali in cui le persone possano seguire corsi, correre per aggiornare indy o i mille altri siti a cui loro desiderano partecipare, prendere in prestito una telecamere o un minidisc, e' una
priorita' importante che dovremmo porci sempre in vista di quei ruoli (soprattutto quello strategico ma non solo) che stanno alla base di questo mio ragionamento.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|
una riflessione
|
|
by
killerina Thursday, Oct. 03, 2002 at 11:16 PM |
mail:
|
a mio avviso le due cose (ruolo strategico e incidentale)sono strettamente collegate e non preferibili l'una all'altra in sicilia e a palermo la maggior parte delle persone che adesso "usano indy" (soprattutto il newswire) lo hanno cominciato a fare soprattutto dopo il vertice sull'e-government di aprile. Nei giorni, cioe', del primo imc siciliano. Da li sono nati, oltre a contatti personali con gente che ha cominciato a capire cos'e' indy e come funziona, anche i contatti con gruppi che gia' si occupano di informazione e non solo, coi quali in seguito si sono condivisi progetti (vedi la tre giorni antimafia a cinisi e i tre giorni di rosolini). Questo significa, a mio avviso che l'aggregazione attorno a indy e l'allargamento delle sua *fila* e' molto facilitata dall'approfondimento dell'informazione su fatti locali (che abbiano o no respiro nazionale). Il lavoro sulla lotta alla casa,ad esempio, ha aumentato di molto l'interesse attorno ad indy (scazzi e insulti sul newswire compresi ;P). Il che significa,anche, che e' continuando a fare informazione locale che si continua ad aggregare e a richiamare gente che, conosciuto il progetto di indy, lo condivida e ci lavori, impegnandosi anche in attivita' diverse dalla *semplice* informazione. a palermo un imc (nel senso di *laboratorio multimediale, appunto) sta gia' nascendo, non senza problemi (anche pratici) e fortunatamente nello stesso luogo fisico dell'hacklab, appunto per evitare dispersione di energie e per garantire il piu' possibile l'esistenza di un luogo di aggregazione e di condivisione di progetti.
|
|
versione
stampabile | invia ad un amico
| aggiungi un
commento | apri un dibattito
sul forum |
|
|