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Palestina - I coloni impediscono la raccolta delle olive
by Elisabetta Thursday, Oct. 24, 2002 at 2:58 PM mail:

In tutta la West Bank vietato raccogliere le olive

Palestina - I coloni...
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Il governo ha dichiarato che è vietata la raccolta delle olive in Palestina e che non è in grado di difendere gli agricoltori dagli attacchi dei coloni.
In queste ultime settimane si sono ripetuti in tutta la West Bank, attacchi continui di coloni nei confronti degli agricoltori e degli attivisti internazionali che cercano di proteggerli. La tecnica per respingerli consiste nel tirare le pietre. Dalle colline circostanti sono insulti e grida con slogan religiosi fanatici. In molti casi alcuni coloni con il volto coperto hanno sparato ai palestinesi che cercavano di raccogliere il frutto del proprio lavoro, a quel punto se e quando è intervenuta la polizia israeliana ha dichiarato la zona " zona militare" impedendo di fatto agli agricoltori di continuare il lavoro e obbligandoli a lasciare la zona. Spesso i coloni si sono spinti fino agli attivisti e agli agricoltori e li hanno spintonati giù dalle colline, utilizzando anche in questo caso pietre e bastoni. La polizia non interviene, spesso resta a guardare.

Gli attacchi dei coloni avvengono anche con modalità diverse. Ad esempio nel villaggio di Yanun a circa 20 chilometri da Nablus. Il villaggio era fino a poco tempo fa abitato da 25 famiglie. Oggi tutti i residenti, esasperati da 4 anni di attacchi e provocazioni da parte di coloni israeliani, hanno abbandonato le loro case.
Kamal Sobih, un anziano residente racconta che gruppi di coloni mascherati irrompevano nel villaggio tutte le notti, accompagnati da cani e cavalli, rubavano le pecore, lanciavano i sassi alle finestre delle case e picchiavano con bastoni e calci di fucile chiunque si trovasse in strada, bambini e donne compresi. Negli ultimi mesi 150 capi di bestiame sono stati avvelenati dai coloni e centinaia di alberi d'olivo sradicati o dati alle fiamme. Bestiame e agricoltura sono le uniche risorse di questa piccola comunità. Gli attacchi più recenti hanno preso di mira un generatore di elettricità, che è stato dato alle fiamme. Il generatore era stato recentemente istallato ed era stato fornito dall'EU/UNDP allo socpo di facilitare l'esistenza dei residenti di Yanun. Le fonti idriche sono state contaminate e i camion dell'acqua vengono di norma attaccati e svuotati da gruppi di coloni armati. L'esercito israeliano di occupazione non si oppone a questi attacchi, al contrario spesso i militari si uniscono ai coloni nelle campagne di intimidazione e vandalismo. Villaggi distrutti e civili costretti a lasciare le proprie case sono argomenti fin troppo familiari ai palestinesi, che hanno imparato, dopo le occupazioni del 1948 e del 1967 a resistere e sopportare ogni genere di vessazione e dolore senza che nessuno protegga i loro diritti. " Ho chiesto ai miei compaesani di non andare" esclama piangendo un uomo molto anziano. Abdelatif Sobih, " ma so che non hanno avuto altra scelta. Ed ora sono solo." Sobih è stato attaccato molte volte e la sua anziana moglie, Raida, minacciata di morte se non abbandonano la loro casa. La comunità di Yanun non è mai stata coinvolta in atti di violenza. Composta quasi prevalentemente di anziani contadini, viveva una vita semplice e pacifica prima dell'insediamento, nell'area, di una colonia illegale di israeliani ortodossi provenienti dall'USA, armati e fanatici. Ahmad Sobih, un altro vecchio, racconta la sua storia " scendeva un giorno, dal fianco della collina con le sue pecore, quando gli si avvicinò uno straniero. Sobih credendo che fosse un residente di qualche villaggio vicino, gli si avvicinò tendendogli la mano. Lo straniero all'improvviso gli strappo il bastone di mano e lo picchiò violentemente sulle gambe, facendolo stramazzare a terra. I coloni attaccano i nativi palestinesi in ogni angolo della Palestina occupata: il loro scopo è quello di costringere i residenti ad andare via per confiscarne, con l'ausilio delle terrificanti leggi di apartheid israeliane, case e terreni. Per questo motivo, essi utilizzano i mezzi più barbari e selvaggi. Il governo israeliano tende ad approvare il lavoro dei coloni, anzi si può tranquillamente affermare che i coloni svolgono il lavoro sporco del governo, poichè continuano a costruire ed espandere gli insediamneti colonici in terra palestinese, un atto considerato universalmente illegale. I residenti di Yanun sperano di tornare un giorno, e conservano le chiavi delle loro case: quelle chiavi passeranno nuovamente di generazione in generazione come è accaduto ai palestinesi ripuliti etnicamente 54 anni fa?

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Yanun
by Elisabetta Thursday, Oct. 24, 2002 at 3:14 PM mail:

Yanun...
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Una delle famiglie costrette a fuggire da Yanun.

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Internazionali aggrediti dai Coloni
by angelo Tuesday, Oct. 29, 2002 at 7:41 AM mail:

In data 27.10 in Yanun presso Aqraba, area di nablus, subito dopo l'attentato suicida presso l'insediamento di Ariel, alcuni coloni dell'insediamento di Itmar hanno aggredito un gruppo di palestinesi che raccoglievano olive nei loro campi ed alcuni internazionaliche li proteggevano nella loro opera di raccolta. Il risultato é di una certa novità: sono rimasti feriti quattro internazionali. I loro nomi sono: James Deleplain, cittadino Usa, 74 anni, Mary Huges Tompson, cittadina Usa e Uk, 68 anni, Robbie kelly, cittadino Irlandese, 33 anni e Omer Allon citadino israeliano, 24enne; tutti i suddetti hanno dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale per le ferite riportate e nel corso dell'azione gli sono stati sottratti passaporti e soldi dai coloni che li hanno attaccati, la maggior parte dei quali erano minorenni, secondo i volontari.

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VERGOGNA
by marco Tuesday, Oct. 29, 2002 at 8:09 AM mail:

Nemmeno una parola su questo sito razzista quando le bestie palestinesi si fanno esplodere in mezzo a gente innocente. Comunque e' risaputo chi sta dietro a quest'organizazione di disinformatia chiamata "indymedia".

La cosa + divertente e' che ci sono dei poveri ingenui (o stupidi o imbecilli) che credono veramente e sono convinti delle cazzate qui pubblicate!!

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risposta senza vergogna
by angelo Tuesday, Oct. 29, 2002 at 12:09 PM mail:

Dal livore con cui commenti si capisce che non hai alcuna esperienza diretta della vita nei territori occupati, e dovresti averne prima di parlare. Comunque, in sintesi, due precisazioni: 1) non risultano civili presenti nel luogo dell'attentato di ariel; 2) il sito d'indymedia é tutto fuorché razzista. cerca di fare esperienza per poter prendere poi qualunque posizione che sarà a quel punto meritevole di rispetto, come qualunque opinione ben argomentata.
Angelo

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