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Il QUARTO TURNO nei cantieri tav
by imc-toscana Thursday, Oct. 24, 2002 at 11:01 PM mail: toscana@indymedia.it

Il contratto di lavoro dei lavotori CAVET (la società che, in Toscana, ha l'appalto per il lavori dell'alta velocità) prevede 6 giorni lavorativi alla settimana!

Con l'accordo dei maggiori sindacati, per il lavoratori dei cantieri cavet e' stato firmato un contratto che prevede dei turni di 6 giorni di lavoro 1 di riposo, 6 giorni di lavoro 2 di riposo, 6 giorni di lavoro 3 di riposo, dove ogni turno è di 8 ore non di 6; e poi, vista la mancanza di manodopera, c'e' anche lo straordinario, per cui la media di questi turni normalmente sale.
Bisogna anche tenere conto che la maggior parte dei lavoratori proviene dal Sud Italia, per cui i tre giorni di riposo vengono spesi per tornare a casa.
Il contratto e' stato firmato nel 2000, fino ad allora non si erano mai avuti incidenti mortali nei cantieri toscani, da allora i morti sono stati 3, piu' una quantita' impressionante di incidenti (gravi)! E possiamo tranquillamente affermare che il mancato riposo, assieme alla carenza di sicurezza dei cantieri TAV, sono la causa degli incidenti!

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tutto vero, però...
by guillotin Friday, Oct. 25, 2002 at 7:36 AM mail:

poco tempo fa il cantiere tav è stato considerato il più sicuro d'Europa: a quei ritmi, infatti, c'è da stupirsi che finora i morti siano tre, che sono sempre tanti ma pochirispetto al resto d'Europa

http://www.altracitta.org/index.asp?InfoId=482

21/5/02 Manola Cavallini, segretaria provinciale della FILLEA-CGIL di Firenze illustra i contenuti del contratto firmato dal sindacato con CAVET per la tratta Firenze-Bologna
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Speciale TAV - Il cantiere statisticamente più sicuro d'Europa!

Cosa prevede il contratto sulla sicurezza dei cantieri?
Il contratto prevede l’applicazione delle norme in materia. L’azienda è la principale responsabile e deve garantire condizioni di massima sicurezza. A livello locale un percorso legislativo delle Regioni Toscana e Emilia Romagna ha portato all’attivazione di un servizio tipo medico di famiglia per i lavoratori e alla predisposizione di meccanismi di sicurezza all’interno della galleria collegati direttamente con il 118.

I lavoratori lamentano il fatto che queste norme di sicurezza non vengono rispettate e forse i tre incidenti mortali avvenuti sulla tratta insinuano qualche dubbio…
I dati statistici parlano di un’incidenza di infortuni per gravità e frequenza che diminuisce di settimana in settimana. Sono i cantieri più sicuri d’Europa. Per quanto riguarda gli incidenti mortali, la situazione è andata male perché ci sono comunque tre morti, ma è andata molto meglio dei 70 che ci si aspettavano. Dati su opere analoghe indicavano che la media dei decessi in fase di lavorazione era di uno a km: oggi siamo a 70 km di galleria, quindi, gli interventi effettuati risultano significativi.

Anche per quanto riguarda il grave incidente dello scorso febbraio?
Il problema è che l’incidente è avvenuto in una galleria di recente costituzione dove si sta lavorando prima ancora dell’attivazione del sistema di sicurezza previsto, così lì non ci sono i segnalatori di SOS.

E questo è regolare? Ci sono indagini in corso?
Questo non lo so. Non è regolare, ma non compete a noi dare o non dare all’azienda l’autorizzazione per lavorare.

Sulla sicurezza dei lavoratori può incidere forse anche il fatto che gli operai fanno 48 ore filate in galleria? Cosa dice il contratto a riguardo?
Non fanno 48 ore settimanali. Dicono che le fanno perché non sanno fare la media, ma l’orario di lavoro è modulato su una media annua. La loro media è di 41-45, perché fanno sei giorni di lavoro più uno di riposo, poi altri sei più due di riposo e poi sei e tre di riposo. E fanno sei settimane di ferie l’anno.

Alcuni lavoratori sostengono di non aver mai visto scendere una squadra completa in galleria. Che verifiche fate in merito?
E’ un problema sul quale si lavora male perché sulla carta le squadre sono assolutamente complete. Ogni volta che riceviamo segnalazioni dai lavoratori facciamo l’incontro con CAVET.

E risulta sempre tutto regolare?
Al massimo mancano due o tre lavoratori perché sono in malattia.


Per quanto riguarda i rapporti interni al sindacato, Pietro Mirabelli, delegato FILLEA-CGIL riconfermato con il maggior numero di voti alle ultime elezioni dice che ha dovuto raccogliere le firme per auto- ricandidarsi. E’ vero?
Non è assolutamente vero. Gli iscritti al sindacato hanno deciso la lista iniziale e il nome di Pietro non c’era. La raccolta delle firme c’è stata per convocare una nuova assemblea, ma non è stato l’elemento che ha deciso per la sua candidatura.


Lara Panzani

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