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rassegna stampa sfe 29/10
by marijuana Friday, Nov. 01, 2002 at 12:15 PM mail:

-

AGI

http://it.news.yahoo.com/021029/203/206l8.html
Ciampi, Firenze e' Un Patrimonio a Cui Teniamo

ASCA (discussione alla camera)

http://it.news.yahoo.com/021029/26/206o7.html
Social Forum: Pisanu, Rischi Reali Amministratori Decidano

(ASCA) - Roma, 29 ott - Il ministro dell'Interno conferma: i rischi per il Forum
sociale europeo di Firenze ci sono tutti tanto da far gia' pensare ai costi,
anche se non ancora ''quantificabili'', dell'appuntamento no global. Ma oggi,
dall'aula di Montecitorio, aggiunge un dato 'politico': se il governo e' pronto
ad affrontare la situazione, gli amministratori locali che ''unilateralmente''
hanno deciso di ospitare il Forum si assumano pubblicamente le loro
responsabilita' confermando da subito i loro propositi di ospitalita'. Parole
pronunciate in aula proprio di fronte al sindaco di Firenze Domenici che dalla
tribuna ascolta poco convinto la sua ''informativa urgente''. Il ministro
sgombra subito il campo da quelli che considera falsi ''secondi fini''
attribuiti all'esecutivo ribadendo che Firenze e' la sede ''meno adatta'' per
ospitare un appuntamento come quello del Social forum. ''Ho gia' detto, e
desidero ribadirlo innanzi a questa Assemblea - sottoline Pisanu - di aver
esplorato, sin dal mio insediamento al ministero dell'Interno, la possibilita'
di trasferire la manifestazione in una sede piu' idonea''. Una decisione
dettata, secondo il ministro, da ''preoccupazioni'' reali. ''Sulla
manifestazione - ribadisce infatti Pisanu - gravano rischi che ora percepiamo
con sufficiente chiarezza e che, di conseguenza, destano viva preoccupazione''.
Da qui un appello agli amministratori locali, agli stessi organizzatori
''pacifici'' del Forum e alle forze politiche per una comune collaborazione.
''In questa situazione - scandisce il ministro nella parte centrale del suo
intervento - agli amministratori locali si impone una scelta da assumere in
tempi brevissimi: se ritengono, in coscienza, di non poter confermare
l'ospitalita' gia' accordata al meeting, agli organizzatori ed ai partecipanti,
lo dicano con franchezza''. Parole che risuonano quasi come un ultimatum per gli
amministratori locali fiorentini ai quali e' stato chiesto ''con eguale
franchezza'' se ''intendano mantenere il loro proposito''. In caso affermativo,
conclude Pisanu, le forze dell'ordine e il Ministero dell'Interno garantiranno
il loro ''massimo impegno'' per assicurare il pacifico svolgimento della
manifestazione e l'isolamento dei violenti. Quasi immediata la risposta del
sindaco di Firenze Leonardo Domenici che 'bolla' come ''senza fondamento'' la
domanda del ministro. ''Penso che tutti sappiano - afferma il primo cittadino di
Firenze - che le decisioni tecniche sull'ordine pubblico non spettano all'ente
locale. Da parte nostra ribadiamo la piena collaborazione con il governo ed
auspico che il prossimo Consiglio dei ministri si occupi di questo tema per
darci risposte precise. Noi - conclude Domenici - ribadiamo che ci sentiamo
pronti a gestire l'ospitalita' e la parte logistica della manifestazione''.


http://it.news.yahoo.com/021029/26/206hj.html
Social Forum: Pisanu, Nessuna Chiusura Delle Frontiere

(ASCA) - Roma, 29 ott - Il Governo non sta pensando di chiudere le frontiere per
il Forum sociale europeo di Firenze e tantomeno di ''sospendere arbitrariamente
i diritti fondamentali''. E' quanto ha affermato stamane il ministro
dell'Interno, Giuseppe Pisanu nel corso della sua informativa urgente alla
Camera sul Social forum di Firenze. Spiegando le iniziative del governo, il
ministro ha affermato che sono tutte in applicazione della Convenzione di
Schengen ''secondo la quale e' consentito che siano effettuati controlli di
frontiera interna per esigenze di ordine pubblico e sicurezza nazionale, per
limitati periodi di tempo''.


ANSA

http://it.news.yahoo.com/021029/2/206h6.html
Social Forum: Pisanu, Decidano Promotori Ed Enti Locali; Appello Del Ministro
Per Scelta In Tempi Brevi
- ROMA, 29 OTT - Sul Social Forum a Firenze decidano in tempi brevi promotori e
amministratori locali, ha detto il ministro dell'Interno Pisanu alla Camera. Sul
meeting - ha aggiunto - 'gravano rischi che ora percepiamo con chiarezza e che
destano preoccupazione'. Pisanu, nel riferire anche i rischi segnalati dai
servizi di informazione in particolare su iniziative previste a Firenze, ha
sottolineato che il suo principale interesse 'e' che il movimento sia compatto
nel contestare qualsiasi forma di violenza'.


Repubblica.it

http://www.repubblica.it/online/politica/socialforum/pisanudue/pisanudue.html
Il ministro Pisanu in Parlamento parla dei rischi del Social Forum
"Gli amministratori locali dicano se se la sentono di ospitare la
riunione"
"Garantiremo la sicurezza
ma non sappiamo a che prezzo"
I Ds: "Il governo si assuma le sue responsabilità
l'ordine pubblico non spetta al sindaco"
di ANDREA DI NICOLA


ROMA - "Siamo in grado di garantire l'ordine e il diritto a manifestare ma
non
possiamo dire, oggi, a che prezzo". Basta una frase del ministro
dell'Interno
Giuseppe Pisanu in Parlamento per sintetizzare la preoccupazione del governo
rispetto al Social forum europeo che inizierà a Firenze la prossima settimana.
Esprime le sue paure Pisanu e scarica tutta la responsabilità su Martini e
Dominici, rispettivamente presidente della Regione Toscana e sindaco di Firenze.
Voi li avete voluti, adesso pedalate, è in sostanza il ragionamento di Pisanu
che esplicitamente chiede ai due amministratori: "Si sentono di andare
avanti
con il programma stabilito? Agli amministratori locali spetta una scelta: se non
possono confermare l'ospitalità lo dicano con franchezza". Se no, è il
ragionamento di Pisanu, noi e le forze dell'ordine ci impegneremo al meglio per
fermare i violenti ma non sappiamo a che prezzo. E questo, quasi in
contemporanea con il presidente della Repubblica Ciampi che da Ferrara
ammonisce: "Penso che non ci sia italiano che non abbia a cuore il
patrimonio
culturale di Firenze",

Una patata bollentissima quella che il ministro dell'Interno scarica sugli
amministratori, diessini, di Firenze e della Toscana. In via preventiva si
rimpallano le responsabilità di incidenti e scontri che Pisanu sembra aver già
messo in conto. Anzi, il ministro dell'Interno si dilunga in un elenco di
possibili opzioni "antagoniste" che non fanno dormire sonni
tranquilli:
occupazione simbolica della base Usa di Camp Darby, occupazione di cantieri
dell'alta velocità, smantellamento dei centri per stranieri, distruzione campi
Ogm, invasione di grandi aziende, occupazione di banche, case, scuole,
costituzione di fronte alternativo con manifestazioni improvvise, occupazione
dell'area del forum ufficiale, incidenti di piazza.

Una lunga lista che per Pisanu "non è un facile allarmismo". Pisanu
concede alla
gran parte del movimento la patente di pacifico ma le frange straniere, i
Disobbedienti, e i militanti dell'area antagonista "destano
preoccupazione".
Cita senza nominarli Casarini e Caruso e i loro proclami e butta lì:
"Esperti ed
osservatori continuano a chiedersi se frange più irrequiete o gli antagonisti
non cercheranno di imporre una contestazione violenta per prendere la guida del
movimento".
Pisanu parla di "sigle che destano preoccupazione", viene segnalato
che "ai
militanti stranieri si mescolerebbero frange anarchiche che fanno della violenza
la loro azione politica". Militanti stranieri che per altro potrebbero aver
già
passato le frontiere eludendo quindi "l'applicazione dell'articolo 2 del
trattato di Schengen" che Pisanu ha confermato in aula.

Di fronte a tutto questo Pisanu chiede a Martini, Dominici e agli organizzatori:
ve la sentite ancora? Questi sono i rischi volete giocare ancora la partita?
"Gli amministratori locali devono darci una risposta chiara - dice Pisanu -
se
se la sentono il governo e le forze dell'ordine si impegneranno al massimo per
garantire il diritto di manifestare, la sicurezza dei cittadini, l'incolumità
dei monumenti ma ad oggi non sappiamo a che prezzo".

Un'impostazione, quella di Pisanu, che non piace alle opposizioni con Vannino
Chiti dei Ds che replica: "Il governo deve assumersi le sue responsabilità.
Le
leggi della repubblica italiana assegnano solo al governo le responsabilità
dell'ordine pubblico. Il sindaco di Firenze ed il presidente della Regione
Toscana non possono avere la responsabilità, gli elementi, la valutazione
dell'ordine pubblico".


RaiNet News

http://www.rainet.it/RAInet/news/RNw/pub/articolo/raiRNewsArticolo/0,7605,35882%5EhomePageStrilli%5E41%5E,00.html
Rispondendo alla Camera sulla manifestazione no global che si terrà a Firenze,
il ministro degli interni dice: "Siamo in grado di assicurare l'ordine
pubblico
ma no possiamo dire a quale prezzo"

Pisanu: "Incognita stranieri sul Social Forum"

Il governo parla di "rischi" e chiede ad organizzatori ed
amministratori locali
se intendono andare avanti con l'iniziativa



Gli stranieri in arrivo per partecipare al Social forum di Firenze
"costituiscono la maggiore e forse più rischiosa incognita
dell'appuntamento
fiorentino". Ha detto il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu intervenendo
alla
Camera per rispondere sulle iniziative ed i pericoli della riunione no global
che si terrà a Firenze dal 6 al 10 novembre.

"Il governo è in grado di assicurare l'ordine pubblico al meeting di
Firenze" ha
detto Pisanu "ma non possiamo dire oggi a quale prezzo, perché non sappiamo
come
evolveranno le dinamiche delle manifestazioni di piazza e le tensioni
politico-sociali".

Il ministro parla di “rischi” che gravano sulla manifestazione e passa la palla
agli amministratori locali che hanno accettato che il meeting dei no global
europei si svolga a Firenze, il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, e il
governatore della Toscana, Claudio Martini, in primis. “In questa situazione
agli amministratori locali si impone una scelta da assumere in tempi brevi"
ha
detto il ministro che ha chiesto ai promotori della manifestazione e agli
amministratori locali "se si sentono di andare avanti con il programma
stabilito". "Se gli amministratori ritengono - ha aggiunto - in
coscienza, di
non poter confermare l'ospitalità già accordata al meeting, lo dicano con
franchezza".

Da parte sua il governo continua a ritenere Firenze "la sede meno indicata
ad
ospitare una manifestazione di massa" come quella dell'European social
forum
anche se Pisanu ha riconosciuto "il carattere pacifico e democratico"
dell'iniziativa a cui partecipano tante associazioni e movimenti, anche
cattolici. “Ciò detto non posso -ha proseguito pisanu- ignorare o sottovalutare
il fatto che partecipano al social forum anche diverse associazioni italiane e
straniere, interne ed esterne al movimento no global, le quali hanno finora
rivelato ben altre idee ed inclinazioni".

In particolare, sarebbero pericolose, secondo il ministero degli Interni, alcuni
iniziative l'occupazione simbolica della base Usa di Camp Derby a Tirrenia,
l'occupazione di cantieri dell'Alta velocità, la distruzione di coltivazioni
transgeniche e di presunte fonti di inquinamento elettromagnetico, lo
smantellamento di centri di permanenza temporanea per immigrati clandestini.


Rainews24

http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=28355
European Social Forum. Pisanu alla Camera: rischio violenze concreto, sindaco e
Regione dicano se lo vogliono ancora


Il ministro dell'Interno Beppe Pisanu


Firenze, 29 ottobre 2002

"Individuare, isolare e bloccare i violenti. Gli stranieri costituiscono la
maggiore incognita dell'appuntamento fiorentino". Nell'informativa alla
Camera
il ministro dell'Interno Beppe Pisanu respinge con puntiglio gli attacchi e le
accuse di eccessivo allarmismo in vista dell'ormai imminente European Social
Forum e avverte le opposizioni: gli amministratori locali che "hanno deciso
unilateralmente la manifestazione" devono ora dare una risposta esplicita e
dire
se si assumono la responsabilità della decisione. "Non possiamo dire oggi a
quale prezzo" si svolgerà l'evento, aggiunge, "perché non sappiamo
come
evolveranno le dinamiche della manifestazioni di piazza e le tensioni
politico-sociali".



Da Ferrara, intanto, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a chi
gli chiede dei rischi legati al Social Forum risponde: "Non c'è italiano
che
non abbia a cuore il patrimonio culturale di Firenze".

Volete ancora il Social Forum?
Al sindaco di Firenze e al presidente della Regione Toscana Pisanu chiede di
ribadire senza equivoci, alla vigilia di una "manifestazione sulla quale
gravano
rischi che ora si percepiscono con sufficiente chiarezza e che, di conseguenza,
destano viva preoccupazione" se "ritengono, in coscienza, di non
confermare
l'ospitalità già accordata al meeting".

"Con uguale franchezza - ha aggiunto il responsabile del Viminale - dicano
se,
invece, intendono mantenere il loro proposito. In questo caso, il ministero
dell'Interno e le forze dell'ordine, consapevoli delle difficoltà da affrontare,
si impegneranno al massimo per garantire il pacifico svolgimento del raduno, la
sicurezza dei partecipanti e dei fiorentini, cosi' come la salvaguardia della
città e del suo straordinario patrimonio artistico".


I segnali peggiori sono in crescita, il quadro è in peggioramento
Pisanu ha reso noto che secondo l'intelligence esiste il rischio concreto, fra
l'altro, dell' "occupazione di Camp Derby" di danni ai "cantieri
dell'alta
velocità", dello "smantellamento di centri per immigrati
clandestini",
dell'"invasione di grandi aziende", dell' "occupazione di case
sfitte e
scuole", della "costituzione di un fronte alternativo che
organizzerebbe
manifestazioni alternative a quelle del Social Forum", di tentativi
"di
provocare gravi disordini di piazza da parte di gruppi provenienti
dall'estero".



Nessun secondo fine
Il solo obiettivo del governo, ha detto Pisanu, è "ristabilire la verità
dei
fatti", non certo "attizzare polemiche né tanto meno, come mi è stato
rimproverato, dividere il movimento. Al contrario -precisa Pisanu- il principale
interesse del ministro dell'Interno è che il movimento sia compatto nel
contrastare qualsiasi forma di violenza e di illegalità, mantenendosi coerente
con lo spirito dichiaratamente pacifico della manifestazione. Non si vuole
certo dividere il movimento quando si prende atto che, nella variegata ed
eterogenea composizione dello stesso Social forum, insieme alle componenti
maggioritarie assolutamente pacifiste agiscono anche realtà marginali, che in
nome della cosiddetta disobbedienza, adottano comportamenti illegali".

Avvertimenti
"Il ministro dell'Interno -ha aggiunto Pisanu- ha il diritto ma soprattutto
il
dovere di esprimere la propria preoccupazione di fronte dalle dichiarazioni del
leader dei Disobbedienti che si propone di 'occupare case e produrre azioni di
conflitto' durante i lavori del Forum o di condurre 'azioni contro le banche
della guerrà o ancora di 'abbattere le gabbie dei centri di permanenza
temporanea e organizzarsi per nascondere i clandestini'. O di rifiutare i
controlli alla frontiere nel caso venga applicato l'articolo 2 della convenzione
di Schengen".

Né paiono "più rassicuranti le affermazioni del responsabile dei
Disobbedienti
napoletani che preannuncia -ricorda il ministro dell'Interno- l'assedio di
banche e centri commerciali nonché forme di lotta che non escludono di violare
le leggi se ritenute ingiuste e ancora l'occupazione delle piste dove decollano
gli aerei che riportano in patria i clandestini".

Se il governo intendesse "sfruttare a proprio vantaggio politico questa
vicenda", avverte Pisanu "non punterebbe a dividere il movimento tra
buoni e
cattivi ma al contrario ad unificarlo e marchiarlo con un unico sommario
giudizio".

http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=28365
European Social Forum. Domenici risponde a Pisanu: spetta al governo l'ultima
parola

http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=28366
Social Forum. Berlusconi: propenderei perché non si svolga a Firenze


Quotidiano.net

http://qn.quotidiano.net/art/2002/10/29/3804591
Martino: "Nel mirino Camp Derby" Attendibile l'allerta lanciato dalla Dia che ha innalzato il pericolo terrorismo
in Italia da moderato a rilevante.


Kataweb news

http://kwnews.kataweb.it/kwnews/default.jsp?idCategory=707&idContent=294252
Social forum, Frattini: ci sono pericoli fondati
Roma, 11:46

"Per il Social forum di Firenze indubbiamente ci sono dei pericoli".
Lo afferma
il ministro per la Funzione pubblica con delega ai servizi segreti, Franco
Frattini, con riferimento al Social forum di Firenze su cui è in corso un
dibattito a Montecitorio.

Definendo "molto equilibrata e onesta" la relazione a Montecitorio del
ministro
dell'Interno Pisanu, Frattini precisa: "Ci giungono segnalazioni anche dai
nostri servizi che sono sempre più precise nelle ultime settimane. Le
precisazioni date oggi in aula dal ministro Pisanu ci offrono uno spettro molto
più ampio per quanto riguarda gli arrivi dall'estero. C'è gente dei movimenti
anarchici, ci sono gli attac tedeschi ed i globalize che abbiamo visto all'opera
a Genova nel 2001. Il governo - rileva Frattini - non poteva non informare il
Parlamento". (Red)


Il Nuovo

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,157464,00.html
Social Forum, Ciampi: "Gli italiani hanno a cuore Firenze"


La stampa

http://www.lastampa.it/EDICOLA/sitoweb/esteri/art3.htm
Martino
«Cresce in Italia l´allerta attentati»

ROMA

Il ministro della Difesa, ospite in tv di «Porta a Porta», ha riproposto ieri
l´allarme terrorismo. Secondo Antonio Martino, è attendibile l'allerta lanciato
dalla Dia (Defence Intelligence Agency) americana, che ha innalzato il pericolo
terrorismo in Italia da moderato a rilevante: «Queste decisioni in genere non
sono burocratiche ma basate su elementi di fatto, su informazioni solide e fonti
attendibili. So che c'è anche qualche preoccupazione per quanto riguarda la base
vicino a Firenze». Il ministro non ha fatto collegamenti tra la citazione di una
«base vicino a Firenze» e la protesta annunciata dagli antiglobal il 6 novembre
contro la base americana di Camp Darby, tra Pisa e Livorno. Né si è riferito
esplicitamente al Social Forum europeo, che si terrà proprio nel capoluogo
toscano dal sei al nove novembre. Ma la sua considerazione ha riacceso i fari
sul tema sicurezza a pochi giorni dal vertice: proprio oggi è in calendario, in
aula a Montecitorio, la discussione sull´eventualità - cui i no global si
oppongono - di uno spostamento del summit sociale. Quando ha parlato in studio
intervistato da Bruno Vespa, Martino ha svolto un discorso sull´emergenza
sicurezza collegandola agli ultimi sviluppi del terrorismo internazionale.
«L'episodio di Bali e quello di Mosca - ha spiegato - ci confermano che il
terrorismo ha una sua dimensione globale. Ovviamente ci possono essere
motivazioni diverse, a seconda delle circostanze, però c'è un obiettivo
allargamento delle frontiere del terrore». È difficile, secondo il ministro,
negare che è in atto «un allargamento, in particolare in termini qualitativi,
cioè di quello che i terroristi sono disposti a fare. Non conoscono limiti alla
loro ferocia». Anche per questo è utile tenere alta la vigilanza sugli obiettivi
sensibili in Italia, e prendere sul serio le segnalazioni preoccupate degli
organismi investigativi americani. Martino ha anche precisato il suo pensiero
sul blitz del reparto Alfa nel teatro Dubrovka: «Occorre evitare che si commetta
il grosso errore solo di criticare, fondatamente, il fatto che l´azione ha
determinato più di un centinaio di vittime innocenti, e ritenere implicitamente
che l'inazione non avrebbe comportato vittime. Non è necessariamente vero che
non agendo tutto sarebbe andato per il meglio. Sono molto preoccupato perché,
quando si parla di questi temi, ci si concentra giustamente sui costi
dell'azione, ma si dimentica che anche l'inazione ha costi potenziali
elevatissimi. In questo caso il costo avrebbe potuto essere l'esplosione
dell'intero teatro e la morte di tutti gli ostaggi». Poi ha informato: «Secondo
le informazioni in mio possesso, pare che vi fossero contatti tra i terroristi
ceceni e Al Qaeda. Questo non significa, ovviamente, che sia imputabile a una
sola organizzazione quello che è accaduto a Mosca e alla Torri Gemelle».


Il Resto del Carlino

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/2/10:3806152:/2002/10/29
FIRENZE — «Il sindacato non diventi strumento d'ordine pubblico»

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/2/11:3806156:/2002/10/29
No global, lettera a Casini
«Firenze non è in guerra»

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/2/10:3806153:/2002/10/29
«Questa volta useremo l'arma del dialogo»


Repubblica.it

http://www.firenze.repubblica.it/archivio/20021029/primo_piano/03popio.html
Gli studenti "Non occupiamo" Incontro, nel quartier generale del Social forum, tra Vittorio Agnoletto e la
rete degli studenti medi. Una cinquantina di ragazzi seduti in cerchio per
parlare dei contenuti del forum. Erano studenti del Leonardo da Vinci, del
Michelangelo, del Castelnuovo, dell'Agnoletti, del Machiavelli. «Di qui al forum
lavoreremo sui temi della globalizzazione, che vogliamo portare dentro la
scuola» hanno detto. Nessun progetto per ora di occupazione. «Se ne parlerà dopo
il 10 novembre».


http://www.firenze.repubblica.it/archivio/20021029/primo_piano/02losot.html
Previsti incontri con istituzioni, categorie economiche e lavoratori
Quarantamila iscritti al corteo del 9 questo l'obiettivo della Cgil


http://www.firenze.repubblica.it/archivio/20021029/speciale/01fiapre.html
La città che apre la casa ai no global


http://www.firenze.repubblica.it/archivio/20021029/primo_piano/03popioa.html
"Più controlli alle frontiere" http://www.firenze.repubblica.it/archivio/20021029/primo_piano/02sadder.html
pezzotta
"La Cisl sarà al Forum con la Ces" http://www.firenze.repubblica.it/archivio/20021029/primo_piano/02billis.html
"Al primo incidente sospendete il meeting" La Provincia di Sondrio

http://www.laprovinciadisondrio.it/online/online.asp?SiglaEdizione=SO&Sezione=PRI&Bassa=si&Pagina=1&IDNotizia=546939
In provincia
Dogane presidiate in vista del Forum dei gruppi no global

Sondrio Presidi rafforzati alle frontiere in provincia di Sondrio, in vista del
Forum Sociale Europeo che si terrà a Firenze dal 6 al 10 novembre. Per dare man
forte ai colleghi valtellinesi e valchiavennaschi, sono arrivati da Brescia
uomini dell’Arma, che andranno a rafforzare le fila della Polizia di Stato ai
posti di frontiera di Piattamala a Tirano, Villa di Chiavenna, Ponte del Gallo e
Forcola a Livigno. Impegnati anche uomini delle Fiamme Gialle.



Adnkronos


http://news2000.libero.it/index_news.jhtml?id=4612643
SOCIAL FORUM, PISANU: ''IL GOVERNO NON HA SECONDI FINI DA PERSEGUIRE''
[...]Le dichiarazioni del ministro hanno solo il fine di ''''ristabilire la
verita'' dei fatti'''', non certo di ''''attizzare polemiche ne'' tanto meno,
come mi e'' stato rimproverato, di dividere il movimento. Al contrario -precisa
Pisanu- il principale interesse del ministro dell''Interno e'' che il movimento
sia compatto nel contrastare qualsiasi forma di violenza e di illegalita'',
mantenendosi coerente con lo spirito dichiaratamente pacifico della
manifestazione. Non si vuole certo dividere il movimento quando si prende atto
che, nella variegata ed eterogenea composizione dello stesso Social forum,
insieme alle componenti maggioritarie assolutamente pacifiste agiscono anche
realta'' marginali, che in nome della cosiddetta disobbedienza, adottano
comportamenti illegali''''.


La Nazione

http://lanazione.quotidiano.net/chan/8/4:3804983:/2002/10/29
E' la proposta della Margherita: «Isolare
i violenti per non dare alibi agli irresponsabili»
Poi la richiesta al Governo perché «non ceda
al desiderio di strumentalizzare politicamente
l'evento». Organizzato per il 5 novembre
un seminario internazionale sulla globalizzazione

Devono essere gli organizzatori del Social Forum Europeo a firmare un patto di
tutela per Firenze.


http://lanazione.quotidiano.net/chan/8/4:3804982:/2002/10/29
«Sono no global. E vi spiego perché»
I contestatori del Terzo millennio
scrive: Antonio Ardiccioni è studente di Filosofia, si occupa di comunicazione
multimediale, nei giorni del raduno fiorentino curerà con altri l'informazione
all' interno e all'esterno del Forum.

http://lanazione.quotidiano.net/chan/8/2:3804974:/2002/10/29
Il Social forum scrive al presidente della Camera e ai gruppi parlamentari.

http://lanazione.quotidiano.net/chan/82/5:3806092:/2002/10/29
FIRENZE — Doveva e voleva essere in prima fila in occasione del Social forum
europeo che si svolgerà e coinvolgerà Firenze, la sua città. Ma non ci sarà
Piero Pelù (:P)


Il Messaggero

http://ilmessaggero.caltanet.it/hermes/20021029/11_METROPOLIT/INTERNI/B.htm
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Martedì 29 Ottobre 2002
Social Forum/ Torna l’ipotesi del rinvio
Firenze, nuovo allarme
dalle polizie straniere
Pisanu oggi alla Camera


Il Mattino


http://www.ilmattino.it/hermes/20021029/NAZIONALE/ATTUALITA/BARA.htm
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LETTERA DEGLI ORGANIZZATORI ALLE ISTITUZIONI
«Firenze non ha nulla da temere: il Forum sociale europeo sarà un grande evento
che merita tutta l’attenzione e il senso di responsabilità che meritano i grandi
eventi, ospitati in gran numero e con frequenza nel nostro paese».
È un passo di una lettera aperta inviata dal comitato organizzatore del raduno
europeo dei no global al presidente della Camera, Pierferdinando Casini, e ai
presidenti dei gruppi parlamentari alla vigilia della discussione in aula
prevista per oggi. Nella lunga missiva c’è innanzitutto l’auspicio che «il
dibattito contibuisca a mettere fine al clima di allarme e di denigrazione nei
confronti di un evento ricco di contenuti importanti, preparato da mesi da
centinaia di associazioni europee». Le prime valutazioni, il punto sulla
discussione verrà fatto «in diretta» davanti alla stampa convocata per questo
pomeriggio alla Casa del Popolo a Firenze.
Dopo aver ricordato che il Social Forum europeo «sarà il primo incontro
continentale dei movimenti sociali mai realizzato», e che prende le mosse «dal
processo di convergenza globale nato a Porto Alegre con il forum e mondiale»,
gli organizzatori evidenziano che l’assise altro non è che «un libero incontro
di cittadini e cittadine che intendono esercitare i diritti universali e
costituzionali di riunione, di espressione e di manifestazione».
Firenze, dunque, non ha nulla da temere, nonostante la campagna allarmistica si
sia «spostata sul livello nazionale, arrivando a coinvolgere anche le
istituzioni democratiche e il parlamento». «Abbiamo ascoltato in questi giorni,
da fonti governative ufficiali e direttamente anche dal ministro dell’Interno -
scrivono gli organizzatori - di gravi rischi e pericoli che si prospetterebbero
intorno all’evento che da mesi stiamo costruendo, in una relazione positiva con
gli enti locali fiorentini e con i responsabili dell’ordine pubblico della
città. A noi, organizzazioni promotrici italiane ed europee, non risulta niente
di tutto questo». E, dunque, la rete denuncia «la campagna denigratoria in atto»
contro il meeting no global, «con un obiettivo tutto politico teso a snaturare
il carattere e il senso dell’evento, a isolarlo dall’opinione pubblica, a
danneggiarne lo svolgimento e gli esiti». «Noi - si afferma nella lettera -
sentiamo di avere il diritto e il dovere di contestare fino in fondo questa
operazione e di chiedere a tutti i cittadini democratici, alle forze politiche e
sociali la massima solidarietà». Da qui l’appello a sgomberare il campo «da ogni
manovra oscura» e che «tutta la gestione dell’ordine pubblico a Firenze avvenga
nel rispetto dei diritti democratici e civili dei cittadini italiani ed
europei». E un ammonimento: «Chi oggi agita lo spettro della violenza, sappia
che questo sì è un modo per costruire il palcoscenico a cui il ministro degli
Interni ha fatto riferimento». Per gli organizzatori del forum è la scelta di
applicare nei giorni del meeting le restrizioni previste al trattato di
Schengen, ripristinando i controlli alle frontiere, «rischia di generare l’unico
vero elemento di tensione che si riverberebbe su Firenze, se dovessero esserci
controlli indiscriminali e respingimenti di massa».
p.d.v.


http://www.ilmattino.it/hermes/20021029/NAZIONALE/ATTUALITA/SORA.htm
Cresce la tensione, Social Forum a rischio


Il Manifesto
29 ottobre
pag 9

http://www.ilmanifesto.it/oggi/art53.html
Social forum, Pisanu ritenta



il corriere della sera
http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=FIRENZE
Pisanu a Ciampi: pericoli per Firenze

«Difficile controllare gli stranieri». Oggi il dibattito a Montecitorio sul
Forum. An: contrari a divieti dell’ultima ora


ROMA - Prima sale al Quirinale, poi si chiude in ufficio e prepara
«l’informativa» da portare a Montecitorio. Alla vigilia del dibattito
parlamentare sullo svolgimento del Social Forum previsto a Firenze dal 6 al 10
novembre, il ministro degli interni Giuseppe Pisanu esamina le ultime
segnalazioni «riservate» che arrivano dai servizi di prevenzione italiani ed
esteri. E al capo dello Stato ribadisce la sua «preoccupazione per una
situazione che non consente di garantire la sicurezza dei cittadini e dei
manifestanti». Lo dirà oggi alla Camera, poi elencherà i rischi legati al
meeting. GLI STRANIERI - Le ultime informazioni trasmesse dal Dipartimento
parlano di almeno 12.000 stranieri che parteciperanno al vertice. E di «arrivi
difficili da controllare» perchè molti gruppi risultano tuttora «sconosciuti» e
altri si muovono in ordine sparso, senza seguire l’organizzazione.
Potenzialmente, questo dice l’ intelligence , i violenti dovrebbero essere circa
2.000.
LA MAGGIORANZA - Fino a ieri sera nessun partito della maggioranza aveva deciso
di presentare una «risoluzione» per mettere ai voti un eventuale rinvio del
Social Forum. La linea è quella di attendere la relazione di Pisanu e di seguire
lo svolgimento del dibattito prima di prendere iniziative. «Siamo contrari a
divieti dell’ultima ora - chiarisce il capogruppo di Alleanza nazionale, Ignazio
La Russa -, il governo deve assumersi le proprie responsabilità e, se davvero
non ci sono le condizioni, deve prendere un provvedimento immediato. An sosterrà
le scelte dell’esecutivo, ma devono essere scelte tempestive». Ieri sera si è
riunito il «direttivo» di Forza Italia, ma non ha preparato alcuna mozione.
«Sentiremo che cosa dice il ministro - dichiara Isabella Bertolini - e sulla
base delle sue indicazioni prenderemo una posizione unitaria».
L’ULIVO - Compatto è l’Ulivo nel respingere l’ipotesi di uno «slittamento». Per
i Ds dovrebbe parlare il capogruppo Luciano Violante che ribadirà «il dovere del
governo a garantire il diritto di manifestare». Una posizione che trova
d’accordo il verde Paolo Cento. «Il governo smetta di agitare fantasmi e
garantisca la libertà di manifestare nel capoluogo toscano. Deve essere
rispettato il ruolo delle autorità locali, della Regione e del Comune che da
mesi hanno un confronto positivo con i promotori del Social Forum».
LA RELAZIONE - Frange estremiste dei No global, anarco-insurrezionalisti,
mancanza di una linea unitaria tra le varie anime che guidano il movimento: sono
questi i tasti che batterà il ministro per convincere il Parlamento che «non è
opportuno» far svolgere il Forum a Firenze. E spiegherà che «l’assenza di una
leadership non fornisce garanzie sullo svolgimento pacifico del vertice perchè
ci sono provocatori intenzionati a contestare apertamente la scelta di dialogo
con le istituzioni». Tra loro il ministro inserisce i Disobbedienti che hanno
già annunciato «azioni eclatanti contro obiettivi simbolici».
I LUOGHI A RISCHIO - Monumenti, chiese, palazzi storici: sono questi i «tesori»
che potrebbero essere danneggiati in caso di scontri, ma la preoccupazione del
governo riguarda anche altri luoghi. In particolare la base militare
statunitense di Camp Darby, dove il 6 novembre è previsto il primo sit-in di
protesta contro la guerra. Le ultime informative parlano di almeno 5.000 persone
intenzionate a partecipare alla prima manifestazione per la pace, ma secondo gli
esperti questa cifra potrebbe raddoppiare. Ieri il prefetto di Pisa Paolo Padoin
ha presieduto il comitato provinciale e ha spiegato che «non ci sono i
presupposti per credere che nel corso dello svolgimento del corteo ci possano
essere infiltrazioni di gruppi intenzionati a fomentare disordini».
LE VIE DI FUGA - Uno dei problemi evidenziati dai responsabili della sicurezza
in vista della grande manifestazione del 9 novembre (in questo caso i
partecipanti dovrebbero essere almeno 150.000) riguarda la mancanza di «percorsi
alternativi» per far defluire i dimostranti se si verificassero incidenti. I
timori sono legati anche ai luoghi di accoglienza per i manifestanti che si
trovano nel centro e all’annunciata «occupazione» di alcune scuole e di alcune
aule dell’Università.

Fiorenza Sarzanini


http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=GASP
Lettera di scrittori e professori: chi sfascia le vetrine aiuta i potentati
economici


L’appello degli intellettuali: «Sia una festa, i violenti sono nemici»

«I Black Bloc non fanno parte del movimento, vogliono solo screditarci»


FIRENZE - «Chi, durante il Forum sociale europeo, commetterà atti di violenza a
cose o persone sarà un nostro nemico, non un nostro alleato, e sarà dalla parte
dei grandi interessi economici. Chiunque giustifica in qualsiasi modo la
violenza non parla a nostro nome. Quanti vogliono veramente combattere e
modificare la politica delle banche non vanno a sfasciar vetrine, ma
trasferiscono i propri soldi nelle banche etiche». In una lettera aperta «alle
autorità e ai cittadini di Firenze» gli intellettuali lanciano un appello perché
il Social Forum non si trasformi in un teatro di violenze, ma sia uno scenario
di festa, dove si possa discutere, come a Porto Alegre, i problemi del mondo,
pacificamente e senza odio. E alle «pubbliche autorità» mandano a dire di poter
contare su di loro perché Firenze sia un evento pacifico e festoso. Il
documento, fatto circolare via Internet sui computer di molti intellettuali per
chiedere l’adesione, è stato firmato da nomi celebri della cultura no global
mondiale (da Edward Goldsmith a Serge Latouche, da Vandana Shiva a Helèna
Norberg) e da intellettuali e personaggi di fama come Franco Cardini, Tiziano
Terzani, Simon Retallack, Agnès Bertrand, Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti,
Alessandro Michelucci, Michele Boato.
Nell’appello si esprime la consapevolezza delle preoccupazioni vissute a Firenze
e in Italia sulle infiltrazioni di «specialisti della violenza». Ma si ribadisce
che il forum non contiene occasioni di scontro ed è improprio il paragone con
Genova. «Non sono in programma manifestazioni contro G8, Banca mondiale o Fondo
monetario - ribadiscono gli intellettuali - ma discussioni e approfondimenti,
nella consapevolezza che questa società deve essere cambiata pacificamente». «I
responsabili principali delle violenze a Genova, i Black Bloc - si legge
nell’appello - non facevano parte del movimento. E ancora oggi ignoriamo che
cosa esattamente volessero ottenere se non la volontà di screditare un evento
che, senza di loro, avrebbe diffuso un messaggio molto forte proprio perché
totalmente pacifico».


Marco Gasperetti


ASCA

http://www.asca.it/primopiano/completi/GASC0051.shtml
SOCIAL FORUM: PISANU, FIRENZE SEDE MENO INDICATA

http://www.asca.it/docs/news/politica/ASC0063.shtml
11:32 SOCIAL FORUM: CHITI (DS), GOVERNO ASSUMA SUE RESPONSABILITA'

http://www.asca.it/docs/news/politica/ASC0116.shtml
13:21 SOCIAL FORUM: PISANU, RISCHI REALI AMMINISTRATORI DECIDANO

http://www.asca.it/docs/news/politica/ASC0071.shtml
11:41 SOCIAL FORUM: PISANU, NESSUNA CHIUSURA DELLE FRONTIERE

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