continua la feature su repressione in Argentina

La carica č terminata con l'arresto di sette persone. Nell'ora successiva gli attivisti di Green Peace sono stati rilasciati. Era necessario, quindi, restare a manifestare per le persone ancora in stato di fermo, cui ancora non era certo ne' il nome ne' il numero. La polizia non ha permesso niente di tutto questo, nč che ci si potesse avvicinare alla caserma, nč tanto meno che si potesse formare un unico gruppo, caricando le persone che nell'arco delle tre ore successive erano arrivate piu' o meno in gruppi numerosi a dare supporto e solidarietą. L'ultima carica, quella che ha visto disperdersi il corteo, e' stata brutale: per dieci minuti la polizia ha sparato lacrimogeni, una raffica di proiettili di gomma. L'inseguimento e' finito con uno sparo contro il vetro della casa di Cuba e Argentina, dove si erano rifugiati i manifestanti.
Due attivisti di Indymedia Argentina sono stati attaccati durante questa ultima carica, cosa gią promessa verbalmente durante il pomeriggio a uno dei due che stava filmando la brutalitą organizzata dalla polizia. Quando č partita la carica i due attivisti stavano davanti e, vedendoli, gli hanno sparato da distanza ravvicinata; uno č stato colpito sei volte, e l'altro due. Uno dei due proiettili di gomma lo ha colpito alla testa. I fatti di ieri sono l'ennesima dimostrazione della volonta' di reprimere e mettere a tacere qualunque forma di dissenso sociale, che sia per manifestare solidarietą a degli arrestati o per fare una puntuale controinformazione, volonta' ormai chiara da un mese.

comunicato di Indymedia Argentina