Continua la lotta dei disoccupati napoetani per un lavoro dignitoso.

Oggi, 7 novembre 2002, mentre cominciava il Social Forum Europeo a Firenze,i disoccupati degli Eurodisoccupati napoletani, del movimento di lotta autorganizzato di Acerra e del coordinamento di lotta per il lavoro hanno bloccato la galleria Vittoria in via Acton a Napoli crendo una scena abbastanza inusuale: la strada è stata liberata dal traffico dalle 09:00 della mattina e fino a poco fa, nessuna auto in circolazione, sole e zona pedonale per tutti/e!
La protesta è dovuta al fatto che è stato rimandato l'incontro interistituzionale alla Prefettura a causa della mancanza del sottosegretario al ministero del lavoro Viespoli.
Già da ieri notte alle 22:00 i disoccupati (circa 500) si erano accampati fuori la Prefettura ed hanno passato la nottata in Piazza Plebiscito. Stamani la notizia che l'incontro era saltato. Le iniziative di picchettaggio che ne sono seguite erano la conseguenza proprio della mancanza di risposte rispetto all'accordo siglato prima dell'estate che dovrebbe fare in modo da agevolare quelle imprese che assumono i circa tremila disoccupati rientranti nell'accordo.
Certo è una situazione paradossale: a differenza di altre categorie (agricoltori, commercianti, pescatori,...) quando una crisi (come quella strutturale nel mezzogiorno) colpisce i disoccupati, anzichè dare soldi ai diretti interessati i soldi vengono dati alle imprese che "fanno uno sforzo" per assumerli. Proprio per questo oltre alle rivendicazioni legate al lavoro i disoccupati aderenti a queste liste di lotta avanzano anche la proposta di un reddito garantito o di cittadinanza che sia erogato su base individuale e sia svincolato dal lavoro svolto o da svolgersi.
L'iniziativa di oggi è stata molto forte e determinata. La galleria Vittoria (uno degli snodi principali della circolazione ) non veniva bloccata per così tanto tempo da decenni. All'iniziativa ha preso parte anche un piccolo gruppo di disobbedienti napoletani che solidarizza con i disoccupati e rilancia la campagna per il reddito di cittadinanza: 1000 Euri al mese possono bastare, tra reddito diretto e indiretto (servizi sociali gratuiti) da fornire a precari, studenti e disoccupati.
Nei prossimi giorni continueranno le manifestazioni, i picchetti, i presidi, le assemblee a sostegno della vertenza e per un altro mondo possibile: cominciando da Napoli.