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Manif anarchica (Adnkronos)
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snakeyes Friday, Nov. 08, 2002 at 10:10 AM |
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Drappi rossi e fazzoletti sventolati dalle sbarre del carcere di Sollicciano. Cosi' i detenuti dell'istituto penitenziario hanno voluto salutare i circa 80 anarchici che stanno dando vita ad una manifestazione di fronte all'ingresso principale del complesso. ''Fuoco alle galere'', ''Liberi, liberi'', scandiscono gli attivisti, dalle celle giunge da lontano l'eco delle risposte dei carcerati. ''Viva gli anarchici'', ''Qui dentro la situazione e' grave'', si riesce a percepire dalla recinzione esterna dell'istituto penitenziario. La manifestazione viene controllata, nei pressi dell'ingresso del carcere, da un plotone di agenti, un elicottero intanto sorvola la zona.Gli attivisti esortano con un megafono i detenuti a ''resistere'', dalle celle rispondono battendo rumorosamente sugli arredi in segno di approvazione. ''Berlusconi in galera con noi'', ''Voglio tornare da casa'', ''Bravi'', urlano i reclusi. Il colloquio a distanza prosegue con gli anarchici che rispondono percuotendo ritmicamente una rete metallica posta di fronte al carcere. Gli animi si scaldano un po' quando da una torretta del muro perimetrale escono sette poliziotti penitenziari, che attraversano il camminamento esterno salutati dal grido di 'Assassini, assassini' da parte dei manifestanti. Gli anarchici rifiutano il concetto stesso di istituto penitenziario. ''Siamo contro il carcere. Non ci interessano -spiegano gli attivisti del movimento anarchico fiorentino- migliori condizioni di carcerazione, trattamenti piu' umani, cibo piu' abbondante, il reinserimento degli individui 'devianti' nel circuito socio-produttivo''. Il carcere ''non previene i crimini, ne' rieduca. Non sarebbe piu' logico -si chiedono gli anarchici- consegnare il malfattore nelle mani di chi ha subito un torto piuttosto che delegare la sua vendetta ad un organismo autoproclamatosi esperto in questo campo? Il carcere e' la metafora perfetta del mondo: una gabbia con le sue ferree regole e le sue dure punizioni''. (Adnkronos)
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Ma non diciamo cazzate!
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ASCASO Friday, Nov. 08, 2002 at 2:35 PM |
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ascaso@supereva.it |
"..consegnare il malfattore nelle mani di chi ha subito un torto piuttosto che delegare la sua vendetta ad un organismo autoproclamatosi esperto in questo campo?.."
Che la cultura della punizione vada combattuta sono d'accordo, che le carceri anche "buone" scompaiano senz'altro ma non vedo, anche in una società anarchica, la totale assenza di un organismo atto ad allontanare momentaneamente "chi ha sbagliato" dalla società (come del resto non credo che scomparirà la criminalità una volta risolti i problemi sociali..è una certezza molto ottocentesca).
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STUPRATORI LIBERI!!!
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papillon Wednesday, Nov. 13, 2002 at 9:38 AM |
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Certo, basta con le galere!
Ai violentatori regaliamo qualche cassetta porno, che così si sfogano.
A quelli che scnnano il prossimo per due spiccioli o un motorino o per qualche milione di tonnellate di petrolio facciamo leggere qualche opuscolo situazionista, così li teniamo occupati.
I nazi che massacrano l'immigrato o il compagno li recuperiamo facendo fare loro qualche corso di ikebana.
Ecc. Ecc.
Le anime candide contrarie a qualsiasi forma di carcere (i modelli attuali fanno schifo anche a me), dovrebbero almeno sforzarsi di presentare qualcosa di meno demenziale della brutta copia di usanze tribali.
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la società anarchica
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paolo Wednesday, Nov. 13, 2002 at 12:27 PM |
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Parlare di società anarchica, é per certi versi già un'assurdità. E ne discendono altre assurdità, tipo "consegnare il colpevole..." (chi consegna a chi? e in base a quali criteri si stabilirebbe chi ha subito un torto e chi invece no? che cos'é fuori da una società come l'attuale un'azione cattiva in sé? se qualcuno fa una cosa, quel qualcuno evidentemene non l'ha giudicata cattiva. Se uno strangola un ausiliario del traffico, io ne sono felice, sua mamma magari no...qual è il punto di vista tutelato?)oppure "allontanare temporaneamente dalla società...". E' evidente che non appena si trattano questi temi, tutti si sentono rapidamente poliziotti e giudici e carcerieri, pronti a mettere le manette a tizio e caio per il bene della società
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torniamo?
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paolo Wednesday, Nov. 13, 2002 at 12:29 PM |
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Sedmmai rimaniamo: occhio per occhio é il principio che vige oggi, appena appena trasfigurato dalle mediazioni sociali imposte o suggerite dalla modernità. Un approccio non punitivo e non remunerativo, che non discenda dal poliziotto o dal mercante che ci hanno trapinatato dentro, proprio non riusciamo a pensarlo, e - quel che più conta - a praticarlo?
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più che papillon, faresti meglio a farti chiamare Serpico o Ultimo o come qualche altro sb
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pkrainer Wednesday, Nov. 13, 2002 at 12:38 PM |
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E' lampante che l'agente di custodia - non so se in servizio, a riposo o in pectore - che ha scritto più sopra, ha letto e non apprezzato (e ci credo! considerato il mestiere che fa, e che gli dà il pane della vergogna, e il companatico dell'infamia) il sito filiarmonici@ecn.org. Infatti é lì che scritti situazionisti e no, ed ipotesi varie tratte dalle esperienze di vari popoli (più che pèrimitivi, io li chiamerei liberi) si intrecciano per confrontare ipotesi di fuoruscita dalla società penale. La guardia che firma Papillon invece, si candida alla custodia di una'mpia casistica di personaggi, non comprendendo (fra le molte cose che non ha compreso, prima fra le quali che farebbe meglio a impiccarsi senz'altro indugio)che l'abolizione totale del carcere non guarda tanto alla liberazione di chi sta dentro, ma alla liberazione di tutti, compreso lui, nella sua divisa da cesso, dalla condizione infame di carcerare altri individui. La vergogna delle galere sta nel fatto non tanto che qualcuno sia ridotto ad essere prigioniero, ma che qualcuno precipiti così in basso, come il nostro turpe e abusivo Paillon, da rinchiudere altre persone con qualsivoglia giustificazione. Spero che il merda non legga mai queste parole, avendo già provveduto a liberare il mondo dalla sua presenza, ma se dovesse farlo, che ci mediti un attimo, prima di approvare la galera
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la realta
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silvia Tuesday, Jul. 01, 2003 at 11:31 AM |
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shangrillla@yahoo.it |
sono una anarchica estremista e purtroppo ho il mio ragazzo detenuto nel carcere di sollicciano e sono completamente d"accordo x l"indifferenza verso i giornali,poiche sono un miscuglio di corruzione,a favore dei potenti,e costituiti solo di menzogne e bugie,li detesto,e se volete una partecipazione x le proteste davanti al carcere sono disponibile fatemi avere risposta ciao silvia
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