Occupata, in via dei mille a Napoli, per circa due ore la sede dell’immobiliare che trattava la vendita di officina99

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Molte volte nel corso della storia di officina 99 abbiamo gia’ subito minacce di sgombero, sempre vi abbiamo risposto con fermezza.
In questi ultimi giorni la questione ritorna alla ribalta: prima, circa un mese fa, un cartello della Europeo Immobiliare, apposto fuori al centro sociale, invitava all’acqisto (alla telefonata un cortese addetto indicava in un miliardo di vecchie lire, trattabili, il valore dell’immobile) poi successivamente per ben due volte, l’ultima delle quali lunedi’ scorso, ci siamo trovati di fronte ad una scena gia’ vista, il catenaccio di ingresso scassinato, la porta di ingresso divelta forse da chi ha provato a mostrare l’immobile a potenziali compratori, ignari della particolare condizione dell’immobile.
Alle istanze sollevate da un mercato immobiliare in continuo movimento sull’area, rispondiamo con fermezza il nostro no ad ogni tentativo di cancellare 12 anni di storia, di autogestione praticata attraverso la riappropriazione di spazi e tempi a noi negati.
Ben comprendiamo i pruriti del mercato sull’area, proprio in questo particolare frangente politico quando, per contribuire a sbloccare i fondi previsti per la bonifica a Bagnoli, i costruttori chiedono in cambio sull’area orientale una maggiore liberta’ in merito alle cubature da edificare.
Ben conosciamo quanto i progetti per la variante sulla zona orientale, redatti dal comune, pur se non ancora approvati, gia’ abbiano attivato una serie di meccanismi di trasformazione, come sempre nella nostra citta’ non partecipati ai cittadini che abitano il territorio, senza che mai un meccanismo di comunicazione, implementazione e verifica degli scenari proposti sia stato attivato.
E proprio officina 99, come gia’ circa un anno fa avevamo documentato con un workshop sull’area( cfr http://www.ecn.org/terzopiano/territorio/workshop.html ) rischia, nonostante sia uno dei pochi soggetti realmente presenti sul territorio, di essere fisicamente schiacciata da queste trasformazioni, tra un futuribile “asse verde”, previsto per connettere il centro della citta’ al quartiere di Ponticelli, la cui traccia interessa la via Carlo di Tocco limitrofa il centro sociale; Sull’altro lato di officina la fondazione Stefano Falco, abbandonata da anni perche’ pericolante, si prepara ad accogliere (?) la nuova sede della circoscrizione, mentre l’ex manifattura tabacchi, sull’altro fronte di via Granturco e’ gią passata al ministero degli interni che intende allocarvi la “city police”, una centrale metropolitana di coordinamento delle forze dell’ordine, che sottrae ai cittadini anche il campetto ex CRAL, negli anni addietro luogo di aggregazione e svago per il quartiere.
Riteniamo doveroso da parte nostra rivendicare, in un processo di complessiva riqualificazione dell’area, un ruolo da protagonisti, sicuri che solo partendo da chi e’ presente ed opera sul territorio possa innescarsi un produttivo meccanismo di riqualificazione.
E’ per questa ragione che oggi, in segno di protesta, abbiamo occupato, per il tempo necessario a svolgervi una conferenza stampa ed inviare alcuni comunicati via fax, la sede dell’agenzia immobiliare incaricata dal sedicente proprietario sig Maurizio Casanova, di trattare l’ “affare”, essa stessa specchio delle pratiche correnti di una economia globalizzata, che vede sull’area orientale della citta’ di Napoli operare gli interessi di una immobiliare “che opera prevalentemente a Praga, capitale della repubblica Ceca”. Contestualmente alla nostra occupazione gli incaricati dall’agenzia hanno espressamente dichiarati di non essere piu’ interessati a trattare l’immobile.
E’ in nome della nostra storia, dei percorsi di alternative culturali che abbiamo praticato e delle esperienze politiche maturate in questi anni, che lanciamo un appello alla citta’, a tutti quanti uomini o donne si sentano vicini alla nostra storia, affinche’ uniscano le loro forze alle nostre in difesa di OFFICINA99, partecipando alle iniziative presso il centro sociale in via Granturco (cfr http://www.officina99.org), e manifestando la propria solidarieta’ con i mezzi che si ritengano piu’ opportuni.
CON OGNI MEZZO NECESSARIO
CONTRO OGNI TENTATIVO DI REPRESSIONE
A DIFESA DEI NOSTRI SPAZI DI LIBERTA’
Napoli 15 novembre 2002



Vedi inoltre l’articolo sul corriere del mezzogiorno a pagina 7
http://62.101.81.123/cdm/corrieredelmezzogiorno.html