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disturbati gli antiabortisti
by assemblea femminista Sunday, Nov. 17, 2002 at 3:35 PM mail: rossefuoco@genie.it

venerdì 16 inaugurazione convegno antiabortista siamo andate anche noi

DA LA REPUBBLICA 16 NOVEMBRE

Movimento per la vita il convegno Proteste e slogan dalle femministe

Proteste e contestazioni di un gruppo di femministe all'apertura del convegno nazionale del Movimento per la vita, che si è aperto ieri al Teatro San Giovanni Bosco. Una decina di contestatrici, al grido di «Sul corpo delle donne decidono le donne, aborto libero per non morire», ha srotolato uno striscione, gettando tra il pubblico prezzemolo e cucchiai di plastica, «gli strumenti - hanno spiegato - che venivano usati per abortire prima della 194 e oggi vogliono farci tornare a questo». Sono circa 140 mila le interruzioni di gravidanza ogni anno in Italia, a fronte di seimila donne incinte e novemila assistite dai Centri d'aiuto alla vita. Un servizio volontario al quale si rivolgono oggi, per i due terzi, donne straniere: tendenza esattamente opposta a quella registrata nei primi anni Novanta, quando erano soprattutto le italiane a chiedere il sostegno di queste strutture. Sono i dati emersi dal convegno, cui hanno portato i loro saluti il vicesindaco Marco Calgaro e l'assessore regionale alla Cultura Giampiero Leo, che hanno sottolineato come «il valore della vita non debba essere utilizzato dalla politica come valore di destra o di sinistra, ma trasversale», si è accesa la protesta. Al convegno, presieduto da Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, ha preso parte l'arcivescovo di Torino, il cardinale Severino Poletto, che ha letto il messaggio di benedizione del Pontefice. Secondo il cardinale, «bisogna convincere le persone che il concepito è un bambino e che questa non è solo una questione di fede, ma anche di cultura».

(Del 16/11/2002 Sezione: Torino cronaca Pag. 33)
IL CARDINAL POLETTO: LA PILLOLA ABORTIVA E´ UN EVENTO DELITTUOSO
Il ritorno delle femministe

E´ stato «il consueto lancio di mazzolini di prezzemolo» da parte di un gruppo di femministe - così lo ha definito l´onorevole Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita - accompagnato da slogan a favore dell´aborto a segnare l´apertura del 22° convegno nazionale dei Centri e Servizi di Aiuto alla Vita, ieri pomeriggio, al Teatro San Giovanni Bosco. Sul palco, per la tavola rotonda sull´esperienza dei Cav, accanto a Casini, c´erano il cardinale Severino Poletto, il sottosegretario alla Sanità Antonio Guidi, la professoressa Elena Vergani, il sociologo Franco Garelli e Catherine Wierling del Forum Europeo dei diritti dell´uomo e della famiglia. La polizia ha subito allontanato le donne dalla sala e Casini ha sdrammatizzato: «Capita sempre, non ci facciamo spaventare». Nell´aprire i lavori - che proseguono fino a domani - il cardinale ha ribadito che «se ad un´arma da taglio, gli strumenti chirurgici usati per l´aborto, si affianca un metodo alternativo per uccidere un essere umano, la pillola RU486, non c´è alcun progresso né sul piano civile né tantomeno su quello etico». L´arcivescovo ha poi esortato gli operatori dei Cav ad estendere «il lavoro di sensibilizzazione e sostegno alle donne in difficoltà anche agli uomini, fidanzati o mariti, affinché come padri del concepito non si eclissino rinunciando alla loro responsabilità sia verso la donna sia verso il bambino». E ha aggiunto: «Questa azione educativa non è meno importante, anzi è urgente che sul versante maschile si faccia più esplicita e diffusa, così che non si continui ad accettare uno stile, che è anche di una certa cultura, che dispensa facilmente l´uomo dall´assumersi apertamente responsabilità». Oggi le donne che si rivolgono ai Cav sono per due terzi straniere, una situazione inversa rispetto ai primi Anni 90. Nel 2001 si calcola che siano stati 4300 i bambini nati grazie al sostegno fornito dai Cav alle madri (315 a Torino città), 55 mila in 25 anni: appena il 3% rispetto alle interruzioni di gravidanza praticate in Italia.m. t. m.


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