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dalla patagonia a termini imerese
by killerina Sunday December 01, 2002 at 02:28 AM mail:  

due operai della Zanon autogestita incontrano gli operai della Fiat di Termini Imerese

Mariano e Natalio arrivano davanti ai cancelli della Fiat di Termini Imerese alle 10 del mattino di un normale sabato di presidio per gli operai ormai in lotta da piu' di due mesi. La Zanon e la Fiat, realta' diverse a confronto. "La vostra lotta e' la nostra lotta" comincia Mariano, quasi a siglare subito un patto di alleanza perche' "non ci sono frontiere che possano impedire l'unita' degli operai nella lotta contro i padroni". Un'accoglienza calorosa, quella riservata loro dagli operai della Fiat affascinati dall'esperienza di autogestione, difficilissima se non impossibile da ripetere nello stabilimento siciliano, se non altro per un fattore tecnico: la Zanon produce ceramiche e il ciclo produttivo comincia e finisce all'interno dello stesso stabilimento, Termini Imerese, invece, e' un punto di assemblaggio non in grado di fabbricare un prodotto finito.
"L'unita' e' la cosa piu' importante" continua Mariano "non solo fra gli operai della fabbrica, ma tra tutti i lavoratori, occupati e disoccupati, e poi l'appoggio della comunita' di Teuquen per noi e' stato ed e' ancora fondamentale".
Unita' che a Termini sembra mancare.
"Siamo 1800 gli operai qui, ma oggi siamo davvero pochi, e non solo oggi" dice uno dei lavoratori della Fiat "troppi hanno preferito mettersi in malattia, e altri non partecipano sempre alle azioni di lotta. Prendiamo esempio dagli argentini. Se ci spacchiamo facciamo il gioco di Agnelli". Mariano e Natalio hanno parlato dal palco indossando le casacche blu della Fiat emozionati e entusiasti. "Abbiamo cominciato come voi, coi presidi davanti ai cancelli, i blocchi e le manifestazioni" racconta Natalio "poi abbiamo capito che Zanon non aveva intenzione di tornare sulle sue decisioni e abbiamo prima occupato e poi rimesso in produzione la fabbrica, garantendo il nostro posto di lavoro".
Sulla Fiat, intanto si aspettano notizie da Roma. Notizie che sarebbero arrivate il girno dopo: l'azienda abbandona il tavolo delle trattative.

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