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Free Marco Camenisch: demo!
by Suissa Monday, Dec. 02, 2002 at 9:39 AM mail:

il 14 dicembre a Zurigo manifestazione per la liberta' di Marco Camenisch

 
14 dicembre 2002, 13.00 Carparkplaz dietro alla stazione di Zurigo.

Dalla primavera del 2002, Marco Camenisch si trova nel carcere di massima sicurezza di Pfaffikon (Zurigo). Se non fosse dipeso dalla magistrato inquirente Wiederkehr, il suo processo sarebbe già stato celebrato e Marco non avrebbe pagato le conseguenze di una vendetta personale.

Marco è stato estradato dall'Italia, dove aveva già scontato 10 anni di galera. Le sue attuali condizioni di detenzione a Pfaffikon sono peggiori di quelle subite in Italia. Inizialmente non gli è stato permesso di incontrare la moglie, la sua corrispondenza è stata limitata e non gli sono state fornite cure mediche appropriate. Inoltre, hanno tentato, finora senza successo, di allontanare il suo avvocato di fiducia.

A giugno è stato trasferito dalla sezione di massima sicurezza in una sezione normale. I suoi cari possono ora fargli visita, ma solo attraverso un vetro di sicurezza. La sua corrispondenza è tuttora limitata e le cure mediche gli vengono somministrate in modo discontinuo. Visto che il giudice di Zurigo vuole chiudere l'istruttoria, dobbiamo attenderci a breve un processo.
***
Nato nel 1952, Marco Camenish, è cresciuto nei Grigioni in un ambiente piccolo-borghese. Dopo aver interrotto gli studi a Schiers, dove predominava un pensiero elitario, autoritario e arrivista, inizia un periodo di formazione presso la scuola agricola Plantahof. Il confronto con la realtà dell'agrochimica lo induce ad abbandonare anche questa strada e a tentare una breve esperienza come alpigiano. Qui si convince che per mutare le condizioni di vita è necessario agire concretamente contro il sistema e alla fine degli anni 70 diventa militante del movimento.
Anche in Svizzera il movimento antinucleare faceva ricorso all'azione diretta: distruzione di piloni dell'elettricità, sabotaggio delle installazioni dell'industria elettrica azioni contro i rappresentanti della mafia dell'atomo.

Nel gennaio 1980, è arrestato insieme ad un compagno e, dopo un anno di detenzione preventiva, è chiamato a comparire davanti al tribunale cantonale di Coira per un'azione di sabotaggio contro un pilone delle centrali elettriche svizzere del nord-est (NOK) di Bad Radaz. E' colpito da una pena straordinariamente dura: 10 anni di carcere. Marco rifiuta qualsiasi forma di collaborazione con la giustizia, non riconoscendogli alcuna legittimità. Durante il processo legge una dichiarazione nella quale inserisce l'azione di protesta contro la distruzione dell'ambiente in una prospettiva di lotta contro il sistema capitalista.



Nel dicembre 1981, riesce a evadere dalla prigione di Regenzdorf/ZH con cinque altri detenuti. Durante l'evasione una guardia viene uccisa e un'altra ferita. Marco non si trovava però nel gruppo da cui partì il colpo d'arma da fuoco.
In seguito a questo evento, comincia per Marco una periodo di dieci anni di latitanza. Nel 1989 il Ministero pubblico della Confederazione (Staatschutz) e i mezzi d'informazione lo accusano della morte di una guardia di frontiera a Brusio/GR. Nel novembre 1991 viene arrestato in Toscana, dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri.

Nell'aprile del 1993 lo stato italiano lo condanna a 12 anni di prigione per il ferimento di pubblico ufficiale e per numerose azioni di sabotaggio ai tralicci dell'energia elettrica. La prigionia italiana si svolge in diversi carceri di massima sicurezza tra i detenuti politici e sociali. Nell'aprile 2002 viene estradato in Svizzera dove gli restano ancora 8 anni da scontare per l'attentato al pilone della NOK. Nel frattempo sono stati emanati contro di lui altri mandati di cattura per l'evasione da Regensdorf e la morte della guardia di frontiera.

La solidarietà con Marco ha una lunga storia. Dalla primavera del 2002 si sono susseguite molte azioni di solidarietà: organizzazione di riunioni, trasmissioni radio, concerti di sostegno, presidi intorno alla prigione, manifestazioni davanti alle ambasciate svizzere in Italia…
Tutti questi anni di prigione non hanno piegato Marco nelle sue convinzioni. Egli, al contrario, è rimasto politicamente attivo. Il regime di detenzione di Pfaffikon non lascia alcun dubbio sulla sua finalità: attraverso le dure condizioni carcerarie la magistrata di Zurigo vorrebbe piegare l'intatta identità politica di Marco e il suo rifiuto di collaborare con la giustizia.
Ella non ci riuscirà. Anche noi ci opporremo a questi attacchi. Uniamoci contro l'insolenza della magistrata Wiederkehr. La solidarietà è un'arma!

Per una società senza prigioni!
Il 14 dicembre sosteniamo con determinazione la lotta di Marco Camenisch!


Degli amici e delle sostenitrici di Marco Camenisch



Importante: è possibile che durante l'autunno Marco venga trasferito in un altro carcere.
Tieniti informato consultando i siti:

http://www.freecamenisch.net
http://www.ch.indymedia.org
http://www.aufbau.org


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Titolo Autore Data
free camenisch ! Manifestazione al carcere di Thorberg (Berna) Thursday, Dec. 19, 2002 at 1:12 PM
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