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I popoli indigeni del Venezuela difendono dinanzi alla opinione pubblica nazionale ed inte
by xxx Friday, Dec. 13, 2002 at 8:17 AM mail:

Poco dopo che l’ordine costituzionale ritornò in Venezuela, dopo il fallito Golpe che cercò di destituire il Presidente Hugo Chavez, un insieme di organizzazioni indigene di quel paese si pronunciarono pubblicamente in difesa del proprio governo e dei risultati ottenuti durante la gestione di quel mandato. Riportiamo il documento integralmente.

Il Consiglio Nazionale Indigeno del Venezuela (Conive) - riprendendo lo spirito dei nostri vecchi ed eroi della resistenza indigena e dinanzi ai fatti dolorosi accaduti l’11 di aprile, in Caracas; che ha portato al risultato di numerosi fratelli venezuelani morti e decina di feriti – intende lanciare un appello a tutto il popolo venezuelano e al mondo perché in questo momento cruciale per il Venezuela si invochi lo spirito di solidarietà, il sentimento collettivo, l’amore per l’altro, la ricerca della verità e, soprattutto, il rispetto delle differenze e la tolleranza, così come la pazienza che per 500 anni hanno caratterizzato nel nostro popolo la lotta e la costante ricerca del riconoscimento dei nostri diritti indigeni, solo ora plasmati nella Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Questo imbarbarimento nella nazione, prodotto dalle manifestazioni dentro gli stessi oppositori al Governo del Presidente Chavez ed ai difensori del processo rivoluzionario, fa si che noi ci pronuniciamo dinanzi alla molteplicità dei fatti e che ci rivolgiamo alla opinione pubblica nazionale ed internazionale per esprimere le seguenti nostre opinioni:
1. Gridiamo il nostro dolore dinanzi alla morte dei vari fratelli venezuelani e, al tempo stesso di solidarizzare con i loro familiari, sollecitiamo que si indaghino le circostanze in cui morirono queste persone;
2. dobbiamo vegliare affinché questi atti criminali non restino impuniti e che gli autori materiali ed intellettuali siano realmente identificati e puniti secondo quanto stabiliscono le leggi del governo venezuelano;
3. Condanniamo il Colpo di stato portato contro il presidente della repubblica venezuelana Hugo Rafael Chavez Frìas, capeggiato da Pedro Carmona Estanga (Presidente di Federcamaras), Carlos Ortega (Presidente illegittimo della CVT), rappresentanti dei partiti politici di opposizione appoggiati dai principali mezzi di comunicazione di massa e approvato da alcuni dattori esterni all’interesse della nostra nazione;
4. Condanniamo fermamente l’intento del governo di fatto di eliminare la Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, dove sono consacrati i diritti dei popoli indigeni e che è riconosciuta come una delle più avanzate in quanto i diritti degli indigeni si riferiscono ad un ambito mondiale, prodotto della lotta e della resistenza da parte di più di 30 popoli indigeni che vivono in questo paesi da più di 500 anni.
5. Condanniamo il governo di fatto che attraverso un decreto legge ha dissolto i poteri pubblici costituiti come: l’Assemblea Nazionale, il Consiglio nazionale elettorale, il Tribunale supremo di giustizia, la destituzione del Fisco Generale della Repubblica, la Defensoria del Pueblo. In questo modo si è voluto espropriare il potere di alcuni governi regionali e municipalità attraverso l’imposizione di uomini vicini ai golpisti, dimostrandosi la vera natura dittatoriale, fascista, discriminatoria e escludente, da parte della estrema destra venezuelana;
6. Denunciamo che mentre il breve governo di fatto ha violato i diritti umani di centinaia di Venezuelani e prodotto manifestazioni di atti violenti, minacce, detenzioni, torture, privazioni della libertà di espressione, generando incertezza nella società, mai nei tre anni di governo di Hugo Chavez si erano sviluppati fatti del genere;
7. Ripudiamo e condanniamo qualsiasi azione che attenti alla sovranità dei paesi rappresentati nel nostro paese, come successo con la presa violenta dell’ambasciata cubana da simpatizzanti il governo di fatto, violando norme internazionali. Con queste azioni si è evidenziato l’odio di una classe borghese contro la libera autodeterminazione delle popolazioni latinoamericane.
8. Esaltiamo la decisiva partecipazione del popolo bolivariano del Venezuela affinché fosse ristabilito lo stato di diritto e l’istituzionalità legittimamente stabilita. Diamo riconoscimento all’appoggio ricevuto dalla comunità internazionale rappresentata nella OEA, Gruppo dei 77, CARICON e Gruppo di Rio, affinché si ristabilisse la Costituzione, la democrazia partecipativa e protagonista;
9. Riconosciamo l’encomiabile lavoro svolto dalle emittenti Fe y Alegria, YVKE Mundial, emittenti comunitarie, mezzi di comunicazione internazionali e organizzazioni indigene internazionali che resero possibile la vera ed obiettiva trasmissione dei fatti accaduto i giorni 11, 12, 13 e 14 aprile 2002.

Una volta ristabilito il diritto, noi popoli indigeni facciamo un appello a tutti i cittadini del paese alla unità, alla calma affinché nuovamente riprendiamo il processo di rinvigorimento della Repubblica Bolivariana del Venezuela. E agli organismi internazionali ed ai paesi nostri fratelli e fratelli di tutto il mondo affinché comprendano il processo di cambiamento che viviamo e rispettino la sovranità e l’autodeterminazione del nostro popolo, sotto l’ordine costituzionale, pluriculturale e multietnico.

Il Consiglio Nazionale Indigeno del Venezuela (Conive), sue organizzazioni regionali e di base:
Organizzazione regionale dei popoli indigeni del Zulia (ORPIZ), Organizzazione Regionale dei popoli indigeni dell’Amazzonia (ORPIA, Federazione indigena dello stato Bolivàr (FIB), Unione delle Comunità indigeneWarao (UCIW), Consiglio Regionale dei popoli dei popoli indigeni di Apure (Corpia), Unione dei popoli indigeni di Monagas (UPIM), Comunità indigene unite per il diritto al lavoro (Ciundetra), Coordinamento del Conive di Sucre, Organizzazione nazionale degli studenti indigeni (Oneive).
Esprimiamo il nostro inarrestabile spirito di lotta per la difesa dei diritti storici dei popoli indigeni, consacrati nella Costituzione nazionale e nei convegni internazionali ratificati dallo Stato Venezuelano.

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