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Documento finale dell'assemblea dell'occupazione, facolta' di ing. e bio. di Firenze
by Assemblea dell'occupazione Thursday, Dec. 19, 2002 at 8:44 AM mail: kollettivo@lilik.it

Documeto dell'assemblea dell'occupazione studentesca delle facolta' di ingegneria e biologia di firenze. Firenze 17/12/02.

DOCUMENTO CONCLUSIVO DEI LAVORI DELL'ASSEMBLEA DELL'OCCUPAZIONE DEL PLESSO DIDATTICO VIALE MORGAGNI

Firenze, 17 Dicembre 2002

Noi studenti dell'Ateneo fiorentino crediamo nel ruolo fondamentale dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca pubblica come presupposto per la crescita culturale, sociale e economica del paese e di conseguenza non possiamo più accettare il ruolo marginale che è stato a queste attribuito negli ultimi anni. La convinzione che l'acquisizione e la formazione di strumenti cognitivi e l'elaborazione di idee fossero qualcosa di superfluo e un investimento a perdere ha portato ad una condizione limite di sopravvivenza per la struttura dell'Università e della Ricerca e a una progressiva perdita della capacità di innovazione culturale e tecnologica che le è propria. Da una parte assistiamo alla rinuncia della possibilità di sviluppo del livello culturale e della capacità critica e di confronto democratico fino a giungere ad una vera e propria povertà intellettuale; dall'altra osserviamo il progressivo abbassarsi degli obiettivi della ricerca italiana al solo livello applicativo, mentre l'industria tende a assestarsi su un ruolo di assemblaggio di tecniche e conoscenze sviluppate da altri, con conseguente arretramento sul piano internazionale come denunciato negli ultimi giorni dalle classifiche delle agenzie e evidenziato dal Presidente della Repubblica. Si prosegue oltre nella direzione già intrapresa con la riforma universitaria, e che abbiamo già contestato a suo tempo, rinunciando a un'ampia preparazione di base a vantaggio di una marcata settorializzazione e tecnicizzazione del sapere, preferendo alla formazione di persone dalla preparazione flessibile la flessibilità del mercato. Si è preferito saper vendere piuttosto che sapere, utilizzare strumenti piuttosto che crearli.

LA LEGGE FINANZIARIA 2003

La legge finanziaria 2003 si presenta come la linea oltre la quale si mette in crisi la sopravvivenza stessa della struttura dell'Università e della Ricerca, rendendo irreversibile il processo di impoverimento culturale causa e conseguenza dell'impoverimento economico. In un paese in crisi economica e sociale si risponde tagliando ulteriormente i fondi e le risorse al motore chiave per lo sviluppo e la crescita, e non per un semplice, per quanto comunque criticabile, adattamento alla situazione di ristrettezza contingente, ma con una precisa intenzione di smantellamento dell'intero settore. La legge finanziaria 2003 prevede, al fine di effettuare una discutibile "razionalizzazione delle spese", una riduzione del 3.2% delle dotazioni destinate al Ministero dell'Istruzione, dell' Università e della Ricerca (vedi tabella), nell'ambito di una diminuzione complessiva del 2.5% di gran parte degli enti pubblici (come specificato nella Tabella C della legge finanziaria), con una ulteriore diminuzione del 10% delle spese per i "consumi intermedi non aventi natura obbligatoria", ovvero telefono, luce, gas, acqua per le amministrazioni pubbliche (Articolo 12, "Razionalizzazione delle spese e flessibilità dei bilanci"). Inoltre si stabilisce per alcune amministrazioni pubbliche tra cui le istituzioni universitarie non solo il divieto a aumentare il loro organico, ma si limita anche fortemente il reintegro del personale. In questo modo si impedisce il naturale ricambio del corpo docente (che ha già un'età media molto elevata) e si peggiora la condizione dei precari (personale con assegni di ricerca, contratti di collaborazione ecc.), abbandonandoli a una situazione ancora più incerta. (Articolo 21, "Organici, assunzioni di personale e razionalizzazione di enti e organismi pubblici"). La legge finanziaria prevede inoltre il passaggio di competenza ai singoli atenei degli adeguamenti contrattuali sugli stipendi che andranno così a pesare direttamente sul loro bilancio (Articolo 20, "Rinnovi contrattuali e disposizioni sul controllo della contrattazione integrativa").
FONDI DESTINATI AL MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) (Estratto dalla Tabella C delle leggi finanziarie 2002 e 2003)
OGGETTO DEL PROVVEDIMENTO 2002 (valore in migliaia di euro) 2003 (valore in migliaia di euro)
Accordi internazionali per la ricerca scientifica 6.197.000 4.648.000
Altri interventi per le Università statali 7.592.000 6.990.000
Interventi diversi 387.000 373.000
Piani e programmi di sviluppo dell'Università 126.532.000 121.964.000
Università e istituti non statali 111.038.000 104.355.000
Diritto allo studio 129.114.000 124.453.000
Finanziamento ordinario dell'Università 6.249.128.000 6.030.000.000
Contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi 9.229.000 18.537.000
Finanziamento ordinario degli osservatori 43.021.000 39.607.000
Fondo per il funzionamento della scuola 232.406.000 214.059.000
Ricerca scientifica 1.575.194.000 1.555.000.000
Edilizia universitaria e grandi attrezzature e ricerca scientifica 30.987.000 30.987.000
TOTALE 8.520.825.000 8.245.973.000
RIDUZIONE COMPLESSIVA 3,2%

L'ATENEO FIORENTINO

L' ateneo fiorentino presenta una situazione di bilancio già critica per l'anno 2002; le previsioni di bilancio approvate il 13/11/2002 e riportate n

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