Anche se nessuno ne parla, nei territori occupati lo stato d'israele contnua la costruzione di 350 km di muro intorno a Gerusalemme.

”La muraglia supererà in totale i 350 chilometri.
Già cominciata nel nord, la sua costruzione inizia vicino Gerusalemme. Come è possibile lasciare che si eriga questo ‘muro di Berlino’ intorno alla città santa di tre religioni? E' inaccettabile, e' una vera e propria ebreizzazione di Gerusalemme''. È Yasser Arafat, presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), a parlare durante una intervista rilasciata al giornale francese ‘le Parisienne’.
“Bisogna che l'opinione pubblica prenda coscienza di cosa sta succedendo. Bisogna reagire in fretta perché tutto ha un limite”, aggiunge Arafat. Secondo il presidente dell’Anp il progetto politico di Sharon, premier di Israele, è quello di distruggere l’identità nazionale del popolo palestinese attraverso una sistematica azione di repressione ed isolamento dei suoi rappresentanti politici.
“Con Ytzhak Rabin – continua Arafat - la pace era possibile. Però è stato assassinato dai fanatici che sono oggi al potere. Tutto quello che succede comporta una escalation che prova chiaramente come il governo israeliano non voglia la pace. Ci distrugge per meglio incominciare la costruzione del muro''.
Parlando dell’ipotesi israeliana secondo la quale Saddam Hussein avrebbe trasportato ‘armi di distruzione di massa’ in Siria il presidente palestinese ha concluso. “Che buffonata! Come è possibile che con i satelliti gli americani abbiano visto nulla passare attraverso il deserto? La verità è che Israele usa contro di noi armi proibite, in primo luogo del gas''.
Intanto oggi, a Jenin in Cisgiordania, un ragazzo è stato ferito dai soldati di Tel Aviv. Muhammed Bassam Nassar, di sedici anni, secondo fonti palestinesi è stato colpito nella sua casa da un proiettile vagante. La radio militare israeliana aveva invece diffuso la notizia che un “terrorista era stato ucciso durante scontri nella città”.
Durante gli scontri di questa mattina avvenuti a Jenin sono stati feriti cinque militari israeliani e l’azione è stata rivendicata dall’organizzazione ‘Martiri di Al Aqsa', organizzazione legata al Fatah.