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Davos: runaway train
by pwd9148 Sunday January 26, 2003 at 01:40 PM mail:  

La manifestazione divisa in tre pezzi, vista dal pezzo in mezzo.

Ero sul treno bloccato a Fideris, a pochi km da Davos, che non ha accettato i controlli e le trappole della polizia svizzera. Si pensava di passare senza controlli, invece una volta a Fideris (4 case innevate) ci hanno detto che c'era stato un malinteso (sic), che dovevamo farci controllare fotografare ecc.
E' stato bello vedere che nessuno ha accettato questi controlli, sebbene (quasi) nessuno avesse nulla da nascondere. Tutti hanno capito che la posta politica in gioco non era piu' "fare la manifestazione o meno" ma "come farla". E' un merito notevole, soprattutto perche' molti hanno (abbiamo) fatto ore e ore di treno dall'alba per essere bloccati nella neve a pochi km da Davos, e molti avrebbero ceduto alla fatica, se l'obiettivo politico non fosse stato chiaro in testa a tutti.
La polizia aveva autorizzato la manifestazione, e l'aveva quasi inclusa nel programma del WEF. Il movimento e' riuscito a rilanciare e a spostare la lotta un passo piu' in la', rifiutando i controlli (purtroppo insieme alla manifestazione) e ogni divisione tra "buoni" e "cattivi".
Per la cronaca, il treno bloccato a Fideris e' poi ripartito per Landquart, dove erano nel frattempo iniziati gli scontri. Il treno non voleva entrare nella stazione intossicata dai lacrimogeni, quindi siamo scesi in campagna e abbiamo raggiunto la cittadina a piedi. La polizia ci e' venuta incontro quando ancora non eravamo entrati a Landquart con gas, proiettili di gomma e idranti. Correndo per i campi innevati, abbiamo comunque raggiunto Landquart e i compagni che bloccavano i treni in stazione e siamo ripartiti tutti insieme per Zurigo e Berna.

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