botta e risposta con Ambrogio, uno dei papą di telestreet
*> cos'č il progetto telestreet * *il progetto Telestreet consiste nel dare vita ad un network di micro *emittenti televisive capaci di dialogare fra loro, di scambiare materiali e *di parlare, quando lo si ritiene opportuno, con una sola voce. Un network *di *microemittenti che sappia integrarsi con la rete a banda larga e domani *salire sul satellite. *
> la sua filosofia * *Costruire una piattaforma tecnica, politica e poetica su cui le street tv *possano crescere e moltiplicarsi, a partire dall'universo della produzione *indipendente e polimediale. * *> cos'č telestreet a bologna * *A Bologna e' nato il primo nodo di Telestreet, OrfeoTv che trasmette in un *cono d'ombra di Mtv dal solstizio d'estate del 2002. Da oggi e' in buona *compagnia: Teleimmagini quartiere Bolognina, TVTBtv quartiere Fossolo e *Albornoz Tv quartiere San Ruffillo. Orfeo per ora e' anche Telestreet.it, *il *sito web delle street tv, luogo virtuale di coordinamento e di scambio. E *ancora in collaborazione con NGVision.org, banca dati on-line di immagini e *parole no copyright a disposizione di chiunque. * *il palinsesto
*Il palinsesto di OrfeoTv assomiglia piu' ad un torrente di montagna che ad *una scaletta di appuntamenti e come dice un vecchio saggio d'oriente "non *si *entra mai due volte nello stesso fiume": spazio ai videomakers che non *hanno *distribuzione, all'informazione nostrana anche localissima e *internazionale, *esplorazioni tematiche attorno alle politiche per la pace e per l'ambiente, *alla sperimentazione comunicativa, alla poesia e all'arte. E poi guerra *senza quartiere al duopolio Berlusconi-Berlusconi. * *> quanta gente guarda orfeo tv a bologna * *Al bar Miki & Max di via Orfeo molti. Molti non ci ricevono ma tutti nel *quartiere sanno quello che stiamo facendo e a tutti ispiriamo una certa *simpatia. Dell'audience non ci curiamo. Per risolvere i problemi di *ricezione e con essi quelli del'audience invitiamo tutti a fare la propria *televisione in modo da smettere di guardare quella del Piazzista. La cosa *davvero importante accade sotto l'antenna e non intorno ad essa: molti di *coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia, di coloro che non hanno *luogo di espressione pur avendo neuroni vivaci, di coloro hanno da dire *cio' *che va detto si ritrovano la' sotto e insieme si pongono il problema di *comunicare. Il risultato? in primis uscire dall'impotenza di agire e poi... *che ognuno liberi il proprio spirito. * *> come si fa a partecipare * *Per partecipare e' sufficiente recarsi dalle parti di via Orfeo con il *bisogno o il desiderio di esprimersi. Il lavoro e' volontario, le gerarchie *"naturali": ci sono ovviamente personalita' che si affermano od emergono, *in *tempi e situazioni anche diverse, ma sono personalita' legate al fare, al *creare, all'immaginare e non a una prefigurazione gerarchica. Del resto non *c'e' nessun grisby da spartire. * *> cosa succede domani * *Domani 22 febbraio 2003 si alzeranno dai tetti di molte citta' una ventina *di nuove antenne: alle ore 19,30 parleranno tutte con una voce sola. Un ora *di "discorso" collettivo contro la guerra costruito con il contributo di *tutti. *
> progetti futuri * *Alimentare e promuovere la proliferazione anche caotica delle tv di strada. *Arricchire l'archivio on-line per costituire un giacimento di immagini e *parole da cui prelevare "discorsi" provenienti da ogni parte del mondo. *Dare *solidita' alla rete delle street tv cominciando a organizzare i primi nodi *collegati in banda larga. Riorganizzare il sito telestreet.org in funzione *della necessita' di offrire ad ogni street tv uno spazio proprio sul web, *un *servizio legale efficiente, un luogo di incontro e di ideazione amichevole, *informazioni, documentazione e accoglienza per tutti coloro che vogliono *partecipare alla costruzione di Telestreet. E poi il satellite, prossima *puntata. *>
come si fa una street tv * *Si entra in un negozio da antennista, si acquista il necessaire per *trasmettere con 300/1000 euro ed e' fatta. Dimenticavo la cosa piu' *importante: le persone, quelle non si comprano, si incontrano. * *
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