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Nestle',esuberi,concertazione
by gattobiancogattonero Saturday, Feb. 22, 2003 at 5:51 PM mail:

A furia di concertazione.

A furia di concertazione.
A dispetto del patto per lo sviluppo dell'umbria sottoscritto anche dall'associazione industriali la Nestle' annuncia 220 esuberi.Ds e sindacati sono incazzati e chiedono un ritorno immediato alla concertazione:la ripresa veloce del "confronto"al tavolo delle trattative e' auspicata in nome della qualita'-lavoro-Coesione Sociale.Il 19/02/03 dopo che la Nestle'-perugina ha recapitato alle RSU aziendali una lettera che annunciava gli "esuberi"e' stato indetto(20/02/03)uno sciopero.
Ovviamente l'associazione industriali-interpellata-risponde che fa fatica a capire il comportamento dei sindacati che dopo aver concesso(in nome della concertazione)piu' o meno tutto adesso rompono"la trattativa :trattativa sulla riorganizzazione degli orari all' interno della fabbrica. Una riorganizzazione - ribadisce Assindustria di Perugia - che Nestlè intendeva basare sulla flessibilità degli orari e non sulla stagionalità o precarietà dei contratti..Vista la necessità di conseguire la riorganizzazione in altri modi, per conseguire flessibilità ed economicità produttiva la Nestle' e' passata alla richiesta di mobilita' per 150 operai e 70 tra impiegati e tecnici.La multinazionale svizzera in una nota dichiara che «da oltre cinque mesi Nestlè Italiana, impegnata in una trattativa finalizzata a trovare soluzioni adeguate, si è vista costretta ad avviare la procedura di mobilità prevista dalla legge in seguito al rifiuto, da parte delle organizzazioni sindacali, di accettare le proposte avanzate»La vicenda della riorganizzazione del lavoro alla Perugina si tinge di giallo viste le dichiarazioni della cgil:«La flessibilità per noi non è un problema, la formula del lavoro '6 per 6' chiesta dall' azienda non è un problema ma non la possiamo accettare al buio, senza una contropartita di investimenti aggiuntivi per potenziare il marchio e la qualità delle produzioni dello stabilimento di San Sisto."Dopotutto in Umbria il numero dei lavoratori irregolari e' di circa 50 mila, il più alto, secondo l' Istat, tra quello delle regioni del centro nord- altri 45 mila lavorano in collaborazioni coordinate e continuative e dunque un po' di flessibilita' e precarieta' in piu' non turba nessuno.
Per acquisire competitivita' nel mercato internazionale la Nestle' licenzia; L'AST di Terni lo minaccia -la Merloni di Gualdo lo annuncia..eccLa competitivita' sul mercato -concertazione si concertazione no!-si acquisisce riorganizzando il lavoro,licenziando e precarizzando.Sindacati,istituzioni,partiti regionali piangono lacrime di coccodrillo dopo aver osannato le virtu' del mercato,della competizione e della flessibilita'.Temono per la "coesione sociale"dopo averla consegnata alla "spontaneita'"del libero mercato,al suo imbattibile potere d'integrazione.(non senza adeguati finanziamenti pubblici).Dall'altro lato gli stessi operai hanno fatto quadrato attorno al loro pezzetto di lardo senza mai guardare oltre la propria mera sopravvivenza.Per gli operai della perugina poi manco a dirlo:si sono sempre considerati una razza a parte:privilegiati anche quando suonava la campana della stagionalizzazione e precarizzazione dei rapporti di lavoro.
I figli degli stessi operai della perugina(eredi ) -rinunciando al sogno del posto fisso-avevano ripiegato sulla realta' di diventare"stagionali a tempo indeterminato".Ma non e' servito a nulla,evidentemente la concertazione non paga e neppure l'egoismo sociale elevato a visione del mondo aiuta...
Chi vuole il mercato,la competitivita',poi se ne prende pure le conseguenze.

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