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Grande Serbia-origini ottocentesche
by Fabio Mosca Tuesday, Feb. 25, 2003 at 11:12 PM mail:

Sin dal 1844 Ilija Garashanin elaborava "Il Progetto della Grande Serbia"- (nacertanje)

Continuo, malgrado gli insulti di professorini di grammatica ed esclamazioni da stadio varie, ad offrire a persone razionali materiale di riflessione sulla fine della Jugoslavia di Tito.

Al professorino spocchioso che mi accusa di essere "razzista antiserbo" chiedo gentilmente di citare una sola mia frase razzista. I duri giudizi sulla classe dirigente serba sono di intellettuali serbi, di socialisti e comunisti serbi, ma di altri tempi. Io posso solo tradurli in italiano e farli miei, dato che i FATTI li hanno confermati.

L'Eguaglianza fra i popoli non piace ai nazionalisti, che considerano il proprio popolo DESTINATO a comandare gli altri. Non parlo qui solo dei dirigenti attuali Serbi...

Finalmente l'ipocrisia di chiamare Jugoslavia quello che dall'89 era inteso solo come Grande Serbia , e che ha prodotto il grande disastro, è finita.
Siamo tornati a Serbia-Montenegro, e fra breve sarà solo Serbia.
E no si deve spiegare tutto sempre e solo col diavolo, la NATO. Sarebbe come dar la colpa di un tumore al chirurgo, o talvolta il barbiere (la NATO più un macellaio), che tenta di reciderlo.

Consiglio la lettura di un libro profetico uscito nel '73, scritto da Ante Ciliga,( un comunista jugoslavo che conobbe sia la Siberia dal '31 al '36, che Jasenovac nel '41- 42) :

"Crisi finale della Jugoslavia di Tito".

Ciliga diceva a Tito di riconoscere come repubbliche alla pari Kosovo e Vojvodina, pena lo sfacelo della sua grande creazione, la Jugoslavia Federativa plurietnica di Jaice (1943) .
Sento già che qualcuno dirà che Ciliga era ustascia, perché Croato.
Anche Tito era croato, anzi, orrore!, semicroato e semisloveno! ( Gliene fanno una colpa a Belgrado, dalla sua scomparsa beninteso, all'Accademia dei piagnistei. prima lo veneravano, gli stessi!)
Al professorino anonimo - a proposito si potrebbe anche presentare con nome e cognome come faccio io - che mi dice incompetente ed ignorante, debbo riconoscere che ha ragione: ma deve dimostrare punto per punto che mi invento tutto (o quasi). Che fantasia avrei!
Più modestamente leggo, traduco, e se scrivo qualche "libercolo", finora l'ho pagato di tasca mia! Ed a Berlusconi si rivolga lui! Liberi pensatori (nonmassoni beninteso) non trovano facilmente editori. E mai mi venderei!

Ed ecco cosa ho tradotto, traendolo da svariati libri :

""""
Come nacque l'idea della Grande Serbia

Nel 1843 la Serbia, tutta presa in lotte intestine, non aveva avuto una chiara politica estera. Su di essa avevano però messi gli occhi i servizi segreti di Adam Csartoryski.
Il Grande Oriente di Francia, fondato da Napoleone Bonaparte e risuscitato da Luigi Napoleone III° come supporto alla sua politica estera, aveva di già grande influenza alla corte piemontese ed aveva messo piede in Ungheria conquistando il movimento indipendentista magiaro. Ora, grazie al colpo di stato del massone Vucic che aveva detronizzato Miloš e portato al trono Alessandro iniziava ad installarsi in Serbia.
Csartoryski ricevette una lettera del suo agente Zwjerkovski-Leonar che lo avvertiva che "la Serbia poteva divenire la bandiera legittima per tutti gli Slavi del Sud ", indebolendo così l'Austria e impedendo contemporaneamente alla Russia l'espansione nei Balcani. A queste convinzioni lo portava l'atteggiamento antirusso e filoturco del governo serbo, e di Garašanin in particolare, (politica che invece era dettata unicamente dalla politica interna del momento).
Nel gennaio del '43 Csartoryski fece pervenire a Garašanin i suoi "Conseils sur la conduit a suivre par la Serbie", tradotti in serbo da Avram Petronijevic.
In questi consigli Csartoryski metteva in guardia i Serbi "dal cadere sotto l'influenza del governo dispotico russo", anche se il popolo russo andava considerato " fratello di sangue che, una volta rovesciato lo zarismo, sarebbe divenuto alleato dei popoli slavi."
E nei riguardi dell'Austria avvertiva la Serbia che:" al di là dei doni e delle adulazioni, essa (L'Austria) ambiva a dominare tutti gli Slavi dei Balcani e restava il principale nemico della Serbia."
E suggeriva che" l'espansione della Serbia andava condotta segretamente ai danni dell'Austria Ungheria e doveva bloccare l'espansionismo russo. Per far ciò (la Serbia) doveva creare una rete di agenti segreti." Quanto alla Porta: "conveniva mantenere buoni rapporti, aspettando pazientemente il suo inevitabile disfacimento ."
Nel frattempo, col consenso della Porta, sarebbe realizzabile "l'unione della Serbia col Montenegro col trasferimento dei Turchi del Sangiaccato, cosa che avrebbe assicurato alla Serbia uno sbocco al mare."
Una volta crollato l'Impero Ottomano, cosa considerata inevitabile," un nuovo grande stato serbo sarebbe potuto sorgere al suo posto, alleato alla Francia."
I consigli di Csartoryski in politica interna proponevano: "il consolidamento del sistema monarchico e dinastico, l'organizzazione dell'amministrazione dello stato, il rafforzamento dell'esercito, lo sviluppo dei commerci, l'affratellamento ed il progresso del popolo serbo attraverso lo sviluppo dell'istruzione e della cultura nazionali."

Questi suggerimenti di rimenere sotto protettorato turco e di ostacolare il Grande Fratello russo non piacquero a Garašanin che affidò al ceco Franjo Zah, egli pure massone ed agente di Csartoryski,, l'elaborazione di un "Piano di sviluppo della politica slava della Serbia", partendo dall'ipotesi dell'espansione della Serbia a spese della Porta.
Zah consegnò nell'inverno 1843-44 il suo Piano che ipotizzava lo sviluppo verso una piena indipendenza dalla Turchia da realizzare per via rivoluzionaria o militare, e la successiva annessione alla Serbia indipendente della Bosnia ed Erzegovina, del Montenegro e dell'Albania settentrionale, tutti pascialati turchi.

Il "Nacertanje" , ovvero il "Progetto" della
Grande Serbia (1844)

Garašanin accettò parzialmente i consigli di Csartoryski e parte del Piano di Zah e, nel 1844, redasse infine un suo piano segretissimo, il "Progetto per una Grande Serbia," passato alla storia come Nacertanje (Il Progetto) che propose ad Alessandro.1
Al contrario degli altri piani, Garašanin puntava sulla Russia, alleato naturale degli Slavi, nella lotta contro l'Austria e la Turchia, nei cui territori viveva la maggioranza dei Serbi irredenti.
Gli Ungheresi, in lotta all'epoca contro gli Asburgo, venivano considerati possibili alleati. L'espansione avrebbe dovuto cominciare alle spese dei soli Turchi, puntando al Sud.
Lo storico Vaso Cubrilovic scrive : "Nel suo piano Garašanin considerava la Serbia come il centro promotore per la creazione di un grande stato nei Balcani. Ma egli non considerava l'unificazione di popoli e terre come un'esecuzione delle libere volontà dei popoli ."
Nel Progetto non c'era infatti spazio né per la libertà religiosa né per la multinazionalità (neanche parlarne di libertà politica). L'espansione della Serbia sarebbe dovuta avvenire attraverso l'assimilazione culturale e religiosa delle popolazioni o l'espulsione.
Ili u Drinu ili preko Drine (o oltre la Drina o nella Drina) fu il motto di generazioni di sostenitori della Grande Serbia.
Era l'opposto del modello liberale basato sul concetto di "cittadinanza", per non parlare del federalismo. Con questo Progetto si gettavano le basi per i futuri contrasti coi non Serbi, i Croati, i mussulmani, i Macedoni, i Bulgari, gli Albanesi ecc., che tanto danno hanno portato ai popoli balcanici. 2
Garašanin introduceva il concetto di "serbità", partendo dai miti e dalla religione serbi. Nella ricostruzione della storia scolastica mitizzata asservita al nazionalismo, la cosidetta serbità si fondava sui canti epici serbi raccolti da Vuk Stefanovic Karagic, i quali, tradotti in francese, ebbero tanto successo in Francia. Ma partire dai canti per creare la nuova serbia sarebbe come se i Greci partissero da Omero per ricostruire la Grecia (cosa per altro tentata dal nazionalismo greco! Anche Mussolini però volle partire da Roma Imperiale per la sua nuova Italia!)
La Grande Serbia avrebbe dovuto risorgere "nei confini dell'impero medievale di Duscian" cominciando col riscattare " la sconfitta della battaglia del Kosovo", secondo lui combattuta dai soli Serbi abbandonati dal mondo cristiano mentre lo difendevano da soli contro i Turchi. Il Kosovo diveniva il paradigma nazionalistico per la rinascita dell'Impero di Duscian.
Questa mistificazione era in sintonia con l'ideologia romantica allora trionfante, fautrice di miti ed ostile alla ragione. Certo non ne fu vittima la sola Serbia. In questo senso venne organizzato tutto il sistema scolastico che iniziò valorizzando la Religione e le Tradizioni serbo ortodosse.
"... Le scuole vennero organizzate in modo tale da preparare funzionari e preti, due sorta di autorità sul popolo stesso.
Germinò in questo periodo quel modo di vedere poliziesco, per cui anche l'insubordinazione del cittadino all'arbitrio d'uno sbirro o di un alunno al maestro venne considerato "rivolta contro l'ordine costituito"."
Svetozar Markovic, Srbija na istok -1869

Furono promosse svariate associazioni patriottiche, alcune ufficiali ed altre segrete, come il Sokol (falco) e il Cetnik (banda di guerriglieri) , aventi come fine ultimo la realizzazione della cosiddetta Grande Serbia, cioè una Serbia allargata alla Bosnia Erzegovina, alla cosidetta Serbia meridionale, cioè la Macedonia, ed alla cosiddetta Vecchia Serbia, com'era chiamato il Kosovo, tutti territori allora ancora turchi , ove vivevano si i Serbi ma in un mosaico di altre nazionalità. Inoltre, sottraendole all'Austria, sarebbero state incorporate la Vojvodina, la Dalmazia e gran parte della Croazia considerate, a causa della lingua, anch'esse terre serbe di religione eretica (cioè cattolica) .
Non c'era alcuna considerazione sulla percentuale di cattolici - unico modo di distinguere i Croati dai Serbi - e di mussulmani (Quell'obbiettivo rimase una costante che guidò la politica serba praticamente sino ai nostri giorni.)
Il progetto segreto di Garašanin dettò la politica di tutti i governi serbi da allora in poi, e mosse la propaganda che Belgrado rovesciò sulle cancellerie, ispirò la stampa, suggestionò l'ambiente scientifico (storici, geografi, linguisti, scrittori, etnologi serbi ecc. ecc.). Generazioni di giovani serbi sono stati educati da allora a queste pacchiane falsità ed a queste smanie di grandezza che hanno gettato i Serbi di guerra in guerra e di disgrazia in disgrazia sino ai giorni nostri. E generazioni di scrittori romantici, esaltati da quell'idea, hanno giustificato sempre le guerre ed hanno sublimato le sofferenze del popolo sino ad esaltarne le disgrazie e fare anche di esse motivo di serbità.
Alessandro e Garašanin diedero quindi l'inizio ad una cultura auto referenziale che resiste tuttora. Esistono ancora oggi, anno 2003, una storiografia, un'etnologia ecc. esclusivamente serbe. (L'Accademia di Belgrado ne è tuttora la gelosa custode ed ad oggi non si avverte ancora l'esigenza di voltar pagina.)
----------------------------------------

Con questo Progetto Csartoryski veniva spiazzato e con lui il ruolo della massoneria in Serbia. Il suo agente Zah fondò subito una "Società segreta panslavistica", i cui membri erano fiduciari di Ljudevit Gaj , slavofilo ma anche agente di Metternich 3. Venne fondato il "Kasino - club del pubblico di lettori di Belgrado", una sala pubblica per attrarre nuovi adepti, premessa per la fondazione della prima loggia belgradese, che venne fondata segretamente nel '47 e denominata "Ali-Koc ". I suoi membri erano fuoriusciti ungheresi, agenti segreti francesi e polacchi, turchi scontenti (soprattutto ex giannizzeri!) e ricchi mercanti serbi ed ebrei. Ali-Koc rimase inerte nella politica serba ed ebbe invece importanza per la preparazione della rivolta ungherese anti austriaca del '48, ma poi anche dell'appoggio della Serbia agli insorti serbo-croati contro i Magiari.

Il 1848

Nella primavera del 1848 scoppiò la rivoluzione a Parigi, che si propagò in breve a Milano, Vienna, Budapest, Praga e molti altri luogo. Metternich fuggì da Vienna e salì al trono Francesco Giuseppe che promise una nuova Costituzione. Il rifiuto dei rivoluzionari magiari, in prevalenza nobili, di considerare i Serbi ed i Croati dell'impero come partner paritari, e gli incoraggiamenti da Vienna riguardo alle loro rivendicazioni nazionali, impedirono che si saldasse un fronte comune dei movimenti indipendentisti e scavarono fra questi popoli un profondo fossato, soprattutto tra Croati e Magiari.
I Croati insorsero allora contro gli Ungheresi che da tempo pretendevano di magiarizzarli, ed il Sabor (assemblea croata) elesse bano (governatore) il generale Jelacic che deliberò sulla riforma agraria, sull'uso della lingua croata al posto del magiaro, e per l'apertura di un'Università croata a Zagabria.
Anche i Serbi della Vojvodina insorsero assieme ai Croati contro l'Ungheria per gli stessi motivi.
Questi rivolgimenti trovavano il principato di Serbia in pieno caos.
"...La lacerazione delle fazioni, l'odio fra i partiti alla fine ebbero il sopravvento nella vita quotidiana al punto che il popolo, nella sua sventura, avanzò all'Assemblea di San Pietro (1848) la richiesta che si abolissero i partiti"
(Markovic, op.cit.)
Ciononostante il governo dei costituzionalisti organizzò una spedizione di volontari in aiuto agli insorti serbi della Vojvodina, ma questi furono schiacciati dall'armata ungherese .
Francesco Giuseppe chiese aiuto a Jelacic per schiacciare la rivoluzione a Vienna ed a Budapest, e questi accettò, sperando nella riconoscenza dell'imperatore, ed il 28 ottobre 1848 inviò a Vienna truppe serbe e croate che salvarono gli Asburgo.
In base alla Santa Alleanza, chiamato in aiuto da Francesco Giuseppe, lo zar Nicola I° inviò le sue truppe che passarono i Carpazi e si unirono ai Croati di Jelacic, soffocando insieme la rivoluzione in Ungheria. Ad Arad vennero impiccati 13 generali ungheresi e nelle altre località vennero inflitte 114 condanne a morte. Kossuth ed altri rivoluzionari ungheresi fuggirono in Turchia.
Altre truppe, in prevalenza serbo-croate, guidate dal generale Radetzki, schiacciarono la rivoluzione a Milano e nelle altre località del Lombardo-Veneto.
In quelle battaglie in difesa degli Asburgo i Croati ed i Serbi dell'Impero sacrificarono ben 30.000 morti. Pacificato l'impero Francesco Giuseppe si dimenticò ben presto delle promesse di autonomia ai Croati.
Un distretto amministrativo staccato dall'Ungheria, la Voivodina serba ed il banato di Temes, che aveva come sede Temesvar (oggi Timisoara, appartenente alla Romania) fu tutta la ricompensa ai Serbi dell'impero. (Ma nel 1860, al momento dei primi sforzi di riconciliazione dell'Austria con l'Ungheria, quei territori vennero restituiti all'Ungheria.)

Note

1 - Il testo del Progetto venne pubblicato per la prima volta sul Delo nel 1906 da Milenko Vesnic, politico serbo di area radicale, allora Ministro della Giustizia nel governo Pašic. Il governo austroungarico ne era venuto a conoscenza nel 1883.
2 -Quella fu la politica perseguita dai circoli conservatori serbi sino al 1941, e sopravvissuta a Tito tanto da poter essere ripresa dal suo erede degenere Milosevic nel 1989.
3 -Ljudevit Gaj (1809-1872), scrittore e patriota croato, slavofilo, mistico, propugnatore dell'unione degli Slavi del Sud (Jugoslavismo) sotto l'influenza russa, ostile all'asservimento ai Magiari, si servì di Zah per indurre la Serbia ad allearsi ai Croati per combattere la magiarizzazione. Ottenne l'appoggio finanziario dal principe e contemporaneamente di Metternich. Mise sull'avviso il principe nei confronti di Zah, ma continuò a servirsi di questi. """

(continua)-a dispetto del professorino

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NAZIONALISMO ALBANESE=NAZISMO
by Spartaco Wednesday, Feb. 26, 2003 at 12:52 AM mail:

guardiamo ai fatti e non alle intenzioni.
Durante la prima guerra mondiale, gli albanesi del Kosovo aleeati degli austriaci massacrarono più del 20% della popolazione serba, negli anni venti e trenta, il governo Yugoslavo, incentivò il ripopolamento serbo del Kosovo, e proggettò di deportare gli albanesi nel kurdistan turco, ma questo rimase poco più di un proggetto, deurante la seconda guerra mondiale, gli occupanti italiani, con la collaborazione di quasi tutta la popolazione albanese, cacciò dal Kosovo cinquecentomila serbi, scampati ai massacri, ai quali a guerra finita, tito non diede il permesso di tornare, dopo la vittoria, mentre in francia e nei paesi dell'est, venivano cacciati milioni di tedeschi e collaborazionisti di altre etnie, i serbi(brutti cattivi e nazionalisti) salvo poche eccezioni, rinunciarono a cacciare i croati dalle Kraine e dalla Slavonia, e gli albanesi dal Kosovo, ed accettarono una forte autonomia di questa regione, che con il tempo si trasformò, in un'annessione di fatto all'Albania, anche se a spese dei contribuenti jugoslavi, e che portò , gli albannesi negli anni ottanta ad occupare tutti i posti di potere publici, la polizia e la magistratura, ed ad un governo corrotto e clientelare, che da solo arrivò a costare più dell'80% della spesa publica jugoslava, malgrado il Kosovo restasse il paese più arretrato.
Sempre negli anni ottanta, con le bombe al patriarcato di Pec, incominciò il terrorismo albanese, motivato da un'ideologia similanzista, che identificava gli albanesi moderni con gli antichi illiri, e rivendicava tutti i territori abitati da essi in passato, incentivato dalla classe dirigente albanese, che aizzava gli albanesi allo stupro etnico, a bruciare i campi e le case dei serbi che non volevano svenderle, e a compiere violenze contro tutte le popolazioni non albanesi, tutto questo succedeva con la complicità della polizia e della magistratura del Kosovo, totalmente in mano agli albanesi, cosa documentata anche da un reportage sulla Yugoslavia fatto dal new york times (lo stesso giornale, più tardi sarebbe diventato uno dei più accaniti sostenitori della guerra contro il popolo jugoslavo), nei soli anni ottanta, a causa del terrorismo e delle discriminazioni sul lavoro, scapparono dal Kosovo più del 50% dei serbi e dei non albanesi, dopo che negli anni ottanta, milosevic tolse l'autonomia del Kosovo, e fece licenziare i poliziotti, i professori universitari e i magistrati albanesi, il terrismo si intensificò, i serbi e non albanesi, continuarono a fuggire dal Kosovo, diminuendo di numero, mentre gli albansi aumentavano, non soltanto grazie alla loro prolificità, ma anche all'immigrazione di connazionali dall'Albania, a questo punto, i paesi della nato, incominciarono a finanziare i terroristi albanesi, con il fine di provocare una repressione militare, da spacciare attraverso i media occidentali, come pulizia etnica(in realtà erano i serbi quelli che la suivano), e giustificare la guerra contro il popolo serbo, durante la quale, si è parlato di un genocidio inesistente, e di più di cinquecentomila albanesi uccisi dai serbi,dei quali dopo la guerra non sono mai stati ritrovati i cadaveri, nè in Kosovo, nè in Serbia, oltre che di bambini a cui venivano mozzate le dita per impedirgli di sparare da grandi e le orecchie per costringere i genitori a mangiarli, che però nessuna televisione ha mai inquadrato, dopo la guerra, fatta eccezione er un numero irrilevante, tollerato per fare da foglia di fico, alla presunta equidistanza della nato, sono stati cacciati tutti i non albanesi non solo dal Kosovo, ma anche dalla Macedonia del nod ovest, i cui abitanti non avevano niente a che fare con il regime jugoslavo.
Adesso in Kosovo e nella macedonia occidentale, esiste uno stato similnazista e braccio armato della mafia albanese (di cui il Kosovo attualmente rappresenta il crocevia dei suoi traffici), mentre malgrado abitassero quella terra da secoli (nel caso dei serbi e dei rom, da prima dell'arrivo degli albanesi), tutte le etnie non albanesi sono state cacciate.
Il nazionalismo più pericoloso è proprio quello albanese, che identifica gli albanesi moderni con gli antichi illiri, e rivendica tutte le terre da essi abitati nel passato, da cui i nazionalisti albanesi, vorrebbero cacciare gli attuali abitanti, ritenuti razzialmente inferiori.
Il Kosovo rappresenta la culla dell'identità nazionale serba, senza il quale non potrebbe esistere, gli albanesi, sono arrivati solo dopo la conquista turca, durante la dominazione ottomana, i turchi gli diedero il potere in quella regione, riducendo i serbi in una condizione di semischiavitù, ogni qualvolta ne hanno avuto l'opportunità, gli albanesi, hanno sempre tentato di sterminare i serbi.
VORREI SAPERE VISTO CHE GLI ALBANESI SONO I BUONI DELLA SITUAZIONE, CHE COSA C'ENTRAVANO I MACEDONI ED I NON ALBANESI DELLA MACEDONIA OCCIDENTALE, CON MILOSEVIC, VISTO CHE SONO STATI CACCIATI DALLA LORO TERRA, SENZA CHE NESSUNO DEI DIFESORI DELLA CAUSA ALBANESE(COMPRESI COLORO, CHE IPOCRITAMENTE ERANO CONTRO LA GUERRA, MA APPOGIAVANO IL SEPARATISMO ALBAANESE), SE NE SIA PREOCCUPATO MINIMAMENTE ?

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UN LIBRO SULL'ARGOMENTO
by Spartaco Wednesday, Feb. 26, 2003 at 1:07 AM mail:

Jürgen Elsässer, Menzogne di guerra, ed. La città del sole, Napoli 2002

troverete descritte molte delle bugie della nato, alle quali molti compagni, per paura di sembrare amici di milosec, continuano a credere.
CHE FINE HANNO FATTO LE FOSSE COMUNI DEI CINQUECENTOMILA ALBANESI UCCISI DALL'ESERCITO SERBO ?
DOPO LA GUERRA NON SONO STATE TROVATE Nè IN KOSOVO, Nè NEL RESTO DELLA SERBIA

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molto prima della Nato...
by Fabio Mosca Wednesday, Feb. 26, 2003 at 8:15 AM mail:

Ecco dei libri che smentiscono tutte le affermazioni di Spartaco:

dal medioevo sino al 1996
"Storia del Kosovo", di Noel Malcom-550 pagine-
nell'ultima pagina si legge la possibile via d'uscita che l'Accademia serba suggeriva a Milosevic per bocca di Aleksander Despic: secessione pacifica". Non se ne fece nulla e la nascita dell'UCK fu la conseguenza.
Fu la guerra del 1912 l'origine della contesa.

"Il dramma del Kosovo", di Thomas Benedikter-140 pagine
molto documentate sul 1912, con testimonianze di stranieri e gerarchie cattoliche. E ben documentate sulla occupazione italiana e poi tedesca nel 41-45.

"La guerra dei dieci anni", di Joze Pirijevec-530 pagine-
che arriva al 2002 coll'estensione dell'irredentismo albanese alle zone della Serbia e della Macedonia.

Ma per chi sa leggere il serbo c'è Vaso Pelagic per quel che riguarda la Bosnia del 1874-78, c'è Dimitrije Tucovic per le guerre balcaniche del 12-13.


Sig. Spartaco: a noi la "terra santa" dei Serbi ci fa sgranare gli occhi dallo stupore! Credevamo esistesse solo l'acqua santa !
L'ultima guerra per una "terra santa" fu la VII crociata, se ben ricordo...
Per la contabilità delle fosse comuni l'ultima scoperta era nel compensorio del Ministero degli Interni di Belgrado, ma non ricordo quando. C'erano già Kostunica e Djindjic che promisero un'inchiesta. L'aspettiamo sempre.

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Grande Albania
by italiano Wednesday, Feb. 26, 2003 at 9:17 AM mail:

E la Grande Albania, progetto di Purezza Etnica che comprende:

- Albania (ça va sans dire)
- Kossovo
- Meta' Montenegro, inclusa la capitale, Podgorica
- Oltre meta' Macedonia, inclusa la capitale, Skopie
- Gran parte della Serbia del Sud, sino alle porte di Nis
e inclusa Novi Pazat?
- L'Epiro Greco, fino al Giannina, sua capitale?

che ti fa sgranare, mosca propagandista dei miei coglioni?

Devo postare io la cartina della Grande Albania del congresso Albanese-Americano o, visto che ti senti tanto autorevole studioso della materia, la posti te?

E se non la posti te, ammetti ovviamente di essere quello che sei, un povero mitomane irrimediabilmente inattendibile e parzialissimo.

Ma perche' non impari lo schipetaro e ti trasferisci in Kossovo? Magari ti danno una cattedra alla scuola elementare di Prizren.

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perchè non ti firmi invece di insultare vigliaccamente
by Fabio Mosca Wednesday, Feb. 26, 2003 at 11:56 AM mail:

la propaganda la state facendo voi, ed il vostro anonimato vi squalifica. Io sarò incompetente, perchè sino al 1991 non mi ero mai interessato di voi. Mi sembrava che la Jugoslavia potesse durare in eterno, o almeno sin quando non entrava in una confederazione europea...Ci andavo per le vacanze, ed adoravo il vostro folclore. Poi la sorpresa. E continuo a sorprendermi di tanta aggressività. Non una parola sulle cause del disastro. Troppo facile attribuire tutto alla NATO! Il"Nacertanje" non è rimasto un progetto sulla carta: tutta la politica estera del principato di Serbia prima, e poi del regno di Serbia ha seguito quel progetto! E la pulizia etnica venne perseguita coi cetnici sin dal 1875! Leggetevi il socialista serbo bosniaco Vaso Pelagic, che ha scritto in cirillico nella vostra lingua e potrebbe illuminarvi! Perchè il congresso di Berlino assegnò la Bosnia all'Austria Ungheria? Perchè le stragi di civili mussulmani e di Albanesi avevano creato una situazione di tale instabilità che solo la politica illuminata della monarchia asburgica, colla sua esperienza di impero plurienico, poteva quietare. E pensare che Russia e Francia erano pure amiche del principato serbo!
Poi, tu che ti firmi "italiano", sei forse un serbo, forse anche cetnico, altrimenti non capirei il tuo accanimento. Cerca di argomentare razionalmwente.
Sono sempre pronto ad apprendere e cambiare opinione, dato che non sono pagato da nessuno.
All'inizio simpatizzavo anch'io per la Jugoslavia, non conoscendo il Memorandum del '86 che ne aveva decretato la fine per ritornare al grandeserbismo.
Poi, soprattutto dopo la distruzione di Vukovar, Osijek, i bombardamenti di Zara e Dubrovnik, dove ho degli amici, ed i loro racconti, mi sono ricreduto!
Infine Sarajevo è stata la rivelazione: erano ormai tornati i cetnici!
Non ho simpatizzato per gli ustascia croati, tornati anch'essi in campo. Ruppi persino un'amicizia con un Croato, un Verde, perchè si era arriolato!

Di te , "pseudoitaliano", non so nulla, e potresti anche firmarti. Così potrei scacciare un brutto pensiero che ho su di te!
Cerca di argomentare, e correggimi pure se faccio qualche errore di distrazione. Credo che sei un professorino di italiano.

A differenza di voi io non credo a "terre sante" di nessuno. "La terra è di chi l'abita, è un vile chi l'ignora, la terra è di chi la lavora! E' questa la mia fè!"
Mai sentita? E' di Pietro Gori, il poeta dell'anarchia.

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NAZIONALISMO ALBANESE=NAZISMO
by Spartaco Wednesday, Feb. 26, 2003 at 6:55 PM mail:

Io non ho offeso nessuno, e non vedo perché dovrei firmarmi con il mio nome e cognome.
Io ti ho citato un libro di parte che parla di avvenimenti recenti, e tu mi hai risposto citandomi il libro del lutwak inglese noel malcom,( simpatizante del fascista franjo tujman, del fondamentalista islamico izerbegovic, ed aurore di riferimento del compianto cacainchiostro di regime antonio russo di radio radicale)ed un altro libro che parla di cose successe secoli fa, quindi per pareggiare, propongo anche io un libro che parla della storia del Kosovo, "Marco Dogo,Kosovo Albanesi e Serbi :le radici del conflitto,editore C. Marco Castrovillari(Cs)1999)che ti consiglio di leggere, perché essendo a mio parere, al di sopra delle parti, moltre anche le grandissime ingiustizie subite dal popolo Serbo, dall'occupazione ottomana ad oggi.
Ribadisco che io ti ho mostrato dei dati di fatto, mentre tu hai risposto con l'equivalente serbo dei "protocolli dei savi di sion" con lo scopo di dimostrare quanto sono cattivi i serbi, e che gli unici nazionalisti sono loro, ma non rispondi agli interrogativi posti da me e dagli alòtri forumisti che ti riepilogo.

1) anche ammesso che i serbi erano i cattivi della situazione, che cosa c'entravano i macedoni della Macedoonia occidentale, eperché tu e gli altri difensori della causa albanese, quando gli albanesi li hanno cacciati tutti, per annettere la regione al Kosovo, non avete avuto niente da ridire, forse perché pensate che gli slavi siano una razza inferiore e gli illiri gli ariani dei balcani ?
2) da quando sono arrivati dopo l'occupazione turca(la propaganda albanese, secondo cui gli albanesi abitavano il Kosovo è falsa, priva di qualsiasi attendibilità), gli albanesi hanno sempre fatto di tutto per cacciare i Serbi, arrivando in alcune occasioni, molto vicini al loro obbiettivo, come ddurante la guerra tra la turchia e l'austria, e durante la prima e la seconda guerra mondiale, il nazionalismo albanese, mentre i propositi di pulizia etnica nei confronti dagli albanesi, teorizati dai serbi, non sono mai andati oltre le intenzioni, come ha fatto notare il compagno, è molto simile al nazionalsocialismo, perché identifica gli albanesi attuali, con gli antichi illiri, rivendicando i territori avitati da essi nell'antichità, dai quali vogliono cacciare gli odierni abitanti considerati come appartenenti a razze inferiori, allo stesso modo con cui i nazionalsocialisti, identificavano i tedeschi moderni, con gli antichi germani, rivendicando le terre da essi abitate in antichità, con la conseguente deportazione dei loro abitanti attuali, se guardi i siti dei nazionalisti albanesi, sono pieni di riferimenti alla superiorità raziale del popolo illiro, contrapposto all'inferiorità delle razze slave, come mai invece consideri l'unico nazionalismo cattivo quello serbo, mentre quello albanese, è solo la conseguenza del primo ?
3) se davvero ad essere discrimitata era la popolazione albanese, come mai tito, dopo la seconda guerra mondiale non diede mai il permesso ai cinquecentomila serbi cacciati dagli italiani e dagli albanesi, dal Kosovo di tornare a casa ? Come mai negli anni ottanta, i posti di potere, la magistratura, la polizia,le cattedre universitarie, erano in mano agli albanesi, meitre tutte le altre etnie, venivano discriminate dal lavoro?
come mai sempre negli anni ottanta, a causa del terrorismo albanese(documentato anche da un numero del new york times di quell'epoca) sono scappati dal Kosovo più del 50% dei non albanesi?
4)come mai negli anni novanta, malgrado i provvedimenti di milosevic i serbi, i non albanesi e gli albanesi non allineati all'ideologia nazionalista, hanno continuato a scappare e a diminuire di numero, mentre gli albanesi continuavano ad aumentare, non solo a causa della loro prolificità, ma anche dell'immigrazione di connazzionali dall'Albania ?
5) sempre come ti ha fatto notare il compagno, perché il proggetto a mio parere nazista, di grande albania, serebbe giusto, mentre quello di grande serbia sarebbe deprecabile ?
6)se i serbi sono tanto cattivi, come mai in serbia vivono cittadini di moltissime etinie, tre i quali il 10% di albanesi, e molti croati, mentre in croazia sono stati cacciati da tujman (con la gioia di noel malkom, antonio russo, pannella, e la redazione di A rivista anarchiac), ottocentomila serbi, tra i quali quelli delle krajne e della Salvonia, che essendo rispettivamente l'80% e il 60% avevano il diritto alla secessione, in bosnia è stato creato un regime di aphartaid, dal kosovo e dalla Macedonia occidentale sono stati cacciati tutti i non albanesi ?
7)come mai i testmoni accorsi dopo la strage di rakak, tra i quali il fotografo, che ha fotografato i morti, sostengono che si sia trattato di un conflitto a fuoco tra poliziotti e terroristi albanesi armati, cosa dimostrata anche dal fatto che alcuni dei morti erano poliziotti serbi, e ormai non ci crede più nessuno, mentre nessuno si è scandalizzato delle fosse comuni con civili serbi trovati in Kosovo qualche mese prima ?

per quanto riguarda le tue risposte sulle fosse comuni stendo un velo pietoso, in qunto stesso il tribunale dell'aja, ha dovuto ammettere, che i morti civili del conflitto in kosovo, sono meno di tremila(altro che i cinquecentomila di cui parlavano i giornali) , di cui non nella stragrande maggioranza dei casi non è specificata. la nazionalità e la causa della morte, mentre i morti per i bombardamenti nel resto della Yugoslavia sono stati cinquemila, ma purtroppo la gente come te, pur di non apparire stalinista, è disposta a credere ancora anche alla strage di Timuisuara.
UIo non sacralizzo la terra, ma ritengo che ogni individuo sia anche il frutto della società dove è cresciuto, che a sua volta nasce dalla cutltura e dalla storia, che è legata anche alla terra, quindi se per i Serbi il kosovo, fa parte del loro senzo di appartenenza alla loro comunità, questo sentimento va rispettato, e non deriso con sufficienza e considerato reazionario come fai tu
Ci temgo a precisare che non sono serbo e non sono nazionalista, sono cittadino italiano ed anarchico da anni, anche se preferico il coraggio di stalinisti rifondaroli, come Fulvio Grimaldi, al conformismo di molti compagni anarchici, comunisti, trozkisti e simili, che per paura di essere chiamati stalinisti, sono sdisposti ad appoggiare il nazionalismo albanese(il nuovo nazionalsocialismo) ed addirittura a publicare interviste di antonio russo sulla rivista anarchiaca.

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Mosca buffone
by Italianissimo Wednesday, Feb. 26, 2003 at 7:07 PM mail:

Io sono italianissimo e non ho certo nessun dovere di snocciolarti nessun nome e nessun cognome per provartelo.
Non ho ne' parenti Serbi. Ti ho forse chiesto se sei Albanese o sei hai parenti Albanesi?

Da bravo propagandista e disonesto hai del tutto sorvolato
su tutte le domande riguardanti il progetto Neonazista di purezza etnica (appoggiato da ambienti USA) per una GRANDE ALBANIA e sei andato avanti per la tua tangente propagandistica.

Semplicemente perche' sei disonesto e perche' la tua versione dei fatti si basa su menzogne e, sopratutto, sull'omissione TOTALE dell'altra faccia della verita'.

Condivido alla grande quanto dice Spartaco, che ha piu' pazienza di me, beato lui.


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bastardi
by fottetevi Wednesday, Feb. 26, 2003 at 9:04 PM mail:

bastardi...
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.
by Spartaco Wednesday, Feb. 26, 2003 at 9:56 PM mail:

Purtroppo quello di Fabio Mosca è solo conformismo intellettuale.

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Vaffanculo all'uçk
by Spartaco Wednesday, Feb. 26, 2003 at 10:08 PM mail:

Italiano ha scritto
"E la Grande Albania, progetto di Purezza Etnica che comprende:

- Albania (ça va sans dire)
- Kossovo
- Meta' Montenegro, inclusa la capitale, Podgorica
- Oltre meta' Macedonia, inclusa la capitale, Skopie
- Gran parte della Serbia del Sud, sino alle porte di Nis
e inclusa Novi Pazat?
- L'Epiro Greco, fino al Giannina, sua capitale?"

evidentemente secondo Fabio Mosca, le pretese territoriali degli albanesi, sono leggittime, poiché i greci e gli slavi ritiene che siano razze inferiori, mentre gli albanesi sono gli ariani dei balcani, a cui quelle terre spettano, perché un tempo ci abitavano gli illiri, inoltre se gli albanesi cacciano qualcuno, dalla propria terra, non si tratta di pulizia etnica, ma di vendette e rappresaglie.

P.S.

UN SENTITO VAFFANCULO, AL SIMPATIZANTE DELL'UçK CHE HA POSTATO PRECEDENTEMENTE

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Vaffanculo all'uçk
by Spartaco Wednesday, Feb. 26, 2003 at 10:11 PM mail:

Italiano ha scritto
"E la Grande Albania, progetto di Purezza Etnica che comprende:

- Albania (ça va sans dire)
- Kossovo
- Meta' Montenegro, inclusa la capitale, Podgorica
- Oltre meta' Macedonia, inclusa la capitale, Skopie
- Gran parte della Serbia del Sud, sino alle porte di Nis
e inclusa Novi Pazat?
- L'Epiro Greco, fino al Giannina, sua capitale?"

evidentemente secondo Fabio Mosca, le pretese territoriali degli albanesi, sono leggittime, poiché i greci e gli slavi ritiene che siano razze inferiori, mentre gli albanesi sono gli ariani dei balcani, a cui quelle terre spettano, perché un tempo ci abitavano gli illiri, inoltre se gli albanesi cacciano qualcuno, dalla propria terra, non si tratta di pulizia etnica, ma di vendette e rappresaglie.

P.S.

UN SENTITO VAFFANCULO, AL SIMPATIZANTE DELL'UçK CHE HA POSTATO PRECEDENTEMENTE

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Vaffanculo all'uçk
by Spartaco Wednesday, Feb. 26, 2003 at 10:12 PM mail:

Italiano ha scritto
"E la Grande Albania, progetto di Purezza Etnica che comprende:

- Albania (ça va sans dire)
- Kossovo
- Meta' Montenegro, inclusa la capitale, Podgorica
- Oltre meta' Macedonia, inclusa la capitale, Skopie
- Gran parte della Serbia del Sud, sino alle porte di Nis
e inclusa Novi Pazat?
- L'Epiro Greco, fino al Giannina, sua capitale?"

evidentemente secondo Fabio Mosca, le pretese territoriali degli albanesi, sono leggittime, poiché i greci e gli slavi ritiene che siano razze inferiori, mentre gli albanesi sono gli ariani dei balcani, a cui quelle terre spettano, perché un tempo ci abitavano gli illiri, inoltre se gli albanesi cacciano qualcuno, dalla propria terra, non si tratta di pulizia etnica, ma di vendette e rappresaglie.

P.S.

UN SENTITO VAFFANCULO, AL SIMPATIZANTE DELL'UçK CHE HA POSTATO PRECEDENTEMENTE

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Non sono propagandista , ma di che cosa dovrei?
by Fabio Mosca Wednesday, Feb. 26, 2003 at 10:18 PM mail:

All'"italianissimo" non una parola.

A lei, Spartaco, che ha dovuto almeno spremere le meningi per rispondermi, o meglio farmi altre domande, potrei giocare come lei ed riproporne altre ancora. E' così che ci si schermisce, vero? Ne avrei moltissime. Ma queste sono arti che rifuggo.

E vengo al merito.

Innanzitutto rispetto ad Antonio Russo, assassinato perchè svelava l'orrore della repressione in Cecenia! Assassinato dai continuatori della tradizione zarista-stalinista. Lo ascoltavo volentieri su Radio Radicale, anche se il liberismo panelliano mi fa schifo, e Panella coi suoi falsi digiuni e la sua coprofagia mi inorridisce.

Nazionalismo albanese.

Tutto ciò che scrivo è diretto contro il concetto di Stato-Nazione, artificioso in Occidente ed IMPOSSIBILE nei Balcani!
Parlare delle sofferenze degli Albanesi è odio ai Serbi?
I socialisti serbi che ho citato, Pelagic e Tucovic, ai quali mi riferisco, erano forse razzisti antiserbi?
Ma certo! così vennero definiti dalla borghesia-burocrazia serba che li perseguitò orrendamente: traditori della Patria ecc.ecc...
Allo stesso modo tutti gli internazionalisti sono traditori della loro patria, no?

Terra santa!

Ma fatemi un piacere! Come si può credere ad una simile stronzata? Siete ammaliati dal misticismo nazionalista alla codreanu-degrelle-evola e ciarpame medioevale vario?

Non so granchè del nazionalismo albanese, anche perchè è nuovo. Quindi non vi rispondo. Sinora esso era una semplice difesa della vita e della terra che lavoravano. Non metto in dubbio che quel maledetto virus li abbia contagiati. Anche gli Albanesi possono svilupare malattie degenerative, come le abbiamo sviluppate noi col fascismo e nazismo.

Hanno collaborato nel 41-45 coi nazifascisti?

Ma attenzione, anche in Serbia c'è stato collaborazionismo, eccome! Nedic-Ljotic non vi dicono nulla? Kosta Pecianaz, Momcilo Giuich? Senza parlare di Mihajlovich. Sui cetnici oltre ad esserci un vastissimo archivio ci sono i ricordi dei nostri parenti militari in Jugoslavia, i ricordi affettuosi di scrittori fascisti come Aimone Finestra che in un recente libro di memorie ha loro dedicato pagine di ammirazione...

Ma insomma, aveva ragione Markovich nel 1872 quando parlava CONTRO la Grande Serbia o no?

Aveva ragione Ante Ciliga quando proponeva, dall'esilio beninteso, che la Jugoslavia sarebbe sopravvissuta solo se il Kosovo e la Vojvodina divenivano Repubbliche alla pari colle altre?

Col senno di poi dovreste ammetterlo: Ma non lo volete ammettere perchè è più comodo scomodare la NATO ecc.ecc...
e salvare così la burocrazia-borghesia serba dalle sue imbecillità enormi!

Cos'hanno ottenuto riproponendo nel 1986 quella meledetta Grande Serbia? Fra un pò la ridurranno al pascialato del vizir!









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Spartaco, sitamo perdendo tempo
by italiano Wednesday, Feb. 26, 2003 at 10:27 PM mail:

Spartaco, sitamo per...
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Caro Spartaco,

ho il forte sospetto che mosca sia in realta' una nuova incarnazione zoologica di squalo. Da predatore di pesci a predatore di merda. Che ci vuoi fare, saranno i troppi psicofarmaci. Ogni tanto si incazza e posta lo scudetto dell'UCK, poi torna mosca e riprende a parlare del 1872.
"il fenomeno del nazionalismo albanese, un fenomeno nuovo".
Vallo a dire a Skanderbeg, che sta a cavallo a piazza Albania, a Roma.
Ti regalo una cartina della grande Albania.

Addio a squalo-mosca, salutami l'infermiere.

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Italiano hai ragione è un caso cronico
by Spartaco Thursday, Feb. 27, 2003 at 12:26 AM mail:

Per adesso non ho il rempo di rispondere a Fabio Mosca, e non so se lo farò, perché credo che hai perfettamante ragione, si tratta di un caso patologico di faziosità, motivata forse da razzismo nei confronti dei serbi, che gli fa vedere il male solo da una parte, ed ha un atteggiamento che mi ricorda i militanti del partito radicale.
Sorvolo sulla sua ammirazione per antonio russo, solo per rispetto verso i morti, ma la sua visione della storia dei balcani, sembra mossa da una congiura di una fantomatica lobby plutoserbomassonica, che si prefigeva come scopo quello di eliminare gli albanesi dalla faccia della tera, come se durante i secoli del dominio turco, i serbi non fossero stati ridotti in stato di semischiavi degli albanesi, che erano gli unici ad avere il diritto di possedere la terra, e come se gli albanesi, non avessero mai cercato di caccire tutti i serbi dal Kosovo.
Addirittura arriva a paragonare il collaborazionismo serbo, con quello albanese durante la seconda guerra mondiale, quando gli albanesi furono per la quasi totalità dalla parte dei tedeschi e degli italiani, ma evidenrtemente per mosca non contano i 500000serbi cacciati dal Kosovo dagli italiani a cui tito non diede il permesso di tornare.
Gli accostamenti a Codreanu ed evola, li respingo al mittente, sia perché è proprio a causa di chi ragiona come fabio mosca, che i razzisti ed i nazionalisti, riescono a fare proseliti, tra chi sente le istanze delle lotte di liberazione nazionali,a cui invece bisognerebbe dare una risposta libertaria, e sia perché ideologicamente sono molto più simili all'ideologia nazionalista albanese di cui nega l'esistenza.
IL NAZIONALISMO ALBANESE ESISTE DA SECOLI, ED I FATTI LO DIMOSTRANO, INOLTRE TRA TUTTI I NAZIONALIMI BALCANICI è IL PIù FANATICO E PERICOLOSO

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Quindi? La razza albanese è inferiore?
by Fabio Mosca Thursday, Feb. 27, 2003 at 5:02 AM mail:

Accusare di razzismo gli Arnauti perchè vorrebbero vivere in pace a casa loro senza essere comandati da Belgrado solo perchè 500 anni fa c'era il Patriarcato di Pech, e contemporaneamente esaltare le lotte di liberazione nazionale di tanti altri popoli E NEGARE AGLI ALBANESI QUEL DIRITTO non è certo coerenza.
Diritto ai Baschi ed all'Irlanda del Nord di secessione e negarlo agli Arnauti...perchè? Sono di meno? Chi è il razzista?
La politica serba nei loro confronti è eguale a quella degli israeliani nei confronti dei palestinesi. 2000 anni sono trascorsi dalla cacciata degli Ebrei dalla Palestina, e 500 da quella dei Serbi dal Kosovo, questa l'unica differenza!
Di questo si rendevano conto i socialisti serbi che si opposero alla guerra del 1912: la consideravano colonialismo!
Il Kosovo è stato annesso nel '12 in mezzo a stragi testimoniate anche da Leone Trtzki , allora corrispondente della Kijevskaja Gazjeta di Kijev. Stragi nascoste anche allora ma testimoniate anche da esponenti del clero. Trotzki descrive cataste di cadaveri decapitati che ostruivano i ponti di Skopje...
Gli Arnauti avevano concluso coi Turchi la pace dopo tre anni di guerra quando sono stati invasi dall'esercito serbo.

Leggiti " La tragedia del Kosovo" di Benedikter.

Tito conosceva la pericolosità del nazionalismo serbo, e l'ha tenuto a freno, ma non ha avuto il coraggio di riconoscere agli Arnauti il diritto di autogovernarsi come Repubblica, e nemmeno alla Vojvodina.
Miloscevich invece è andato al potere sfruttandolo, ha tolto agli Arbauti addirittura la Regione Autonoma, ed ha distrutto tutto!

Perchè non rispondi su quel documento, il Memorandum SANU, che ha riproposto la Grande Serbia ed è divenuto il vangelo di quel giovane manager della scuola di Kissinger?
Dobritza Cioscich (scrivo come pronuncio dato che è cirillico), presidente della SANU, divenne presidente della Grande Serbia di Miloscevich...E la catastrofe è sotto gli occhi di tutti!
Ora, come nei suoi romanzi, non fa che piangersi addosso sul destino crudele dei Serbi...

E su questo sito nemmeno un cenno di riflessione razionale sulle cause. Solo alti lai sulla cattiveria della NATO, dell'UCK ecc.ecc..
La storia è molto più vecchia dell'UCK!

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Spartaco e italiano
by Spike Thursday, Feb. 27, 2003 at 8:36 AM mail:

Questi due e l'Italia tutta e un paese di razzisti di merda come voi
ecco la verità
http://www.alb-net.com/index.htm

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