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Portuali di Livorno, che tipo di sciopero ?
by livorno rossa in memoria del grande Pelagatti Friday, Feb. 28, 2003 at 9:13 AM mail:

ancor meglio di tante chiacchere che circolano in queste ore il servizio del Nuovo chiarisce qualche punto.

Portuali di Livorno,...
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Riassumiamo noi: i portuali faranno sciopero. Questo è chiaro. Ma lo sciopero non bloccherà concretamente l'imbarco delle navi e questo è altrettanto chiaro. Inoltre non a caso ha parlato il patriarca della Compagnia lavoratori portuali,padre dell'attuale console, dichiarando "noi sapremo comportarci di conseguenza, rispettando i diritti di tutti". Non rivestetendo il ruolo di console può parlare piu' liberamente ed essendo il patriarca puo' parlare a garanzia di consolidati equilibri nel porto e ci si puo' giurare che quando dice "di tutti" parla anche di committenze che lavorano e lavoreranno per Camp Darby se non degli americani stessi.
Detto questo i portuali si trovano in una delicata situazione: sostengono lo sforzo antiguerrra della Cgil e debbono salvaguardare gli equilibri commerciali del porto (americani compresi).
Sarà per questo che Epifani ieri ha lasciato cadere la frase "“alla fine l’Onu non autorizzerà la guerra. Ma devo aggiungere che per come si sono messe le cose è difficile arrestare la macchina”.
E' una dichiarazione di resa preventiva che sposta sul simbolico la protesta contro la guerra lasciando inalterati gli equilibri materiali.
Insomma, Cgil e portuali sembrano fare il classico ruggito del coniglio. Del resto ieri hanno incontrato personaggi che di questo tipo di ruggito son specialisti..

vederemo gli eventi e intanto vigiliamo sulle navi.

Infine consentiteci un "Pelagatti ale' ale' " come si faceva nei treni in trasferta..chi sa apprezza.

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Treni con armi, portuali pronti allo sciopero


I lavoratori portuali aderenti alla Cgil pronti a protestare qualora il porto toscano fosse interessato al carico di materiale da guerra.
di Gabriele Masiero

LIVORNO – Bandiere della pace e quelle rosse della Cgil nella sala del Terminal Crociere dove circa 500 persone hanno partecipato all’iniziativa della Cgil contro la guerra promossa dai gruppi dirigenti delle camere del lavoro di Livorno e Pisa e alla quale sono intervenuti anche il segretario generale Guglielmo Epifani e il segretario nazionale della Filt Cgil, Guido Abbadessa. E’ stato proprio quest’ultimo a scaldare la platea prima dell’intervento di Epifani. “Proseguiremo la battaglia per la pace fino in fondo, fino alla vittoria”. Il rappresentante nazionale dei lavoratori dei trasporti si è però anche soffermato su alcune strane novità degli ultimi giorni: “I nostri delegati di Fiumicino – ha detto Abbadessa – ci hanno segnalato strani movimenti di aerei all’aeroporto romano nelle ultime notti. Si tratta di velivoli senza insegne e con la fusoliera interamente verniciata di bianco. Aerei che hanno la tipologia di quelli civili: A300 e Dc10 cargo che non hanno nessun simbolo di compagnia aerea e vengono posteggiati nelle piazzole un po’ più lontane, defilate. Da qui, a volte, sono scesi anche militari e, così come per i ferrovieri, anche per i lavoratori aeroportuali e per chi vive e transita in aeroporto noi chiediamo il diritto di essere informati di qual è il carico di questi aerei”.

Anche il leader della Cgil Guglielmo Epifani ha attaccato il governo Berlusconi: “Deve spiegarci . ha detto se preferisce seguire gli Stati Uniti nell’avventura della guerra all’Iraq, sapendo che però 4 italiani su 5 sono contrari”. E ha aggiunto: “Siamo molto in sintonia non solo con quello che dice il Papa, ma anche con l’azione della Chiesa. Noi lavoriamo nei limiti del possibile con i Movimenti, con le organizzazioni del volontariato laico o cattolico, con tutti coloro che fanno della bandiera della pace il loro punto di riferimento”. Quanto alle possibilità di poter fermare il conflitto, Epifani ha detto di pensare che “alla fine l’Onu non autorizzerà la guerra. Ma devo aggiungere che per come si sono messe le cose è difficile arrestare la macchina”.

Epifani ha inoltre ricordato che l’azione della Cgil sarà nei binari della legalità e che se necessario sarà proclamato lo sciopero dei lavoratori dei porti a livello nazionale, ma ha anche ribadito che l’obiettivo della Cgil è quello di costruire un grande movimento, insieme all’arcipelago no-global, “contro la guerra, per la pace e per i diritti”. Durante il suo intervento il leader della Cgil ha anche ribadito che “lo sciopero dei lavoratori portuali è un loro diritto” aggiungendo che i portuali “non vogliono scaricare materiale bellico e lo strumento dello sciopero è assolutamente legale. Lo hanno già fatto nel passato, pensano di farlo anche adesso”. “Io trovo in questo - ha proseguito Epifani - un comportamento assolutamente coerente con quello che dice la Cgil, contro la guerra e per la pace, nella legalità e senza violenza”. Epifani ha inoltre aggiunto che la Cgil lavora nella direzione di “un’iniziativa europea dei sindacati contro la guerra e per la pace e le modalità di queste iniziative dovranno essere viste, tenendo conto che in molti Paesi non si può fare sciopero contro la guerra”.

Poi il leader sindacale ribadisce la presa di distanza da forme di protesta come il blocco dei treni attuati in questi giorni dai Movimenti e spiega che si tratta di una iniziativa diversa dal picchettaggio. “I blocchi ferroviari – ha detto Epifani – sono una forma di protesta che i Movimenti hanno inteso fare ma la Cgil non ha bloccato i treni”. Diverso invece, ha spiegato ancora, è quando c’è uno sciopero. “In quel caso - ha detto - siamo in presenza di una lesione che riguarda direttamente quelle persone che, talvolta, rispondono con l’uso del picchetto per esprimere la difesa della loro situazione. Nel caso dei blocchi dei treni invece siamo in presenza di un impegno che ha caratteristiche più generali e da questo punto di vista questa forma di lotta non è stata scelta dalla Cgil”.

In una città che vede da giorni quasi ogni balcone e finestra colorato dalle bandiere della pace il ricordo delle battaglie portuali è ancora vivo nella mente di moti che sono presenti qui all’assemblea. Battimani fragorosi quando i toni degli interventi scaldano la platea e virano decisamente a sinistra. Ma i tempi sono cambiati e le caricature che in qualche caso la stampa ha fatto dei portuali livornesi negli ultimi giorni sono respinte al mittente anche da Italo Piccini, storico console della Compagnia portuali di Livorno, ora divenuta soggetto imprenditoriale a pieno titolo e guidata dal figlio Roberto. “Non ci sono più gli scaricatori di una volta – ha detto Piccini – e oggi i portuali dopo aver investito nel proprio lavoro hanno fatto della Compagnia la principale impresa del porto livornese con 500 dipendenti e in grado di gestire contratti pari all’80 per cento dell’attività portuale. E noi sapremo comportarci di conseguenza, rispettando i diritti di tutti”. Ma anche se il 1969 sembra lontano anni luce, Piccini si ricorda bene gli episodi di quell’anno. “Un gruppo di portuali salì a bordo di una nave americana e per protestare contro i bombardamenti in Vietnam sfilò dal pennone la bandiera statunitense per issare quella vietnamita. Da terra altri portuali dovevano immortalare la scena con delle foto da passare ai giornali, ma la macchina si inceppò e l’azione risultò vanificata. Per giunta i portuali furono sorpresi a trattenuti a bordo. Fui costretto a intervenire personalmente per convincere il comandante dell’equipaggio americano a farli scendere e tornare al lavoro. Altrimenti, gli dissi, ti porto sottobordo altri mille portuali”. Pochi giorni dopo il gruppo ci provò di nuovo. Questa volta a bordo di una nave commerciale. Stessa tecnica e stessa operazione, da terra un paio di fotografi di “Paese sera” fotografarono tutto e la notizia fece il giro dei giornali nazionali. Per riconoscenza una delegazione vietnamita consegnò ai portuali una medaglia forgiata sul metallo di un aereo americano abbattuto dalla contraerea di Hanoi. “Oggi il clima è diverso – ha concluso Piccini – ma la storia dei portuali è la stessa. Nel porto di Livorno ci sono stati tradizionalmente sempre scioperi unitari con adesioni intorno al 100 per cento”.






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ma perche'? LIVORNESE Wednesday, Mar. 05, 2003 at 5:28 PM
ma Get Up Stand Up Friday, Feb. 28, 2003 at 2:15 PM
e... pilota. pilota, pilota Friday, Feb. 28, 2003 at 1:52 PM
e... pilota. pilota, pilota Friday, Feb. 28, 2003 at 1:51 PM
boia deh vinicio Friday, Feb. 28, 2003 at 1:42 PM
forse... cutolo-vinicio-pelagatti-sitrì-omino sul filo Friday, Feb. 28, 2003 at 1:03 PM
pelagatti alè alè godzillo Friday, Feb. 28, 2003 at 12:45 PM
pelagatti alè alè enzino Friday, Feb. 28, 2003 at 12:38 PM
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