Un'attivista solidale alla causa palestinese, Rachel Corrie di 23
anni, e' stata uccisa domenica 16 marzo da un bulldozer israeliano che
le e' passato sopra durante la demolizione di una casa nel campo
profughi di Rafah, a sud della striscia di Gaza.
La ragazza correva ripetutamente davanti al bulldozer nel tentativo di evitare la demolizione di una casa, riportano i dottori palestinesi. "Corrie e' stata uccisa nel quartiere di al-Salam quando un bulldozer israeliano la ricoperta di sabbia bloccandola davanti a se'" riporta Ali Musa, un dottore dell'ospedale al-Najar nella striscia di Gaza. Ha dichiarato che la morte della ragazza e' stata provocata da fratture multiple alla testa e gravi lesioni al fegato.
Greg Schnabel, 28enne di Chicago, ha riportato che i protestanti si trovavano dentro la casa del Dr. Samir Masri "Rachel era da sola di fronte alla casa. Si sbracciava per far cenno ad un bulldozer di fermarsi. E' caduta ed il bulldozer non si e' fermato. Noi abbiamo urlato "stop, stop" ed il bulldozer non si e' voluto fermare. E' passato sopra di lei ed in seguito ha fatto retromarcia passandoci sopra una seconda volta."
Joseph Smith, 21 anni di Kansas City - Missouri, che era sul posto, ha riportato che il soldato israeliano alla guida del bulldozer poteva chiaramente vedere Corrie mentre era seduta di fronte a lui, a partire da circa 200 metri di distanza.
Corrie e' il primo membro dell'"International Solidarity Movement", movimento di solidarieta' ai palestinesi che pratica l'interposizione pacifica alle distruzioni quotidiane praticate dagli israeliani. Si stava laureata quest'anno all'Evergreen College. Assieme a lei c'erano altri sette attivisti, tre dagli stati uniti e quattro dalla gran bretagna, in supporto delle famiglie le cui case stavano per essere demolite.
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