Contro l’aggressione fascista e la repressione della polizia
Solidarietà con le compagne e i compagni del centro sociale ORSO!
Autodifesa democratica e autorganizzata dappertutto!!
Contro l’aggressione fascista e la repressione della polizia Solidarietà con le compagne e i compagni del centro sociale ORSO! Autodifesa democratica e autorganizzata dappertutto!!
Nella notte di domenica 16 marzo è morto, in un vero e proprio agguato fascista, Davide Cesare, militante del centro sociale ORSO di Milano, mentre un altro giovane compagno è tutt’ora ricoverato in ospedale in gravi condizioni. È un omicidio pensato ed eseguito a freddo da quattro fascisti armati che hanno colpito all’improvviso persone inermi. In un primo momento le forze dell’ordine hanno fattualmente permesso agli assassini di dileguarsi, bloccando le persone presenti nel locale teatro dell’aggressione ed i militanti dei centri sociali accorsi immediatamente. In seconda battuta hanno reagito con cariche brutali alla richiesta dei giovani riuniti in presidio davanti all’ospedale di potervi entrare, ferendo quasi venti persone. Addolorati per Davide, solidarizziamo con i suoi cari ed i suoi amici, con le compagne e i compagni del centro sociale ORSO, e condanniamo questo vile agguato: non la menzogna alimentata dai mess-media dello “scontro tra estremisti”, questo è un atto di violenza fascista, a cui si è sommata la complicità prima e la violenza poi da parte della polizia. Contro la violenza delle bande fasciste e contro la repressione poliziesca l’unica strada credibile è sviluppare e organizzare la nostra autodifesa, in ogni luogo, in senso democratico e autorganizzato, diffuso e popolare. Perché sappiamo che non è possibile avere una qualche garanzia da chi – lo stato – protegge da sempre i gruppi dell’estrema destra, e le loro azioni terroriste ed antipopolari: molto spesso ne è stato mandante, come ci insegnano le tante stragi di stato, prima tra tutte piazza Fontana. E perché sappiamo che la violenza repressiva della polizia contro i movimenti e le mobilitazioni, contro chi si impegna e si oppone alla sua logica, è parte integrante e organica della democrazia imperialista e degli Stati. Quegli stessi Stati che si preparano ad una nuova guerra, contro cui stiamo lottando da mesi in ogni piazza e costruendo comitati autorganizzati per la pace nelle nostre scuole e università: più che mai la lotta per la pace, contro le guerre e il terrorismo, è lotta contro questo sistema, e la violenza concentrata e quotidiana che porta con sé. Perciò autorganizzarci in senso pacifista è anche autodifenderci: noi prendiamo esempio dai giovani shabab palestinesi, che ci insegnano ogni giorno cosa significa, come resistenza concreta all’oppressione. Perché per la pace bisogna lottare, idealmente e culturalmente, unirsi e autorganizzarsi, ed anche autodifendersi, contro chi cerca in tutti i modi di reprimerci, per questo costruiamo dappertutto autorganizzazione e autodifesa, in senso unitario e democratico!
Gioventù Libertaria
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