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In contatto con Baghdad (9)
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robdinz Friday, Mar. 21, 2003 at 9:03 PM |
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Ultima telefonata
Allora, al situazione è questa:
Vittime: con assoluta certezza sono stati colpiti almeno 5 palazzine civili nel centro di Baghdad. più che colpite bisognerebbe dire sbriciolate. Un cumulo di mattoni, sassi, tappeti, mobili in legno diventati un rogo.
Due di queste palazzine si trovano accanto al cinema "Al Maharud" ( se ho capito bene il nome). Di fronte ad un grande supermercato, anche questo raso al suolo. Tutte le auto in sosta nel raggio di un intero isolato sono carbonizzate. Le saracinesche dei negozi, anche quelli apparentemente ancora integri sono liquefatte dal calore prodotto dalle fiamme e dalle esplosioni della bombe. Chi mi parla mi decsrive uno scenario da apocalisse concentrato in un paio di chilometri quadrati. Brucia ancora tutto anche se non con la violenza di un paio di ore fa. Nessun palazzo ministeriale o presidenziale si trovava in questi isolati. Tutto cià che è stato colpito era civile: abitazioni piccole e grandi, negozi e luoghi tipo centrio commerciali.
E' possibile ipotizzare un grande numero di vittime, considernado che tutti gli iracheni erani rifugiati in casa o nei retrobottega dei negozi. Non esistono rifugi. I pochi iracheni presenti in strada sostengono di non essere di qull'isolato e di non sapere se vi sono state vittime e quante. Ma è impossibile pensare che non ve ne siano state tante.
250 metri dal ministero delle comunicazioni (colpito in pieno e distrutto)altri crolli e fiamme in edifici privati. Strade distrutte come se un'esplosione fosse venuta da sotto terra. Forse per una gigantesca fuga di gas determinata dai bombardamenti. Anche quì auto bruciate e persino gli alberi della strada (mi descrivono un viale ampio ed alberato) sono carbonizzati. In piedi ma bruciati tutti come tizzoni.
I giornalisti indipendenti che alloggiavano all'hotel "Andalus" hanno deciso in tutta fretta di lasciarlo per paura dell'arrivo di qualche drappello di polizia irachena che sequestrerebbe loro registratori, pc portatili, telecamere digitali e macchine fortografiche. Il perchè di tanto accanimento contro i giornalisti non se lo riescono a spiegare. Sta di fatto che preferiscono passare la notte dall'altra parte della città, al di là del fiume Tigri cheidendo ospitalità a qualche famiglia irachena per la notte. In genere gli iracheni sono molto contenti di ospitare stranieri, ma certo stanotte tutto è una incognita. In bocca al lupo a loro. Domani torneranno all'"Andalus" come "quartiere generale" ma lasciando precauzionalmente tutti i matreiali nelle case private irachene.
La voce che gira con insistenza, ma impossibile da confermare, che le truppe irachene avrebbero catturato addirittura una cinquantina di soldati anglo-americani bel sud del paese.
La notizia complessiva delle vittime parla di oltre 100 morti e 200 feriti. Ma, ATTENZIONE, sono voci di "strada" raccolte da poche persone appartenenti ad una popolazione terrorizzata che non sa cosa gli aspetterà nella notte e che non ha da almeno due giorni notizie di parenti ed amici. E che ha negli occhi l'immenso rogo che è diventato il centro urbano e storico di Baghdad.
Interrompo perchè i miei "corrispondneti" sono irraggiugnibili fino a domattina. A Baghdad non funzione la telefonia portatile GSM e l'unico punto di riferimento rimangono i due alberghi con i quali sono in contatto attarverso i telefoni fissi (quando funzionano).
Che la notte gli sia leggera. A domani Robdinz
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Non è un videogame
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Gianni Friday, Mar. 21, 2003 at 9:13 PM |
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Grazie per il prezioso lavoro svolto. Quello che finora hai raccontato non è un videogame come appare dalla televisione. Dai tanto adulati giornalisti televisivi che ho ascoltato non ce ne stato uno che si sia chiesto se per caso ci fossero abitazioni civili vicino ai palazzi governativi bombardati. Sconvolgi e terrorizza mi pare l'abbiano chiamata l'operazione. Avrà pur un senso no?
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mmmhh...sono sempre più titubante
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sapete come sono i contadini, no? Friday, Mar. 21, 2003 at 10:40 PM |
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08_ken_jarecke.jpg, image/jpeg, 473x321
LE GUERRE SONO PER I FOTOGRAFI (Fotografare, giugno 1992, 70-75) ... Le guerre sono servite per sfoltire la popolazione, e la regia era unica affinché masse di persone in divisa da soldato potessero incontrarsi al momento giusto nel posto giusto per vivere in trincea e sterminarsi a vicenda. La guerra franco-prussiana segui di una quindicina d'anni la messa a punto dell'esplosivo adatto a fabbricare proiettili montati in cartuccia per i fucili e - dicono - fece un milione di morti tutti nello stesso posto. .... NOTIZIA: LA NOTIZIA DELLA GUERRA DEL GOLFO ERA SOLO UNA NOTIZIA (Fotografare, febbraio 1991, 3) 19-1-91. In chiusura di questo giornale la cosiddetta guerra in Irak appare come un pesce d'aprile, una mostruosa macchinazione giornalistica organizzata per dimostrare l'unità mondiale della informazione. La guerra del Golfo è solo una telenovela, dove i personaggi principali vengono mostrati nello schermo TV mentre assumono le loro informazioni da altri schermi TV, come gli specchi dei barbieri. Quando è nata la notizia dekka guerra in Irak? Per l'operaio Pirla Arbur, la notizia è nata la mattina del 17 gennaio, quando ho scattato la foto. Per i giornalisti che l'hanno prodotta, la notizia è arrivata il giorno prima, completa dei commenti dei politici, "dopo" il bombardamento. E i mille aerei americani, guidati da piloti "ebbri di nitrito di amile" che ci ha fatto vedere la TV? Alle 8 di quella mattina del 17 gennaio la gente a Baghdad viveva tranquilla la vita di tutti i giorni, me lo ha comunicato un diplomatico arabo che ha la famiglia a Baghdad. Oggi dopo due giorni di orrende bugie, non c'è nessun motivo per ritenere che la stampa unificata abbia cambiato programma. E la guerra in Irak? La guerra in Irak esiste, ma non da giorni. Esiste da quando esiste il nome IRAK
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ditemi come
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valerio Wednesday, Mar. 26, 2003 at 8:59 AM |
mail:
valmos@yahoo.it |
Non potendo parlare a tutti diversamente spero possiate leggere questo messaggio:
non siamo antiamericani, non siamo a favore di saddam. non sono un disobbediente; lavoro e pago le tasse, tutte le tasse. sono contro saddam e sono contro la politica di bush. e sono fortemente ed assolutamente contro l'assasinio di tutte quelle persone, sia arabe che americane. ci sono migliaia di ragazzi, donne, bambini e uomini, soldati e no, che soffrono e muoiono ed io non riesco a sopportarlo. non posso pensare che non si sia fatto nulla per evitare questo, non posso pensare che poi ci si possa commuovere per i gorilla che si estinguono, o soffrire per le rughe sotto gli occhi. cosa è questo mondo, questa civiltà, tutte queste parole che si dicono che sembra che siamo così diversi dagli uomini che popolavano il pianeta mille anni fà: Non è cambiato nulla dal medioevo, abbiamo solo evoluto le armi che usiamo. Avete visto le faccie di quei ragazzi catturati, il loro terrore?Avete visto la gente che piangeva ed urlava tra le macerie della propria casa? Avete provato ad immaginare di essere il padre o la madre di uno di quei ragazzi! quella gente siamo noi! qualcuno mi dica come spiegare ai miei figli quello che stà succedendo. valerio
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