Ciao a tutti, io sono uno studente al terzo anno del Liceo Linguistico "Porporato", a Pinerolo, provincia di Torino. Gli insegnanti di questo istituto, insieme con quelli di altre 4-5 scuole in Piemonte, hanno deciso di bloccare le gite dell'anno scolastico 2003/04. Certo questo non è stato facilmente accettato da molti studenti, ma pensandoci bene se questa protesta fosse allargata,non dico a livello nazionale, ma comunque si diffondesse, potrebbe andare a toccare in modo significativo, se non direttamente il ministero, le agenzie organizzatrici dei viaggi di istruzione. Io, inizialmente scettico, dopo vari dibattiti con degli insegnanti mi sono lasciato persuadere poichè:
1) in questo modo tutti gli studenti, anche i meno informati ed interessati si trovano direttamente coinvolti in questa lotta e potrebbe portare ad una maggiore sensibilizzazione;
2) i viaggi d'istruzione fruttano allo stato la somma di 1 miliardo di euro, quindi, con la diffusione di questa forma di sciopero si potrebbe provocare molto disagio, sicuramente molto più che un semplice sciopero che, purtroppo, molti studenti prendono come una giornata in più di vacanza.
Concludendo dico di capire perfettamente il ruolo passivo degli studenti in questa protesta, almeno nel nostro caso in cui sono stati gli insegnanti ad attuarlo, ma penso che affinco a questo tipo di lotta si possa attuare un movimento in cui gli studenti siano maggiormente attivi (autogestioni, manifestazioni, presidi, dibattiti etc. etc.)
Vi ringrazio per l'attenzione, se vi interessa questo tipo di protesta contattatemi.
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