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FIAT POMIGLIANO - FABBRICA CHIUSA PER SCIOPERO GENERALE
by Slai Cobas Pomigliano Wednesday April 02, 2003 at 07:42 PM mail: slainapoli@slai-cobas.org 

Riesce lo sciopero alla Fiat di Pomigliano, 80% di adesione, iniziative repressive contro i lavoratori

Comunicato stampa




sciopero generale dei sindacati di base:


è rivolta operaia a Pomigliano
fabbrica ferma anche al 2° turno
contro Bush e l’impero americano
contro i licenziamenti in Fiat

Straordinaria la partecipazione operaia allo sciopero (80% complessivo nei 2 turni di lavoro) indetto dallo Slai Cobas contro i licenziamenti in Fiat e le “politiche di bombe & business” individuate dai lavoratori come le uniche e vere ragioni del <nuovo sogno imperiale americano> e di una criminale guerra di conquista che sta letteralmente massacrando la popolazione civile irachena.

Soddisfazione esprime inoltre lo Slai Cobas per la massiccia adesione dei lavoratori, in tutta Italia, allo sciopero generale indetto da tutto il sindacalismo di base.




Slai Cobas - Coordinamento Provinciale di Napoli - 2/4/2002



Comunicato stampa

Sciopero generale dei sindacati di base:

Fiat Pomigliano: parcheggi vuoti e catene di montaggio ferme - 90% di adesione allo sciopero dello Slai Cobas

Con la presenza dei delegati sindacali dei Cobas licenziati alla Fiat Powertrain di Termoli (Stefano Musacchio ‘reo’ di aver esposto la bandiera della pace alla portineria della fabbrica) e Michele Romano (della Fiat Sata di Melfi) si è svolta stamattina la manifestazione all’ingresso principale della Fiat Auto di Pomigliano:
“contro la guerra ai lavoratori, contro i licenziamenti in Fiat, contro la guerra all’Iraq”.

L’iniziativa, che ha registrato il 90% di adesioni al 1° turno e quello centrale, ha paralizzato gli impianti. Gli 8.000 lavoratori della Fiat e delle aziende collegate di Pomigliano d’Arco che già bloccarono in massa lo scorso 14 marzo la produzione per l’intera giornata hanno oggi ancora ribadito “la volontà di collegare la lotta contro i licenziamenti ed il drastico peggioramento delle condizioni di lavoro in fabbrica al consapevole rifiuto della sporca guerra preventiva degli USA che sta massacrando per mere ragioni di ‘business & dominio’ il Popolo Iracheno”.

Non a caso, col ripetuto e provocatorio slogan: “ Saddam-Saddam: facce sunnà ! ” gli operai hanno inteso affermare che l’unica guerra giusta è quella dell’Iraq: quella di un intero popolo in armi che si ribella all’invasore impedendo il sogno imperiale americano che Bush vorrebbe imporre con le armi a tutto il mondo. Dopo la strenua resistenza incontrata sarà difficile per gli USA continuare le altre guerre già programmate nell’intera regione.

La grande riuscita dello sciopero testimonia inoltre la chiara volontà dei lavoratori di ‘rispedire al mittente’ il tentativo aziendale di licenziare Domenico Mignano, uno dei delegati tra i più rappresentativi tra i lavoratori. Sulla vicenda lo Slai Cobas presenterà oggi stesso una denuncia-querela in Procura supportata da decine di testimonianze operaie a prova dell’infondatezza e della strumentalità del procedimento disciplinare attivato dall’ azienda.

Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 2/4/2003

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