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Nella notte tra venerdì 21 e sabato 22 il collettivo Preokkupato ha occupato uno
stabile in V.le Monza 251. Il progetto che sta alla base dei
Preokkupati è quello di occupare una casa che abbia anche una funzione
sociale. Le motivazioni derivano dalla vera e propria emergenza che si vive a
Milano sul fronte degli affitti, ormai astronomici, a cui si aggiunge
anche lavolontà di dare una risposta alla politica della giunta comunale,
orientata alla privatizzazione dell'Aler e allo sgombero degli abusivi.
Per quanto concerne il secondo punto, il tentativo è quello di aprire uno
spazio sociale e popolare, alternativo ai tanti "locali e localini" della
Milano da bere.
Come atto politico va anche letta la scelta del giorno dell'occupazione,
arrivata prima del corteo nazionale dei centri sociali. Il tentativo è
quello di dare unarisposta concreta al clima di tensione creato dall'assassinio del compagno
dell'O.R.S.O. e dalle susseguenti botte e provocazioni della polizia.
A dire la verità anche il collettivo, dopo l'occupazione, si è venuto a
trovarein una situazione poco piacevole. Nel pomeriggio del 22 infatti si
presenta il proprietario accompagnato da una non meglio precisata figura,
interessata direttamente e guarda caso, ad un progetto sullo spazio appena
occupato e per vent'anni abbandonato. Dopo una breve discussione in cui si
manifesta l'intenzione di non uscire, i due chiamano la polizia.
Nonostante l'imminente corteo alcuni compagni riescono a passare e a
portare la propria solidarietà; tra questi e il personaggio che accompagna
il proprietario nasce una discussione accesa in cui il suddetto individuo
minaccia pesantemente e più volte i compagni e, tra l'altro, si qualifica
come ex militante di Ordine Nuovo. Ilcomportamento mafioso di questo signore prosegue durante tutta la giornata
in cui praticamente rimane incollato al passo carraio di ingresso dello
spazio, anche quandoun DIGOS arriva a prelevare il vero proprietario e lo porta in questura
per un colloquio. A sera se ne va per poi ritornare in nottata, preceduto
da alcune presenze inquietanti che passano più volte davanti al cancello,
siain macchina che a piedi, osservando insistentemente la catena che lo
chiude (dopo poco se ne va anche perché comincia ad affluire gente da
altri spazi). E' evidente che c'e' in atto un grave tentativo di intimidazione mafiosa
nei confronti del Collettivo. Sabato 29 marzo si e' tenuto un apertivo
no_war a cui hanno partecipato varie realta' del movimento esprimendo
la loro solidarieta' [ foto
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